Sant’Adalberto: 200 anni fa la solenne consacrazione

La comunità di Cormons è chiamata quest’anno a vivere un importante anniversario: i 200 anni della consacrazione del Duomo di Sant’Adalberto, avvenuta il 9 ottobre 1722 a opera dell’arcivescovo di Gorizia Giuseppe Walland.  Un anniversario che la parrocchia intende celebrare degnamente perché il Duomo, aldilà della sua bellezza e del suo valore storico-artistico, rappresenta il “cuore” della parrocchia, il luogo in cui i fedeli si ritrovano per partecipare alle liturgie e in primis alla Messa. In molti sono legati a questa chiesa perché li ha visti protagonisti o testimoni dei momenti più belli, ma anche tristi della vita.  Il Duomo è, infatti, un po’ testimone del ciclo della vita di un cristiano: vi si accede la prima volta per ricevere il battesimo; poi riceve i diversi sacramenti, dalla confessione alla cresima e spesso anche il matrimonio; e il Duomo lo accoglie nel rito di commiato dalla vita terrena.Come è stato annunciato nell’ultimo Consiglio pastorale parrocchiale, nelle prossime settimane sarà predisposto un comitato che stilerà un programma di iniziative, che probabilmente culmineranno con una solenne celebrazione eucaristica domenica 9 ottobre, giorno proprio in cui cade l’anniversario.  Il sito della parrocchia già da alcuni mesi, a cadenza settimanale, racconta la storia del Duomo e queste puntate proseguiranno fino a ottobre. Il Duomo di Sant’Adalberto fu costruito nella seconda metà del Settecento per volontà popolare e sostituì la vecchia pieve che sorgeva nello stesso posto. I lavori iniziarono nel 1756 e proseguirono per alcuni decenni: la chiesa venne aperta al culto nel 1770. Si dovette però attendere il 1822 per la sua consacrazione. Allora il Duomo era incompleto: c’erano solo l’altare maggiore completato a ridosso della consacrazione e i due altari laterali, quello della SS. Trinità (1811) e quello raffigurante nella pala San Filippo Neri (1803), vicino all’ingresso della sacrestia.  Gli altri altari vennero completati nel corso dell’Ottocento come pure gli affreschi.  Il Duomo si poté dire completato solo nel 1896 quando vennero collocate sulla facciata le tre statue: la Madonna in trono con il Bambino (al centro); sant’Adalberto a sinistra e san Filippo Neri a destra. In quell’occasione venne collocato anche il rosone in ferro che si trova al centro del timpano.  A metà dell’Ottocento venne realizzata anche la grande scalinata di accesso al Duomo.