Don Pino: un “eccomi!” ripetuto ogni giorno ormai da sessant’anni

Le comunità di Terzo d’Aquileia e San Martino si sono strette attorno a don Pino (Giuseppe Franceschin), che nel giorno dei Santi Pietro e Paolo ha ricordato i 60 anni dalla sua ordinazione sacerdotale.Nato a Villesse, da giovanissimo frequentò la parrocchia, cantando nel coro e frequentando l’Azione Cattolica; a 11 anni iniziò il suo percorso in Seminario, quando arcivescovo di Gorizia era Carlo Margotti.Dopo 11 anni di studio e di preparazione, il 29 giugno 1963 venne ordinato sacerdote nel duomo di Gorizia dall’arcivescovo Andrea Pangrazio.Nei primi otto anni fu cooperatore a Sant’Ambrogio a Monfalcone e ad Aquileia. Nel 1971 divenne parroco arciprete a San Pier D’Isonzo, dove rimase fino al 1994; proprio quando stava per cambiare parrocchia, venne nominato “Cittadino onorario” del paese bisiaco.Trasferito nelle parrocchie di Terzo d’Aquileia e San Martino, tutt’oggi opera in queste due comunità. Don Pino ha presieduto la liturgia (accompagnata dal canto del coro parrocchiale, con all’organo Gioele Contin) attorniato da tutti i presbiteri in servizio pastorale nell’Unità Pastorale “Bassa Friulana”, con il parroco don Sinuhe Marotta, don Piepalo Soranzo, don Paul, mons. Giuseppe Baldas, don Gioacchino Raugna e don Modeste Muragijimana, che nella sua omelia ha evidenziato l’importanza di questa festa sottolineando come la Chiesa sia fondata sulla fede che in vari aspetti è stata conquistata e voluta dai santi Pietro e Paolo.Il rito ha offerto anche l’occasione per festeggiare l’anniversario di matrimonio di Salvore Dijust e Rita Apuzzo, che hanno rinnovato le promesse di matrimonio fatte nell’aprile del 1978. Infine, prima della benedizione finale, a don Pino si sono rivolte tutte le realtà associative che vivono nei due paesi. Il sindaco Giosualdo Quaini, presente con il sindaco di San Pier d’Isonzo Claudio Bignolin, oltre a portare il saluto della propria amministrazione ha ricordato l’impegno reciproco e costruttivo sempre avuto dai rappresentanti del Comune con don Franceschin. Alla fine Ester – a nome delle comunità – ha consegnato un regalo, uno smartphone, che ora renderà anche don Pino più tecnologico permettendogli anche di rimanere in contatto social con i parrocchiani.All’esterno della chiesa era pronto il brindisi per festeggiare questo importante anniversario e tutta la comunità ha brindato al raggiungimento di questo considerevole traguardo.