Anton Muznik: medico, scienziato e uomo di lettere

Nel ’700 la maggior parte dei contadini e dei cittadini del Goriziano consumava la carne molto raramente e si limitava a mangiarla solo alle feste più importanti.L’essere vegetariani non era quindi una questione di decisione, ma una necessità e a volte l’unica scelta possibile. Le donne preparavano carne di maiale salata e affumicata, montone e manzo nei giorni festivi. Carne fresca veniva consumata raramente, piuttosto si cucinavano insieme piccole quantità di carne secca con verdure.La carne più che un pasto a sé, faceva parte del condimento. Sono queste le testimonianze sulla dieta dei Goriziani che si legge nel libro Clima goritiense, scritto nel 1771 in latino dal medico, scienziato e uomo di lettere Anton Muznik.Il libro nasce a seguito di quasi vent’anni di attività nel Goriziano e rispecchia le idee del periodo dell’Illuminismo in cui è stato scritto, voleva essere anche un tentativo di sensibilizzare la popolazione per una vita sana. Come igienista del suo tempo Muznik diede consigli e insegnamenti morali che avrebbero dovuto prolungare la vita delle persone. Gli igienisti non si sono limitati solo al campo dell’igiene e prevenzione delle malattie infettive, ma si occuparono anche di una corretta alimentazione, promuovevano una regolare attività fisica, combattevano contro tutti i tipi di vizi e dipendenze e volevano rafforzare la loro consapevolezza che la forza vitale dell’uomo può rinvigorire o indebolire o mantenere in equilibrio osservando alcune regole di comportamento semplici e del tutto razionali. In veste di medico militare prese parte, tra il 1758 e il 1763, alla guerra austro-prussiana e dimostrò tale professionalità che l’imperatrice Maria Teresa volle ricompensarlo nominandolo protomedico delle Contee di Gorizia e Gradisca e qui vi rimase definitivamente.I medici della Contea di Gorizia e di Gradisca avevano conseguito sicuramente un’importanza speciale nel XVIII secolo, di cui la storia non ha fatto ancora piena luce. A questo ha anche contribuito la venuta a Vienna nel quinto anno del regno dell’imperatrice austriaca il famoso Gerhard van Swieten dall’Olanda, che divenne medico di corte e riformò l’amministrazione sanitaria statale e le facoltà di medicina. Grazie ai suoi meriti, Vienna divenne per molti decenni uno dei più importanti centri medici europei. Per citare solo alcuni medici goriziani, che si sono fatti valere in quel periodo, possiamo citare Giovanni Battista Bosizio, Pier Francesco Scati, Bartolomeo Patuna, che scrisse ricerche sulla ginecologia e sulle malattie infantili, Ivan Stefan Zanutti, Franc Ksaverij Bensa, Mark Anton Plen¤i¤, precursore della batteriologia moderna.Muznik è nato nella Valle dell’Isonzo, si laureò a Vienna in medicina nel 1758. A Gorizia diresse anche il Servizio sanitario. Fu socio della Società Agraria di Gorizia, dell’Accademia Scientifica di Rovereto e della Società Arcadica di Gorizia, diresse la scuola per chirurghi nella nostra città, la quale faceva parte della Facoltà di Medicina di Vienna e con il suo certificato era possibile esercitare la chirurgia in tutto il territorio della monarchia.Muznik ha svolto un lavoro importante come praticante. Spesso metteva per iscritto i risultati che vedeva nella sua pratica, e l’introduzione della vaccinazione preventiva contro il vaiolo è certamente una delle misure più importanti del suo lavoro pratico.Fu particolarmente incoraggiato anche dal medico olandese Jan Ingenhousz, che venne in visita a Gorica.Il vaiolo era una malattia infettiva contro la quale per molto tempo non esisteva una medicina efficace e quando si iniziò a praticare la vaccinazione, l’uomo ottenne una vittoria nella lotta contro le malattie infettive.Anton Muznik ebbe il suo successore nel figlio Franc, purtroppo morto prima del padre. Muznik morì a Gorizia nel 1803. Un necrologio su una rivista viennese del tempo elogia il suo lavoro di medico e lo presenta come un padre premuroso di una numerosa famiglia.