Ti racconto le meraviglie di Dio

Nelle serate dal 4 al 6 settembre si è svolto il tradizionale appuntamento di formazione per catechiste/i della nostra diocesi, giunto quest’anno alla sua XXIV^ edizione e ospitato dalla Parrocchia di San Canzian d’Isonzo. L’obiettivo generale dei vari momenti formativi è stato quello di fare il punto dopo le visite pastorali compiute dall’Arcivescovo Carlo nell’ultimo anno pastorale presso le varie Unità pastorali e Parrocchie diocesane. “Narravano ciò che era accaduto lungo la via” (Lc 24,35), questo il tema scelto, poiché si è voluto dar spazio al racconto delle prassi reali e concrete della diocesi.Tutte le tre serate si sono aperte con un momento di preghiera, condotto da don Francesco Fragiacomo presso la chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Canziani. In un clima di sentito raccoglimento, la meditazione della Parola era incentrata sul racconto dei discepoli di Emmaus, icona evangelica del terzo anno sinodale. Nella prima serata i lavori veri e propri si sono aperti con la presentazione da parte di fra’ Luigi Bertié, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, dell’incontro avvenuto con catechiste/i durante la visita pastorale del percorso.Fra’ Luigi ha messo in evidenza alla nutrita platea, proveniente da tutti i decanati, quali sono state le recenti esperienze positive realizzate in merito alle Equipe catechistiche, alla Carità, alla Catechesi, alla Comunità, alla Liturgia e ai Modelli di prassi. Ha, inoltre, presentato come viene realizzato l’accompagnamento dei genitori nelle nostre realtà. Ha concluso evidenziando le consonanze e le lacune che si sono palesate rispetto al Progetto Catechistico Diocesano per quanto riguarda l’iniziazione cristiana 0-14 anni.Quest’ultimo passaggio è stato occasione per sottolineare le scelte qualificanti da mettere in atto, tra cui l’ispirazione catecumenale, la centralità della Parola, l’importanza della Domenica, il coinvolgimento delle famiglie, e ha illustrato l’itinerario proposto del cammino di catechesi, dalla Pastorale battesimale fino alla Confermazione, secondo le varie fasce di età.Dopo una breve pausa conviviale, il laboratorio formativo è ripreso con uno spazio aperto per tutti per la condivisione e riflessione sul progetto catechistico diocesano. I lavori si sono sviluppati in modalità di suddivisione in piccoli gruppi, i quali hanno elaborato le proprie considerazioni sulla base di alcune domande proposte. I lavori sono terminati con una breve sintesi dei principali aspetti emersi nei singoli gruppi sulle iniziative utili per i percorsi catechistici delle Unità pastorali e delle Parrocchie.La seconda serata si è caratterizzata dalla testimonianza di tre esperienze di accompagnamento per e con i bambini 0-8 anni. Le catechiste Concepcion Fernandez Perez, Francesca Mazziotti, Maria Pia Bresolin dell’UP Madonnina-Lucinico-Mossa hanno raccontato dell’esigenza di offrire un cammino ai bambini e ai genitori che unisse il Battesimo alla fascia d’età 7-14 anni. L’intenzione è stata quella di farli incontrare con Gesù, la modalità utilizzata è stato il gioco. L’incontro quindicinale si apre con un lancio, per proseguire con un laboratorio, per concludersi con la merenda, portata da un papà che lavora in un’azienda dolciaria. Non sono mancati momenti significati in Avvento o in Quaresima e anche alcune uscite, esperienze che hanno coinvolto i genitori. Hanno tenuto a sottolineare l’importanza del saper far squadra; una squadra che vede l’aiuto anche di due animatrici e di Padre Vasile.Invece, la catechista Barbara Bertin dell’UP di Cormons ha narrato la proposta di itinerario articolato in quattro incontri annuali con i genitori e figli del primo e secondo anno della scuola primaria. Ogni singolo incontro si è svolto il sabato pomeriggio aveva la durata di circa due ore e si concludeva con una pizza in un clima di convivialità, che proseguiva anche nel dopo cena. La proposta formativa, rivolta a tutta la famiglia, prevedeva momenti comuni e momenti separati tra genitori e figli, con gli obiettivi di una conoscenza reciproca per fare comunità e del camminare insieme genitori e figli nella fede.La relatrice ha sottolineato come sia fondamentale la presenza dei genitori: “Se viene la mamma e il papà a questi incontri, vuol dire che è una cosa importante”.Infine, Alessandra De Florio catechista UP Porta Aperta di Gorizia ha raccontato l’esperienza che si svolge alla domenica per aiutare le famiglie a partecipare alla Messa. Inizialmente rivolta ai bambini 6-8 anni, dal 2007 la proposta si è allargata coinvolgendo durante la santa Messa i bambini 3-5 anni nel gruppo “Bimbi a Messa” e i 6-8 anni nel “Gruppo accoglienza”. Racconti, giochi, attività sono offerti ai bambini, che vengono accompagnati dai genitori, i quali si fermano alla celebrazione eucaristica. Fondamentale il legame con i genitori che avviene attraverso l’informazione e attività svolte insieme durante l’anno. Il cammino ha, poi, come conseguenza naturale la partecipazione da parte degli adulti al “Gruppo famiglia”.Le tre testimonianze sono state lo stimolo nella seconda parte del laboratorio di studio, quando i partecipanti divisi in gruppi sono stati invitati a riflettere su quanto ascoltato.Anche la terza serata ha visto i partecipanti impegnati ad ascoltare le testimonianze di tre esperienze diocesane di accompagnamento per e con i genitori, al fine di trovare delle modalità per sensibilizzare i genitori al percorso di IC dei figli e risvegliare/rafforzare in essi la fede, e al contempo creare relazioni positive e di vicendevole collaborazione fra le famiglie.Di queste esperienze sono stati condivisi gli obiettivi, le strategie di coinvolgimento dei genitori ed i percorsi effettuati; ciò alfine di poter riflettere assieme su eventuali peculiarità, ma soprattutto per dare uno stimolo che miri ad allargare tali modalità operative ad altre parrocchie e/o unità pastorali.Nella parrocchia di Fiumicello, dal 2015 al 2019, si è consolidata e ottimizzata nel tempo una significativa esperienza di accompagnamento dei genitori dei bimbi di 7 anni, per prepararli a diventare anch’essi una guida partecipe e responsabilizzata al percorso catechistico che i propri figli avrebbero intrapreso gli anni successivi. Il cammino, costituito da 6 incontri a cadenza mensile della durata di un’ora e mezza nelle mattinate domenicali, è stato coadiuvato dalla presenza di moderatori competenti in campo educativo e teologico; gli esiti partecipativi e di coinvolgimento dei presenti sono stati positivamente sorprendenti in quanto i genitori hanno manifestato di volta in volta un crescendo nel desiderio di riconfermare e rinvigorire la propria fede, aprendosi in un dialogo costruttivo verso gli altri. Un momento per gli stessi molto sereno anche perché rassicurati dal fatto che i loro figli contemporaneamente venivano seguiti nella stanza accanto da animatrici in attività di laboratorio e di gioco. A distanza di anni, considerando anche i disagi del periodo del COVID, questi genitori hanno continuato ad interagire con la Parrocchia ed i loro figli attualmente quasi maggiorenni continuano ad essere attivi come animatori dei più piccoli, formando un congruo gruppo di giovani post-Cresima.Esito rilevante ha avuto pure l’esperienza intrapresa lo scorso anno da Don Nicola Ban nella parrocchia di Sant’Anna a Gorizia, che ha invitato le famiglie con figli piccoli a restare in chiesa ogni domenica dopo la S. Messa per circa 30 minuti fino a Natale, intrattenendoli con domande mirate a risvegliare nei genitori i vari “perché dell’essere cristiani” e contemporaneamente avviare un percorso di Iniziazione Cristiana con i loro bimbi. Per attirare l’interesse dei piccoli e far sì che si creasse un rapporto collaborativo fra tutti i presenti, durante gli incontri si svolgevano anche semplici laboratori creativi, del tipo disegni o lavori con il cartoncino (es. corona dell’avvento). Gestire tale formazione cristiana con le famiglie intere è stata forse un’esigenza nata dal fatto che la Parrocchia era sprovvista di una persona a cui affidare la catechesi dei piccoli, ma senza dubbio Don Nicola ha aperto una strada importante che apre all’educazione cristiana nelle famiglie, ciò che un tempo avveniva in modo scontato e che ora invece va riscoperto. Da gennaio 2023 a Cervignano la Parrocchia, con la collaborazione di equipe di genitori disponibili a operare insieme, ha organizzato degli incontri serali che hanno visto la partecipazione numerosa di genitori, in quanto attirati da preoccupanti tematiche riguardanti l’educazione all’auto-consapevolezza dei propri figli nell’affrontare le minacce sociali della vita odierna, affinché siano capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna. Obiettivo è stato quello di mirare alla progettazione di un Patto Educativo fra Genitori e le varie Agenzie educative, che ruotano attorno a bambini e ragazzi, quali Parrocchia-Scuola-Società Sportive e ricreative in genere, per far sì che non vi siano conflitti, ma un interagire “Tutti Insieme” a favore di una positiva crescita degli stessi.

(foto Sergio Marini)