E nel presepe spuntano il parroco e la perpetua…
29 Novembre 2021
Un gruppo di amici hanno messo assieme le proprie abilità manuali, le proprie capacità di inventiva, ognuno nella specificità, si è creato così il Gruppo Presepisti del Duomo di Cervignano.In un capannone sito a Perteole di Ruda, questi volontari del presepe ideano, studiano, inventano, creano tutto ciò che riguarda la raffigurazione del momento più bello della cristianità: la natività. Lo studio, quasi maniacale, del presepe ha consentito di specializzarsi nei tre modalità presepiali in cui possono essere realizzate le scene della nascita di Gesù: Storico, Popolare e Partenopeo. Il gruppo ha così realizzato tutte e tre le rappresentazioni, ognuna con la sua peculiarità. Dal 25 di novembre il presepe partenopeo “verticale” sarà esposto nella rassegna di presepi in Città Fiera a Torreano di Martignacco. Il presepe partenopeo deriva dall’usanza di ricreare presepi nelle case e nelle chiese, con caratteristiche e materiali vari a seconda delle diverse tradizioni, mantenendo però i simboli comuni che vengono perpetuati: il tempio, le montagne, la grotta, la Sacra Famiglia, il fuoco, il fiume, la fontana, il pozzo, gli angeli, il cielo stellato, la cometa, i pastori, le pecore ha una struttura rocciosa, un tempio pagano, elementi tipici del presepe di tradizione napoletana del ’700.Infatti la struttura esposta è suddivisa in due parti: una comprendente il tempio pagano diroccato e la Natività, e l’altra con scene di vita quotidiana.Il presepe storico sarà invece esposto nel Duomo, all’interno della cappella invernale, dal 28 novembre, prima domenica d’avvento, e sarà ambientato in Palestina: case basse con il tetto piatto, ci sono palme e sabbia per un’ambientazione naturale, quella che probabilmente ha visto la nascita di Gesù. Il 28 novembre sarà presentata la prima delle quattro scene dell’Avvento, l’annunciazione. Una decina di giorni dopo cambierà la scenografia per osservare il viaggio verso Betlemme. La notte di Natale, il 25 dicembre, lo scenario vedrà la nascita di Gesù assieme la Madonna e San Giuseppe con i pastori e tutta l’ambientazione palestinese, Infine la visita dei Re Magi in visita al bambinello che porteranno i doni: oro incenso e mirra. Questo presepe “storico” chiuderà i battenti a metà gennaio.Il presepe popolare, infine, sarà posto, dal 25 dicembre fino al 23 gennaio, all’interno del Duomo di fronte all’altare in fondo all’edificio sacro. Ci sarà un ciclo con tutte le sfumature della giornata: dall’alba al compiersi del giorno, dal tramonto fino alla notte, con le nebbie mattutine e i rumori della campagna. Si troveranno molte movimentazioni dal mulino a vari mestieri e diverse attività rurali. Saranno inoltre riprodotti scorci di Cervignano del Friuli; si potrà ammirare la chiesa di San Michele con all’esterno posizionati statuine di due personaggi molto noti: il parroco don Sinuhe e la perpetua Norma. Il lavoro per riprodurli è stato certosino: dalla realizzazione delle foto da inviare a un professionista napoletano che, con grande capacità riproduttiva, ha eseguito due piccoli capolavori che faranno bella mostra nel periodo natalizio. Stupefacente anche la riproduzione della piazza Oberdan: per realizzarla sono state consultate foto originali, una vera ricerca storica di fine ’800, con la fontana intatta (dalle foto del periodo della Prima guerra mondiale si vede invece la fontana rovinata, colpita da qualche proiettile). Il grande lavoro del Gruppo Presepisti del Duomo di Cervignano (che ha una sua collocazione online su facebook) anche quest’anno ha compiuto un vero e proprio “miracolo” e sarà la notte di Natale a confermarlo.
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