Il presepe animato senza restrizioni dopo il Covid-19
6 Dicembre 2022
Il tradizionale e molto conosciuto presepe animato di Perteole, dopo due anni di quasi stop, dovuto al propagarsi dell’epidemia Covid-19, riapre a tempo pieno i battenti (nel 2020 tutto era precluso mentre nell’anno successivo l’entrata del pubblico è stata contingentata): l’apertura ufficiale sarà domenica 18 dicembre con i seguenti orari dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 19, per le giornate festive fino al 22 gennaio 2023, mentre nei giorni feriali dal 27 dicembre fino al 7 gennaio 2023 l’apertura sarà dalle 14 alle 19. Il presepe, un chiaro esempio di presepe palestinese, si trova nel locale adiacente alla chiesa dedicata a San Tommaso, in via Volontari della Libertà 14. Questo piccolo gioiello testimonia la tradizione e la fede di generazioni in un secolo di storia, i volontari dell’associazione “Amici del Presepe animato di Perteole” non hanno mai avuto soste, anzi hanno sempre pensato a come miglioralo e come attivare tutte le soluzioni tecnologiche che negli anni hanno portato a dare ai personaggi “movimenti” quasi reali, grazie ad un lavoro certosino e di precisione. Foto del 1930 dimostrano che il presepe era già in funzione quasi un secolo fa benché con dei movimenti più semplici, e che era una novità per il tempo in cui il Natale era atteso e vissuto intensamente ma con genuinità, con poche cose, con fede. Con un motore elettrico, pulegge di legno, cordini vari e tanta buona volontà, il sagrestano e alcuni amici dedicavano le ore serali alla costruzione delle statuine scolpendole nel legno ed ingegnandosi per animarle. Questa è stata la cosiddetta “prima macchina” e purtroppo si fermò durante gli anni tristi della Seconda Guerra Mondiale senza trovare poi un seguito adeguato. La rinascita del dopoguerra portò nuovi stimoli ed un gruppo di paesani volle proseguire sulle orme dei padri. In poco tempo nacque così la “seconda macchina” che riprendeva lo stile della precedente ma si arricchiva di statuine animate. Nel 1968 un gruppo di giovani appassionati intraprese l’allestimento e decisero di ripartire da zero, impiegando nuove tecniche apprese nei rispettivi ambienti di lavoro. Questo presepe ebbe una caratteristica completamente diversa dai precedenti, con un’ambientazione scenica ispirata al paesaggio palestinese nell’intento di rappresentare la vita del tempo in cui nacque Gesù. Tali novità furono fondamentali per il buon proseguimento della neonata “terza macchina” che da allora si è continuamente arricchita e rinnovata con animazioni, scenografie, luci e suoni, immersi in un paesaggio di vita quotidiana sempre più raffinato e curato nei minimi dettagli. L’uso di tecniche e tecnologie al passo coi tempi consente ormai da anni la sincronizzazione di tutto il complesso sistema elettro-meccanico affidandone la gestione al computer. Interessante anche il cielo che sovrasta il paesaggio palestinese, in una scenografia che mostra anche le costellazioni nel cielo così come erano in quella notte e, particolare importante, la “congiunzione” tra Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci, quella seguita dai Re Magi.
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