Un’icona di S. Antonio Abate per la chiesa di Madonnina

Passate le festività natalizie, la Parrocchia della Madonnina si appresta a celebrare la memoria di Sant’Antonio abate. Antonio nacque verso il 250 da un’agiata famiglia, in Egitto; rimasto orfano, facendo suoi i precetti evangelici, distribuì tutti i suoi beni ai poveri e si ritirò nel deserto della Tebaide dove intraprese la vita ascetica; morì ultracentenario il 17 gennaio 356. Nell’iconografia, Sant’Antonio abate è raffigurato con il bastone degli eremiti “a forma di T” con appesa una campanella e circondato da tanti animali domestici, tra cui spicca il maiale, di cui è popolare protettore. A tal proposito, un tempo in molti paesi dell’Italia c’era l’usanza di acquistare un maialino al quale veniva messo un campanello al collo come segno di riconoscimento; poi veniva lasciato libero per le strade in maniera che tutta la comunità potesse nutrirlo. In occasione della festa del Santo, veniva quindi macellato per il sostentamento dei poveri. Quest’anno, la ricorrenza di Sant’Antonio abate presso la parrocchia della Madonnina, si arricchisce di un piccolo segno. Domenica 17, infatti, durante la messa delle 9.30 verrà presentata ai fedeli e benedetta un’icona del Santo protettore degli animali realizzata e donata dal parrocchiano Francesco Bregant (nella foto). Francesco è conosciuto da tutti i fedeli del rione per aver realizzato e donato alla parrocchiale diversi dipinti; tra le opere più importanti che ha realizzato assieme ad Aldo Fabbro nel 1992, il maestoso pannello raffigurante la Vergine con i 12 apostoli collocato nella parete di fondo del presbiterio. Attraverso quest’opera, la chiesa della Madonnina si arricchisce quindi di un ulteriore elemento iconografico. Come da consuetudine, sempre in occasione della memoria di Sant’Antonio abate,alle 15 presso il sagrato della chiesa si terrà la benedizione degli animali domestici.