Sinodalità missionaria
29 Marzo 2023
Giovedì 23 marzo, nell’ambito del secondo anno del Cammino sinodale, il Centro Missionario ha coordinato una consultazione con diverse Associazioni ed Enti che si occupano di cooperazione con i paesi poveri. In particolare il focus è stato puntato sul Burkina Faso anche se poi l’attenzione si è allargata anche ad altre nazioni della zona del Sahel.Il cantiere sinodale “della strada e del villaggio” e le indicazioni che la Lettera Pastorale aveva consegnato all’inizio dell’anno pastorale, indicavano come prospettiva operativa la consultazione di associazioni e enti del volontariato. Si è aperto per noi uno spazio dove prestare ascolto ai diversi “mondi” in cui i cristiani vivono e lavorano, cioè “camminano insieme” a tutti coloro che formano la società; in particolare il mondo del volontariato e del Terzo settore.Grazie al coordinamento della Segreteria del CVCS di Gorizia per individuare i possibili soggetti interessati e da consultare, si è dato vita all’incontro vero e proprio. Attorno al tavolo oltre che il Centro Missionario, rappresentato dal direttore don Giulio Boldrin, Alessandra Bianco e dalla missionaria laica Ivana Cossar, anche Caritas diocesana rappresentata dal vice-direttore Adalberto Chimera, CVCS Gorizia con il presidente Massimiliano Pipani, la collaboratrice Sara Fornasir, il cooperatore Christian Olivieri e l’ex presidente Franco Gaggioli. Presenti pure l’Associazione Volontari per il Burkina Faso Onlus di Ruda e Capriva, rappresentata da Luciano Comuzzo, l’Associazione Eurafricando, rappresentata da Rossana Puntin e Jobel Onlus con il presidente don Paolo Zuttion e la project manager Federica Ferro. Non poteva mancare il sacerdote burkinabé don Désiré Traoré.Nella condivisione delle rispettive linee operative e progetti sul campo, tutti hanno convenuto sulla necessità di continuare a scambiarsi informazioni sui rispettivi interventi, rendendosi disponibili per la condivisione delle relative esperienze. La situazione politica del Burkina Faso, vittima della violenza terroristica e dell’instabilità politica che ha portato a due colpi di stato nel giro di un anno, rende più complesso programmare gli interventi di cooperazione, evangelizzazione e sviluppo umano.Come piccolo frutto di questa prima condivisione, con l’obiettivo del “camminare insieme” sempre di più è nata l’idea di elaborare un progetto condiviso di educazione alla mondialità, ecologia integrale e sensibilizzazione umanitaria da presentare alle scuole nell’ambito dei percorsi di educazione civica.
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