La comunità di Grado ha sciolto il voto

Sono stati giorni intensi e belli, pieni di devozione e gratitudine che hanno avuto l’apice nel Canto tradizionale del “Te Deum” in Basilica, al termine della processione votiva della “Madonna di Barbana”.Dopo l’emozionante arrivo della “Regina del Mare”, la settimana in preparazione al Perdon è stata segnata dalla serata di approfondimento guidata dal prof. Matteo Marchesan che ha raccontato le fasi della quasi millenaria processione, in particolare il legame con l’Icona biblica della Visitazione.Nella sua omelia a Barbana l’Arcivescovo monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, che ha guidato la Processione dal Porto al santuario, ha ricordato che “dobbiamo credere nell’amore e fare quello che riusciamo come ha fatto la giovane Maria di Nazareth che oggi veneriamo con il titolo di Madonna degli Angeli, la quale ha amato e molto ama ancora. A lei chiediamo di essere amati e di amare con gioia”. Significative le parole del Sindaco di Grado Claudio Kovatsch che, nel consegnare l’obolo della Città ai Monaci benedettini, ha promosso la realizzazione di ex voto per raccontare la storia della processione votiva oggi.Il Parroco, monsignor Paolo Nutarelli, al termine delle intense giornate, ha ringraziato tutte le associazioni e gli Enti che hanno reso possibile lo scioglimento del voto di ringraziamento a Barbana.Mons. Nutarelli ha affermato che “investire nelle relazioni è più che mai fondamentale specialmente  in un mondo nel quale appaiono evidenti i grandi cambiamenti sociali e nel quale sembra prevalere l’individualismo mancando punti di riferimento stabili: ognuno con il proprio “dna” e carisma ha dato il proprio contributo perchè la Festa di oggi sia festa della Comunità. Spesso mettiamo attenzione su ciò che non funziona o che ci divide ma “crescere in Comunità” significa partire sempre da ciò che ci unisce per cercare di migliorare quindi grazie e in nome di Dio avanti”.Bella e significativa è stata la presenza dei sacerdoti gradesi che in quest’anno hanno festeggiato il loro 25° anno di ordinazione: don Giorgio, don Michele e don Gilberto. La loro presenza è stata l’occasione, per il Vescovo, di ricordare quanto Grado ha donato alla Chiesa in vocazioni sacerdotali e religiose e che quindi “bisogna pregare perché la Comunità gradese, nuovamente, possa far nascere nuove vocazioni con la preghiera e l’accompagnamento vocazionale”.

(foto: Laura Marocco)