Forze dell’ordine in prima fila per il dono del sangue

Era stata programmata per marzo scorso e sarebbe stata, come sempre, una vera festa del dono. A causa della pandemia è stata sospesa, con la volontà comune però di riproporla il prima possibile. E così la donazione collettiva degli appartenenti alle forze dell’ordine si è svolta, con qualche mese di ritardo, giovedì otto ottobre in piazza Vittoria. Luogo non casuale perché, oltre ad essere la piazza simbolo della nostra città è la zona che ospita palazzo Della Torre, sede della prefettura, istituzione che coordina la presenza e l’operato delle forze dell’ordine in provincia. E infatti i primi a donare sono stati il prefetto Massimo Marchesiello, il questore Paolo Gropuzzo, il comandante provinciale dei carabinieri col. Luciano Giuseppe Torchia, della Guardia di Finanza col. Antonino Magro, della polizia locale Marco Muzzatti e della capitaneria di porto, C.F. Giovanni Nicosia. A seguire uomini e donne, che come i loro comandanti hanno fatto del senso del dovere, della solidarietà e della responsabilità i valori fondanti il loro percorso professionale e di vita, e che non mancano di rispondere con generosità agli appelli al dono, sia in questa occasione più istituzionale, sia nella quotidianità. Altro importante appuntamento ormai consolidato il 23 settembre scorso alla caserma Montesanto organizzato dal Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli dove, sempre con l’ausilio dell’autoemoteca hanno potuto donare circa 35 militari. Numeri incoraggianti che vanno a sommarsi al bel risultato delle donazioni del mese di settembre al centro trasfusionale del locale ospedale: 611 sacche di sangue intero, 224 di plasma, 22 di piastrine, circa il 10% in più rispetto a settembre 2019. La sezione di Gorizia, con i suoi iscritti prosegue così il suo impegno nel dono, nella promozione del dono e nella sensibilizzazione dei cittadini al tema dell’impegno nel volontariato in questo campo, proprio nei giorni in cui ricorda il centenario della nascita di uno dei lungimiranti pionieri del dono e fondatori della sezione di cui ancora oggi porta il nome, il goriziano Remo Uria Mulloni.