L’omaggio di mons. Nutarelli alla Madonna di Barbana

A una settimana dal suo ingresso a Grado, mons. Paolo Nutarelli ha voluto compiere una visita all’Isola di Barbana per rendere omaggio alla Madonna e nello stesso tempo incontrare la comunità dei Benedettini che gestisce il santuario. Mons Nutarelli, accompagnato da un gruppo di fedeli, all’arrivo sull’isola è stato accolto dal padre superiore. Nella chiesa si è svolto un incontro di preghiera.La prima è stata una settimana intensa per mons. Nutarelli tra incontri con le varie realtà parrocchiali, sistemazione logistica e impegni scolastici (ricordiamo che ha mantenuto la sua cattedra di insegnamento alla scuola media di Cormons). Ma cosa si attendono i gradesi dal nuovo parroco, gradese come loro? Le attese sono molte anche dal buon accoglimento che traspare dai tanti messaggi inviati sui social. È importante andare a rileggere il saluto porto da Matteo Marchesan, a nome  del Consiglio parrocchiale, perché vi sono contenuti, in alcuni passi, le attese più forti, che sono rivolte verso i giovani. “Le mamole e i mamuli della mia età – ha detto Marchesan -, cresciuti nei servizi all’altare e nella frequenza della Fides Intrepida e del cine Arena ricordano quanto è stato fondamentale, per la crescita umana e cristiana nel periodo dell’adolescenza, frequentare, oltre alla scuola, la chiesa e il Centro giovanile”. “Se del Duomo ha ricevuto canonicamente le chiavi dalle mani dell’arcivescovo – ha continuato – , noi abbiamo pensato di consegnarle, oltre a un’offerta concreta quale contributo – secondo la tradizione locale – alla ’dote’ del trasferimento, un dono ideale che richiama le chiavi del ricreatorio Spes, perché possa essere centro di formazione e di un processo di rinnovamento, che solo la presenza e il coinvolgimento attivo dei nostri ragazzi e dei nostri giovani può garantire per il presente e per il futuro alla comunità cristiana”.Il ricreatorio, visto come centro di aggregazione, potrebbe essere il punto di partenza per una nuova azione pastorale. “La situazione attuale del territorio – ha affermato Marchesan – vede, in un processo che dura ormai da decenni, svuotarsi progressivamente dei residenti gradesi le zone centrali e consolidarsi alcune aree periferiche, dove un suo venerato predecessore aveva intuito che bisognava uscire per incontrare e ascoltare la zente e dove potrebbero riprendere le relazioni, a partire proprio dal Ricreatorio”.Marchesan ha fatto riferimento anche al prossimo sinodo della Chiesa: “non crediamo sia privo di significati il fatto che questa nuova nomina coincida con l’avvio della scelta indicata dal sinodo della Chiesa di “camminare insieme” voluto da papa Francesco: sappiamo che non sarà facile questo percorso che ci chiede di condividere fraternamente meta e difficoltà del viaggio, ma consideriamo una grazia avviare con lei questo cammino comunitario, in cui nessuno si senta escluso, emarginato o solo”.