L’Archivio privato di mons. Luigi Faidutti a Gorizia

L’importanza della figura e dell’opera di mons. Luigi Faidutti per il Goriziano e non solo è fuor di dubbio.Il suo è stato un percorso umano, ecclesiale e politico di altissimo livello, significativo per la traccia profonda che ha lasciato nel mondo cattolico isontino, quale principale organizzatore e uomo politico cattolico locale nell’ultimo scorcio della Monarchia asburgica, per l’impegno profuso a livello parlamentare (a Vienna) come anche nel Comitato di soccorso per i profughi meridionali della Monarchia durante la guerra, oltre che per le vicissitudini che poi ha affrontato nel dopoguerra; impossibilitato a rientrare in patria, Faidutti ha prestato servizio nella diplomazia pontificia nei Paesi baltici.La donazione all’Istituto di Storia Sociale e Religiosa dell’archivio di Luigi Faidutti da parte di Gian Francesco Cromaz, archivio privato da tempo dichiarato di notevole interesse storico, riporta a Gorizia almeno una parte della documentazione personale del sacerdote.Questo materiale è infatti  una parte dell’archivio personale di mons. Faidutti. Alla sua  morte (in Lituania, a Kaunas, nel 1931) l’archivio e la biblioteca personale furono in parte spediti a Roma presso la Santa Sede, parte a Gorizia.Il nunzio in Lituania, mons. Arata, consegnò alcuni documenti anche alle nipoti accorse al funerale in Lituania, operando però davanti ai loro occhi una selezione, trattenendo o distruggendo materiale di carattere diplomatico.Sia la Santa Sede che la curia goriziana iniziarono a rispedire il materiale al nipote Luigi Faidutti, dichiarato nel testamento erede universale.L’altro nipote, Eugenio Cromaz (figlio della sorella), che era stato dichiarato esecutore testamentario, rivendicò i propri diritti. Il materiale venne così diviso tra i due rami della famiglia.La porzione di archivio rimasta in possesso della famiglia Cromaz è quella che ora viene depositata a Gorizia. Si tratta di documenti studiati a suo tempo da Paolo Caucig per la redazione della sua importante monografia su Faidutti.L’intervento di riordino è stato completato nel 2009 da chi scrive e promosso a suo tempo dall’Istituto di Storia Sociale e Religiosa, grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.La documentazione raccolta nell’archivio rispecchia le diverse e molteplici attività del sacerdote friulano.Vi si trovano carte legate ai diversi impegni politici e religiosi, che evidentemente dovrebbero essere collocate in archivi pubblici ed ecclesiastici, nonché carte di altri sacerdoti. Inoltre nella stessa corrispondenza la sfera privata è spesso difficilmente distinguibile da quella dell’impegno politico e da quella ecclesiastico.Nel riordino si è quindi cercato raggruppare il materiale secondo alcune caratteristiche formali e contenutistiche, intervento che ha inevitabilmente tratti di arbitrarietà.Solo molto parzialmente si è mantenuta la disposizione in cui la documentazione era già stata precedentemente suddivisa; il più delle volte si è ritenuto opportuno procedere ad una complessiva riorganizzazione. Dove è stato possibile si è provveduto a ricompattare i documenti frammentati in diverse collocazioni.In diverse situazioni non è stato possibile dare una corretta attribuzione a materiali la cui presenza nell’archivio evidentemente era collegata a situazioni prevalentemente connesse con l’attività pubblica di Luigi Faidutti.Buona parte della corrispondenza è stata disposta cronologicamente.Per alcuni tra i corrispondenti più assidui si è preferito isolare i nuclei di lettere in modo da renderli riconoscibili, riprendendo tracce già presenti nell’ordinamento precedente.Altre lettere si possono trovare in diverse collocazioni: in questo caso si è fatto prevalere il contenuto (ad es. nel fascicolo dedicato ai pellegrinaggi si è inserita tutta la corrispondenza relativa, anche perché circoscritta ad eventi precisi e non protratti nel tempo).Per quanto riguarda la documentazione relativa ai ruoli pubblici e politici del sacerdote (inviti a riunioni, ordini del giorno, ecc.) che potrebbe anche essere considerata corrispondenza, si è preferito generalmente isolarla e collegarla ai documenti relativi agli enti connessi.Si è costituta una sezione dedicata genericamente alla documentazione di carattere scolastico che comprende alcuni documenti che appartengono evidentemente al periodo di Faidutti discente, altri che appartengono all’attività di Faidutti come insegnante (tra cui il copioso corpo delle prediche tenute come direttore spirituale) altri di dubbia collocazione.L’assenza di date e di riferimenti precisi, oltre che la frammentarietà di molti dei materiali, ha reso non semplice questa distinzione.Ove possibile si sono divisi gli appunti per materie. Sono stati distinti i documenti più intimamente connessi con l’attività sacerdotale e pastorale: in particolare le carte relative all’organizzazione di alcuni pellegrinaggi (vista l’abbondanza della corrispondenza in questo caso si è preferito isolarla a parte) e quelle relative al comitato per l’erezione della Chiesa del Sacro Cuore.La documentazione relativa al Capitolo metropolitano rinvenuta merita un discorso a parte.Oltre a documenti relativi alla vita dell’istituzione, Faidutti ha raccolto materiale relativo ad altri sacerdoti (Pussig, ma anche Valussi e Jordan) oltre che vari manoscritti che con tutta probabilità appartenevano all’archivio capitolare.Per Valussi e Jordan il legame era anche personale (Faidutti ereditò parte della loro biblioteca personale).Nel complesso dell’archivio è presente documentazione personale dei due presuli, forse in parte riutilizzata dallo stesso Faidutti.L’attività all’interno del movimento cattolico, in un ruolo di assoluto primo piano, fa si che troviamo tra le sue carte materiali relativi all’organizzazione del movimento cooperativo (Federazione dei Consorzi agricoli, Banca friulana), alla stampa (Tipografia ilariana, Società per la buona stampa, Eco del Litorale) all’organizzazione politica diretta (Unione cattolico popolare). Per quanto riguarda la documentazione collegata alla partecipazione di Faidutti ad organismi elettivi ed in genere ai suoi incarichi pubblici, mantenendo le suddivisioni generali di pertinenza, si cercato di suddividere entro fascicoli appositi le diverse tipologie documentarie.Nella serie dedicata all’attività politica (Dieta e Giunta provinciali, Parlamento) si trova anche la documentazione legata al periodo della guerra, ed al ruolo di Faidutti nell’ambito del Comitato di aiuto per i profughi.L’attività diplomatica in Lituania ha uno spazio particolare, e presenta una certa organizzazione già impostata da Cromaz, che aveva realizzato uno studio a riguardo. Completano l’archivio una significativa serie di opuscoli e testi a stampa, oltre che una preziosa raccolta di fotografie.L’archivio è ora depositato presso la Biblioteca del Seminario Teologico Centrale e reso quindi consultabile; viene così ad aggiungersi agli altri fondi archivistici di personalità importati del cattolicesimo isontino che vi sono conservati (tra gli altri i fondi personali di Luigi Fogar, Carlo Musizza e Angelo Culot).