Ritorna “InVisible Cities”

Nove giornate, che animeranno tre Comuni (Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica), per un totale di 38 eventi in calendario. Questi i numeri della nona edizione di “InVisible Cities: festival urbano multimediale”, organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Gradisca d’Isonzo e dalla Fondazione Carigo. In programma performance teatrali, partecipative, itineranti e di danza; immancabili, poi, gli eventi targati “Ars. arti relazioni scienze”, accanto a due importanti novità: un focus dedicato all’inclusione nell’ambito culturale, grazie al progetto “Zero gradi di separazione”, e un altro per le nuove generazioni.Quella in calendario a partire dal 31 agosto – a Gorizia fino al 3 settembre, poi, dal 6 al 10 settembre a Gradisca d’Isonzo – sarà l’edizione che avvierà un nuovo triennio di progettazione; il nuovo ciclo, in continuità con quanto programmato fin dalle origini, sarà dedicato alle arti performative e ai linguaggi del contemporaneo, con performance e spettacoli accessibili e godibili per un pubblico ampio ma anche attenti alla sperimentazione: esperienze che consentiranno ai partecipanti di essere coinvolti attivamente, stimolando la curiosità, favorendo la conoscenza del territorio. Molti i nomi della scena nazionale e internazionale che porteranno a Gradisca e a Gorizia spettacoli in prima regionale e, in alcuni casi, anche nazionale. A Gorizia, la pluripremiata compagnia catalana Aggrupacón Señor Serrano presenterà “Prometeo”, primo capitolo di una trilogia teatrale dedicata ai miti greci e rivolta esclusivamente ai bambini. Debutto regionale anche per “+Erba” della compagnia TPO di Prato, spettacolo di danza, multimediale e partecipativo dal grande impatto scenografico. Per la prima volta in regione l’acclamata compagnia italo-australiana Cuocolo-Bosetti, con “Exhibition”.Evento di punta, sabato 9 settembre, con il concerto-talk che vedrà protagonisti Max Casacci, chitarrista e fondatore dei Subsonica, con la scienziata Mariasole Bianco, per un live tutto dedicato ai suoni della natura e alle riflessioni sul cambiamento climatico.Una delle più importanti novità della nona edizione sarà il focus dedicato all’inclusione delle persone con disabilità. “Zero gradi di separazione” – questo il nome del progetto che è partito a inizio anno con una formazione per gli operatori dello spettacolo – è una rassegna che presenta al pubblico spettacoli creati e portati in scena da artisti con disabilità e propone performance teatrali e di danza accessibili. In queste occasioni tutto il pubblico potrà sperimentare strumenti come l’audio descrizione poetica e riflettere su questi temi.Attenzione speciale sarà posta alle nuove generazioni, con una programmazione originale nelle tematiche proposte e nelle modalità di fruizione, realizzata in collaborazione con il Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia. Da segnalare anche il progetto “Visioni future”, con il quale un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori della regione ha avuto l’occasione di selezionare due performance candidate sul bando “Richiedo asilo artistico”, mettendo in gioco la propria sensibilità e i propri gusti e mettendosi alla prova nel complesso mestiere del curatore.Non mancheranno le esperienze performative a cielo aperto, itineranti e partecipative, attraverso le quali il pubblico sarà invitato a mettersi in gioco, a esplorare, a sfruttare il potenziale offerto dalle tecnologie del quotidiano.Confermata infine la stretta connessione con la rassegna “ARS. Arti relazioni scienze”, promossa dal Comune di Gradisca d’Isonzo, anche quest’anno parte integrante della programmazione di “InVisible Cities” e che focalizzerà l’attenzione sul dialogo tra linguaggi artistici e scientifici, promuovendo residenze e sperimentazioni in cui artisti e scienziati dialogano, collaborano, ibridando competenze e sensibilità.Il programma completo della manifestazione è disponibile al sito https://invisiblecities.eu