Cantieri aperti nel cammino della Chiesa diocesana
28 Giugno 2023
Il 22 giugno, a Monfalcone, ha avuto luogo la terza e conclusiva tappa dell’Assemblea diocesana: un incontro denso di interventi e proposte, perché molti sono i “cantieri” aperti in diocesi, in relazione sia al cammino sinodale sia agli appuntamenti dei prossimi anni, da GO!2025 al Giubileo.Dopo l’intenso commento proposto da Giuseppe Cingolani al racconto di Luca sui discepoli di Emmaus, che annuncia a noi oggi, dentro i limiti personali ed ecclesiali, l’esperienza di una vita nella pienezza della risurrezione, sono state presentate le sintesi di quanto emerso negli incontri decanali.I temi del confronto riguardavano il prossimo rinnovo dei Consigli Pastorali, chiamati a rappresentare non più la singola parrocchia ma l’intera Unità Pastorale, e il progetto diocesano per l’iniziazione cristiana.Della grande ricchezza di indicazioni emerse nei gruppi a livello decanale su entrambi i temi, è possibile qui riportare solo alcune proposte di grande interesse per i futuri percorsi. Per quanto riguarda l’esperienza nei Consigli Pastorali, nonostante la constatazione di qualche difficoltà, molti sono stati gli aspetti positivi segnalati e i “sogni”, le aspettative per il futuro, che sottendono alcune priorità: diventare sempre più “antenne” del territorio e interagire con i mondi della vita, aprendo il dialogo anche con i cosiddetti “lontani” e i nuovi arrivati nelle comunità; coinvolgere i giovani rendendoli protagonisti e rilanciare gli oratori; creare momenti di condivisione fra le diverse parrocchie; progettare percorsi di formazione e confronto su temi biblici, liturgici e sui problemi del nostro tempo per operare un discernimento comunitario alla luce del vangelo; promuovere l’autonomia gestionale dei laici, in ottica di corresponsabilità; prevedere anche incontri più informali e conviviali, con maggior flessibilità degli orari. Sull’iter di preparazione al rinnovo ricorrono le seguenti proposte: incontri personali per coinvolgere i possibili candidati; presentazione, durante le Messe e sui vari mezzi informativi parrocchiali, dei compiti dei Consigli; invito a presenziare agli incontri dei Consigli e a proporre, in vari modi, candidature; organizzazione di un’assemblea per coinvolgere le persone. La richiesta avanzata in qualche decanato di prorogare i termini per il rinnovo ha ricevuto una risposta anticipata, visto che nella bozza di calendario distribuita la scadenza ultima è domenica 22 ottobre.I gruppi che hanno lavorato sul progetto per l’iniziazione cristiana hanno restituito un quadro molto ampio e variegato di situazioni nelle diverse parrocchie, confermando una diffusa mancanza di continuità nei percorsi dal battesimo al post-cresima, soprattutto per quanto riguarda il periodo 0-6 anni, a causa della scarsità di forze e della difficoltà a coinvolgere le famiglie.Molti i suggerimenti per superare le carenze rilevate: collaborazione tra parrocchie, con le associazioni e gli insegnanti di religione, anche a livello decanale; percorsi di gruppi di famiglie; formazione degli adulti e incontri con i genitori, sia informali sia con eventuale intervento di esperti.Don Giulio Boldrin ha poi presentato brevemente il Giubileo 2025, con il logo che reca scritto “Pellegrini di speranza” e quattro figure abbracciate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra in atteggiamento di fratellanza, che trova la sua fonte nell’abbraccio alla croce dell’apri-fila. Le tappe di avvicinamento prevedono il 2023 come anno del Concilio e il 2024 della Preghiera.L’intervento di don Santi Grasso ha riguardato il percorso sviluppato dal gruppo transfrontaliero fra le diocesi di Gorizia e Capodistria per promuovere progetti culturali in avvicinamento e in occasione del grande appuntamento di Go!2025.I temi riguardano la pace e i valori fondanti dell’Europa (con interventi nelle scuole, la marcia transfrontaliera organizzata da Pax Christi e CEI per il 31 dicembre 2023 e un convegno internazionale); i cammini di spiritualità transfrontalieri; i giovani come protagonisti di un dialogo oltre i confini; la valorizzazione del comune patrimonio artistico-culturale; il dialogo ecumenico e inter-religioso.In conclusione il Vescovo ha sottolineato le linee fondanti del nostro percorso pastorale, mettendo in evidenza che, aldilà di problemi e limiti, dalle esperienze presentate emergono la fede e l’impegno delle nostre comunità, che danno frutti di bene anche dove non li vediamo.
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