Mandati a rappresentare la comunità dai nonni

Papa Francesco ha proposto, nel 2021, che la Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani si celebri ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimità alla festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù, che ricorre il 26 luglio.Tutte le diocesi, le parrocchie e le comunità ecclesiali del mondo sono chiamate a celebrare questa Giornata, il cui tema, indicato da Papa Francesco, è “di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc. 1,50). Due sono i modi principali per partecipare alla Giornata, suggeriti dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita: celebrando una liturgia dedicata agli anziani e ai nonni oppure visitando gli anziani soli. A San Lorenzo di Fiumicello si è fatto qualcosa in più. Infatti, oltre a dedicare l’Eucarestia ai nonni e alle nonne, che sono le colonne portanti e le origini delle famiglie, don Mirko ha invitato un gruppo di ragazzi del dopo-cresima ad accompagnare una ministra straordinaria dell’Eucarestia presso le case degli anziani ammalati, che purtroppo non escono più di casa, per visitarli e offrire loro una pianta fiorita come segno di gioia e speranza. Così al termine della celebrazione i ragazzi hanno ricevuto il “mandato” di rappresentare la comunità ecclesiale nelle case degli anziani, insieme alla signora Pierina che porterà loro la comunione. Per i nonni, che sono per i giovani testimonianza di fede nel tempo, ricevere la comunione a casa crea un clima di intimità e dona quella consolazione di cui hanno bisogno. Nell’omelia don Mirko ha sottolineato come papa Francesco, in questa terza giornata mondiale dell’anziano e del nonno, ci offre l’immagine dell’abbraccio tra l’anziana Elisabetta e la giovane Maria, come dire che la misericordia irrompe nella storia fragile, che misericordia è prendersi cura e non lasciare nella solitudine. ” E’ questa paziente misericordia- ha affermato don Mirko riferendosi alla parabola della zizzania- che fa nuova la vita, la libera dal male e crea una società solidale”. Infine  ha invitato i ragazzi e ragazze a donare un  abbraccio ai nonni, ricco di gratitudine, perché essi “consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro”.