Uscire per rientrare nel mondo

Ancora una manciata di giorni e centinaia di unitalsiani dal Nordest prenderanno posto in treno, in pullman o in aereo per iniziare il “pellegrinaggio” che approderà alla Grotta di Massabielle, dove l’11 febbraio 1858, l’Immacolata Concezione poggiò i suoi piedi.Per sua natura vivere il pellegrinaggio comporta il lasciare la propria casa per raggiungere una meta significativa e questo diventa metafora della nostra vita che è un continuo incedere in avanti nel tempo e nello spazio lasciando luoghi noti per luoghi “ignoti”. Già con l’atto fisico della nostra nascita lasciamo il mondo che ci unì intensamente a nostra madre per essere proiettati nella vita esterna: un lasciare e un trovare.Immagine significativa di questo pellegrinare è l’esodo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della Terra Promessa: un pellegrinaggio durato quaranta lunghi anni. Lasciamo ciò che conosciamo per trovare ed entrare in una continua novità. Un continuo peregrinare per rintracciare e fare proprio il senso e i motivi più profondi che ci fanno vivere. È pur vero che il mondo può spaventare e la “saggezza” popolare, per eccessiva prudenza, ci sconsiglia il nuovo: “Sai quello che lasci, ma non quello che trovi” recita il proverbio, ma, pur rassicurante, questo resta un proverbio asfittico, anzi mortale.Uscire per entrare nel mondo è l’azione di chi si è messo sotto la potenza vivificante dello Spirito Santo. Agire in questo modo comporta una fede vissuta, una “fede ragionevole”, come diceva papa Benedetto XVI; una fede ragionevole che si fida dell’azione di Dio che non abbandona, avendone sperimentato la “provvidente presenza” lungo il corso dei giorni.Quante volte abbiamo abbandonato il noto rassicurante per la novità incerta: anche se ci si sposa o si entra nella vita religiosa si compie un’azione di uscita per entrare, con fiducia, nella novità per sé in gran parte ancora ignota.Mancando di questo spirito di fiducia non si possono iniziare cammini significativi nella vita e ci si racchiude in noi stessi diventando eternamente insoddisfatti.Lo stesso Gesù nei tre anni della sua vita pubblica è uscito dalla casa di Nazareth per iniziare il “cammino della novità evangelica” proponendosi come l’ideale per eccellenza per il quale camminare in avanti nella vita fino al traguardo finale.Questo primo, o plurimo, pellegrinaggio a Lourdes sarà efficace se esprimerà l’uscita dalla nostra attuale vita per accedere a quella eterna novità che è il Vangelo.Entrando nella magnifica basilica del Rosario a Lourdes, troveremo Maria che ci accoglierà ancora una volta a braccia aperte e sotto di Lei leggeremo la frase “Par Marie à Jésus” – “Attraverso Maria verso Gesù”!E tutto questo lo vivremo con fiducia! Buon pellegrinaggio foriero di provvidenti novità.