L’uomo chiamato ad essere custode ed agricoltore del Creato
27 Dicembre 2021
Ormai esperti di video lezioni e visto la grande partecipazione on-line a questi momenti di preghiera, è stata celebrata sabato 18 dicembre una video liturgia con il direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, fra Luigi Bertié, il quale con gioia ha accettato l’invito rivoltogli per alunni, famiglie e docenti dell’Istituto “Brignoli” ed a cui rivolgiamo un sentito “grazie” per la sua disponibilità.Durante la riflessione fra Luigi ha richiamato l’importanza dell’avvento perché facciamo memoria del Figlio di Dio che si è fatto uomo, ma è anche l’accoglienza della sua presenza in mezzo a noi nella storia fino al manifestarsi nella gloria del Padre nei cieli.Ha voluto richiamare il tema del creato, partendo dal libro della Genesi in cui l’uomo diventa, per volere di Dio, il custode e l’agricoltore del creato, della Sua opera creatrice. Ha pure ripreso alcuni passi della Laudato sì di Papa Francesco sottolineando che l’opera dell’uomo è quella di essere in relazione con Dio, con il prossimo e con la terra.Nelle preghiere dei fedeli è stata ricordata con grande commozione la nostra cara ex allieva Miriam mancata improvvisamente, dopo breve malattia, alcuni mesi fa.Al termine delle nostre celebrazioni, in situazione di “normalità”, era consuetudine che il celebrante consegnasse un biglietto con una frase ed una immagine a ricordo del momento spirituale vissuto e condiviso assieme.Anche quest’anno abbiamo realizzato un biglietto natalizio con queste parole suggerite da Fra Luigi: “Natale per un ritrovato amore tra uomo e creato” e con l’immagine del nostro presepe, realizzato nella nostra aula magna, centro di conferenze ed assemblee d’istituto, grazie alla collaborazione e alla fantasia degli studenti della classe 1CB. E’ stato allestito con l’utilizzo di alcuni elementi naturali provenienti principalmente dall’azienda dell’Istituto quali le mele rosse (simbolo di fecondità ed amore), il pino argentato (che simboleggia l’immortalità e l’eternità), l’agrifoglio (pianta invernale dalle bacche rosse, che viene sempre associata al Natale, anch’essa e portatrice di fortuna serenità e di protezione alla casa), l’ortensia (il fiore che simboleggia l’amore), le spighe di grano (simbolo dell’abbondanza, della ricompensa al lavoro e della pace), la paglia (ricavata dagli steli secchi dei cereali dopo la trebbiatura, è stata posta alla base del nostro presepio perché il suo color oro ricordasse i campi di grano di cui abbiamo raccolto le nostre spighe), le pigne spruzzate di neve ( cherappresentano buon auspicio, salute e prosperità), la magnolia (simbolo di dignità e di perseveranza), la Stella di Natale (nel linguaggio dei fiori, simbolo del buon augurio per i mesi a venire, della rinascita, della serenità, del donare e dell’amore verso il prossimo).Un ex allievo, Andrea, ha regalato momenti musicali che hanno introdotto i presenti nello spirito natalizio.I lettori di quest’anno sono stati una studentessa, due mamme (di cui una è la madre di due studenti gemelli e l’altra la Presidente del Consiglio d’Istituto), tre docenti del Brignoli e due ex docenti. Sono tutti rappresentanti della nostra vita scolastica di oggi ma anche di ieri, perché è davvero difficile separarsi dalla nostra scuola.Infine, è stato rivolto un grazie ai docenti che hanno contribuito alla realizzazione di questo nostro ormai tradizionale momento di preghiera e a tutti voi che avete accettato il nostro invito.Siamo sicuri che tutto questo ci fa ricordare quanto è bello e importante il tempo dell’Avvento che ci aiuta a prepararci alla nascita di Gesù Bambino.
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