Un campus scolastico all’ex ospedale civile

Un campus scolastico all’avanguardia, capace di ospitare più di 1.200 alunni, laboratori, palestre, strutture sportive all’aperto, auditorium, mensa, giardini…Questo il futuro dell’ex Ospedale civile di via Vittorio Veneto, che verrà quindi destinato ad accogliere studenti degli istituti secondari di secondo grado.Un progetto che avrà bisogno di tempo prima di vedere la realizzazione – non sarà infatti concluso prima di cinque anni – ma una volta ultimato doterà la città non solo di una struttura all’avanguardia nel campo della didattica ma, grazie alla sua posizione, anche dal grande valore e interesse internazionale.Come illustrato settimana scorsa dagli assessori regionali all’Istruzione e alle Infrastrutture, Alessia Rosolen e Graziano Pizzimenti, dal sindaco Rodolfo Ziberna, dal direttore dell’Ente di decentramento regionale goriziano, Paolo Viola, e dalla responsabile dell’area tecnica di Edr, Lara Carlot, il primo “step” verso la realizzazione del nuovo Campus sarà il concorso di progettazione, finalizzato ad individuare la miglior soluzione, i relativi costi e la possibilità attuarli in lotti successivi, anche in funzione delle risorse che, di volta in volta, si renderanno disponibili.Ma com’è sorta l’idea di un campus scolastico? In fase di programmazione degli interventi di ristrutturazione e adeguamento degli istituti scolastici cittadini, l’Ente di decentramento regionale ha osservato come – in un’ottica di ammodernamento e miglioria delle strutture – sia più sostenibile la realizzazione di un nuovo complesso scolastico rispetto all’intervento su uno già esistente ma ormai obsoleto, tanto dal punto di vista energetico/ambientale che da quello relativo alla didattica.I due edifici scolastici che vedranno quindi lo spostamento, nel prossimo futuro, all’interno del Campus sono l’ITI Galilei – Fermi – Pacassi e il Liceo sociopsicopedagogico Slataper (attualmente ospitato presso l’ex ITC Fermi). In queste due strutture l’adeguamento sismico comporterebbe infatti interventi radicali, dai costi molto elevati, che costringerebbero inoltre lo spostamento della popolazione scolastica – circa 1.200 studenti in tutto – su altre sedi.L’Edr ha quindi avanzato una proposta alla Giunta regionale, accolta dopo l’illustrazione dell’assessore all’Istruzione Rosolen in intesa con gli assessori Riccardi, Pizzimenti e Roberti.”L’obiettivo di quest’intervento è dare ai ragazzi una nuova e completa offerta scolastica, in un istituto sicuro, efficiente, efficace, rispettoso dell’ambiente. Si tratta di riuscire a immaginare la didattica del futuro, ampliandola, andando al passo con l’evoluzione dell’intero sistema scolastico e della richiesta lavorativa” ha commentato Rosolen, la quale ha anche annunciato la futura realizzazione di un Campus scolastico anche a Monfalcone, per venire incontro alle esigenze del liceo Buonarroti.Il sindaco Ziberna ha inoltre anticipato come, in accordo con Apt, potranno essere attivate nuove linee di trasporto pubblico locale che dal Centro Intermodale Passeggeri (presso la stazione ferroviaria) portino a via Vittorio Veneto, per proseguire quindi verso l’area dell’Università di Trieste in via Alviano, scendendo infine in centro città, andando così a migliorare e snellire la situazione del traffico.Come sottolineato poi da Ziberna “siamo candidati per offrire un’educazione in crescendo, con un Campus unico in regione, che andrà a vantaggio non solo degli istituti che lì saranno ospitati ma di tutto il sistema scolastico cittadino, che potrà beneficiare dei servizi previsti nella struttura, senza dimenticare Parco Basaglia, che verrà certamente valorizzato ancora di più grazie al miglioramento dell’intera area”.Il costo ipotizzato per la realizzazione dell’opera è di 12 milioni di euro; di pari passo proseguono gli investimenti sulle scuole secondarie di tutto il territorio dell’ex Provincia, per i quali sono già stati stanziati 20 milioni di euro, dei quali circa 11 milioni riguarderanno interventi sugli istituti cittadini.