“Il testimone di un’epoca”

La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg rende omaggio al grande pittore goriziano Francesco Caucig – uno dei protagonisti del Neoclassicismo europeo – con l’esposizione “Francesco Caucig Goriziano 1755-1828. L’uomo, l’artista, il testimone di un’epoca”.La riscoperta dell’artista si deve principalmente agli studi intrapresi dalla storica dell’arte slovena Ksenija Rozman ma già il conte Guglielmo Coronini Cronberg aveva cominciato in precedenza a interessarsi al pittore, spinto dai legami di Caucig con i suoi antenati Guidobaldo e Filippo Cobenzl, che ne erano stati i mecenati.Oltre a recuperare i frammenti della pala d’altare con l’Assunzione di Maria proveniente dal castello di Cronberg, il conte prese contatti con l’Accademia di belle arti di Vienna per acquistare una trentina di disegni, forse con l’intento, che traspare da alcuni suoi scritti, di dedicare al pittore goriziano un’esposizione.La mostra oggi proposta – realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma FVG e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, dell’Archivio di Stato di Gorizia, della Biblioteca Statale Isontina, del Gorški Muzej, del Comune di Gorizia e degli Artisti Associati Centro di produzione teatrale di Gorizia – si ripromette di dare un nuovo contributo alla conoscenza del pittore goriziano, evidenziando aspetti finora meno noti della sua carriera e della sua personalità.Della sua vasta produzione pittorica sono state rintracciate al momento solo una trentina di opere. Si conservano invece oltre duemila disegni, realizzati nel corso di tutta la sua carriera, per la maggior parte custoditi presso l’Accademia di belle arti di Vienna.Proprio sui diversi aspetti della sua attività grafica è incentrata anche l’esposizione della Fondazione Coronini, curata da Cristina Bragaglia Venuti e da Maddalena Malni Pascoletti, tra le prime studiose di Caucig in Italia, recentemente scomparsa.Il percorso della mostra affianca ai trenta disegni acquistati nel 1962 dal conte Guglielmo alcuni fogli dei Musei Provinciali di Gorizia, che consentono di ricostruire le tappe principali della biografia e della carriera di Caucig tra Gorizia, Roma e Vienna. A testimonianza della sua produzione pittorica si possono ammirare invece i dipinti che l’artista eseguì per la cappella della residenza di Reisenberg nei pressi di Vienna su commissione del conte Filippo Cobenzl, ereditati nel 1810 da Michele Coronini Cronberg e poi trasferiti a Gorizia.Oltre ai tre frammenti superstiti dell’Assunzione di Maria proveniente dal Castello di Cronberg, presentati per la prima volta insieme dopo che nel 1958 il conte Coronini cedette uno di essi al Goriški muzej, si può ammirare in tutta la sua classica, pura bellezza la pala con la Visitazione di Maria. Originariamente custodita nella cappella di Palazzo Coronini, da dove scomparve durante la Prima guerra mondiale, è stata ritrovata e restituita alla Fondazione solo nel 2021.Una sezione della mostra è riservata anche alla manifattura di porcellane di Vienna, presso la quale dal 1808 fino alla morte nel 1828, Caucig occupò il ruolo di supervisore per la decorazione pittorica.La principale novità della mostra è però rappresentata dalla trentasette lettere inviate da Francesco Caucig all’architetto di origine ticinese Pietro Nobile, tra i protagonisti del rinnovamento neoclassico di Trieste. Di proprietà di Maddalena Malni Pascoletti, che ha voluto presentarlo per la prima volta in occasione di questa mostra e che ne curato la trascrizione, l’inedito carteggio ha consentito di gettare nuova luce sul legame tra i due artisti. Nel decennio che Nobile trascorse a Trieste il pittore goriziano restò uno dei suoi principali referenti a Vienna. Caucig non cessò di lodarne, presso le autorità accademiche e gli ambienti di corte, il lavoro e le capacità, adoperandosi attivamente prima per la sua nomina a membro dell’Accademia nel 1815, poi per la sua conferma a “Direttore delle Fabriche, Ponti, e Strade” e infine per la sua elezione a direttore della Scuola di Architettura nel 1818. La corrispondenza con Pietro Nobile fa emergere soprattutto il lato più personale di Caucig: il suo carattere goliardico e irriverente ma anche lo sguardo acuto e disincantato rivolto ai grandi eventi storici di cui fu diretto testimone.La mostra potrà essere visitata presso Palazzo Coronini Cronbertg a Gorizia sino al 24 marzo 2024 dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per informazioni www.coronini.it