Sviluppo sostenibile per l’exPasubio

Il sito dell’ex caserma Monte Pasubio di Cervignano avrà uno sviluppo sostenibile; l’amministrazione comunale, nell’ambito del progetto di ristrutturazione da sito militare a parco urbano, avvierà un progetto per la demolizione di alcuni edifici militari dismessi puntando a realizzare impianti fotovoltaici per rendere energeticamente il più possibile autosufficienti gli edifici comunali. L’attuale amministrazione intende rivedere le progettualità in corso sull’area dell’ex caserma Monte Pasubio perché gli scenari del cambiamento climatico e gli obiettivi globali ed europei per i prossimi anni indicano che si deve andare nella direzione di realizzare modelli di comportamento individuale e collettivo, per rendere compatibili lo sviluppo economico e la salvaguardia dell’ambiente. A sancire la progettualità, lo studio di fattibilità approvato in questi giorni dalla giunta del sindaco Andrea Balducci nell’ambito del secondo lotto di rigenerazione urbana della Pasubio per un investimento da tre milioni di euro. L’amministrazione va avanti determinata con una visione diversa di sviluppo urbano da quella ipotizzata dalla precedente amministrazione, che su quel sito intendeva realizzare il distretto sanitario, una piscina, e la creazione di un centro studi in cui trasferire l’Itis Malignani, per un costo di sedici milioni di euro. Poco tempo fa il Comune di Cervignano aveva ottenuto un milione di euro dalla Regione per il primo lotto dell’intervento per la realizzazione del parco urbano, intervento che prevede anche l’abbattimento di alcuni edifici militari dismessi, privi di interesse culturale, che si trovano all’interno della Pasubio, oltre alla realizzazione di tutta una serie di opere propedeutiche alla trasformazione urbana dell’ex caserma da sito militare a parco urbano. Questo avverrà nel momento in cui si perfezionerà il decreto di trasferimento del contributo e si potrà dare il via allo studio di fattibilità. Il complesso dell’ex Caserma Monte Pasubio, costituito da fabbricati e manufatti sorti in tempi diversi, si estendono su un’area di circa undici ettari, in fase di riqualificazione urbanistica. La caserma fu costruita negli Anni Venti del secolo scorso e, dopo la sua dismissione, dal 2007 è stata trasferita dalla Regione al Comune di Cervignano.