Nuovo sacerdote per la Chiesa del cambio di epoca

Per don Manuel Millo è arrivato anche il momento di varcare la porta del duomo di Cervignano dedicato alla Madonna di Fatima: lo aveva “lasciato” il 28 di maggio come diacono e dopo quasi un mese vi è rientrato come sacerdote consacrato.Ad attendere il novello sacerdote sulla porta della chiesa c’erano i rappresentanti del consiglio pastorale a nome del quale ha preso la parola la moderatrice Maria Teresa Ballarin per dare il benvenuto a don Manuel: “Oggi entri nella nostra parrocchia da sacerdote e noi te ne siamo grati. Grati perché hai risposto con un sì alla chiamata di Dio e ti accogliamo come nostro fratello”. A don Manuel è stata donata una bella casula verde ed un calice con la pisside. Poi l’entrata nell’edificio sacro fra tanti sorrisi da parte delle numerose persone accorse ad assistere alla messa presente fra cui anche il sindaco di Cervignano, Andrea Balducci. La liturgia è stata presieduta da don Manuel e concelebrata dal parroco don Sinuhe Marotta e da don Modeste Muragijimana che nell’omelia ha evidenziato, prendendo spunto dal vangelo, il grande bisogno di sacerdoti: “La messe e molta ma nel campo del Signore ci sono pochi operai, mancano braccia dedicate al Signore”. I canti sono stati sostenuti dal coro parrocchiale delle “ore 9.30” e dal coro Leo con altri cantori dal Coro parrocchiale di Terzo e San Martino con all’organista Gioele diretti da Immacolata Pastore. Prima della benedizione finale, a nome della comunità è intervenuta Luisa Giusti: “Prima di dirti cosa ci aspettiamo da te, vorremmo dirti cosa possiamo darti: prima di tutto la nostra vicinanza e la nostra collaborazione, poi un paio di spalle dove poter raccontare qualche inciampo o sassolino che ti potrà capitare, ma più importante di tutto un sorriso e un caffè. Ma anche quel rapporto di condivisione per costruire una Chiesa nuova, aperta, attenta, la Chiesa del cambio d’epoca”. A don Millo è stato quindi consegnato un quaderno – la cui artistica copertina è stata realizzata da Isabelal Guatto – contenente gli auguri della comunità.Un folto gruppo di suore di lingua swahili provenienti da Cervignano, Latisana e da Trieste, ha cantato e danzato il Magnificat in lingua swahili, com’è loro consuetudine.La mattinata si è conclusa con un rinfresco in sala parrocchiale, realizzato dai volontari coordinati da Nicola Galluccio e Giuliano Scolz, dove don Manuel ha ricevuto, da tutte le associazioni parrocchiali, dei doni. Un pensiero ha accomunato tutta la comunità: aver ricevuto un dono prezioso che può essere un esempio per altri.  Il dono di sé è il più alto degli esempi che la Chiesa ci offre per rendere più umana la società. La testimonianza di Manuel, vuole superare la logica dell’”io” al centro di ogni logica per indicare la strada del servizio quale valore di vita.