Si rinnova il “grazie” a tutti i volontari

Il volontariato è oggi sempre più indispensabile. Il volontario dona qualcosa di sé stesso, non solo il suo tempo, agli altri. Tutto questo è estremamente importante: donare anche solo mezz’ora all’altro, senza volere nulla in cambio, è qualcosa di estremamente positivo e prezioso”. Questo il pensiero espresso dall’assessore al Welfare del Comune di Gorizia, Silvana Romano, nel corso della presentazione della seconda edizione della “Festa del Volontario”, che avrà luogo questo sabato 16 settembre.Accanto a lei anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha rimarcato l’importanza del volontariato: “è ovunque e senza di esso i servizi che possono essere erogati alla cittadinanza, non sarebbero gli stessi e nella stessa misura. Oltre a ciò, il volontario agisce spinto da qualcosa di affettivo, agendo con il cuore e con lo spirito”.Alla presentazione della “Festa del Volontario 2023” ha preso parte anche Anton Harej, vicesindaco di Nova Gorica, cittadina che, insieme a Gorizia, offre il suo patrocinio all’evento: “lo abbiamo visto durante il Covid e, in Slovenia, in questi terribili giorni segnati dall’alluvione: senza il volontariato non sarebbe stato possibile portare aiuto e arrivare ovunque. Ancora una volta è stato dimostrato come la disponibilità di tante persone che si offrono nel mondo del volontariato sia indispensabile”.Ha partecipato al momento di presentazione anche don Bogdan Vidmar, delegato episcopale per l’appuntamento Go!2025, il quale ha desiderato soffermarsi sulla bellezza, ma anche la necessità, di agire sempre di più insieme, non solo in vista dell’appuntamento transfrontaliero con la Capitale europea della Cultura 2025, ma anche per portare azioni concrete sul territorio e sulla società, con un occhio di riguardo ai nostri giovani.

Il programma

“Volontari costruttori di pace” il tema scelto per questa seconda edizione della “Festa del Volontario” che, dopo i saluti istituzionali da parte dell’arcivescovo Redaelli e delle autorità, verrà approfondito dalla dottoressa Donatella Turri, direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale Onlus e già direttrice di Caritas diocesana di Lucca.La parola passerà quindi a Rada Žarković, presidente della Cooperativa Zajedno – Insieme di Srebenica (Bosnia ed Erzegovina), portando la testimonianza della cooperativa agricola che oggi produce e distribuisce i prodotti chiamati proprio “Frutti di Pace”.Saranno quindi i volontari a proporre, dalla loro viva voce, una loro testimonianza di Pace: prenderanno la parola membri della Sezione di Protezione Civile dell’ANA di Gorizia, della Confraternita di Misericordia di Cormòns e della Società di San Vincenzo De Paoli di Merna/Društvo prostovoljcev Vincencijeve zveze dobrote Miren.Prima della conclusione della mattinata, la consegna di alcuni diplomi di riconoscimento ai volontari, segnalati dalle associazioni partecipanti, per il loro prezioso lavoro e servizio svolto nel corso dell’anno. Un modo per dire loro “grazie” e, accanto ad essi, a tutta l’associazione che rappresentano.La “Festa del Volontario”, che sarà guidata dal giornalista Ivan Bianchi, sarà ospitata presso il Kulturni dom di via Brass 20 a Gorizia a partire dalle 9.30. Al termine, il pranzo offerto dalla Sezione di Gorizia dell’ANA.

I volontari

La “Festa” è promossa da Caritas diocesana di Gorizia, affiancata da Associazione Nazionale Alpini Sezione di Gorizia, Associazione Nazionale Forestali di Gorizia, Chiesa Evangelica Metodista di Gorizia, Confraternita di Misericordia di Cormòns, Croce Rossa Italiana – Comitato di Gorizia, Unitalsi Sottosezione di Gorizia, Karitas di Nova Gorica, Humanitarno Društvo Kid di Nova Gorica, Società di San Vincenzo De Paoli di Merna/Društvo prostovoljcev Vincencijeve zveze dobrote Miren, con la partecipazione del Centro missionario diocesano e del settimanale diocesano Voce Isontina e vede il contri buto di Serimania, Conte Servizi di Silli Luca, Coop Alleanza 3.0 e Cassa Rurale FVG.Abbiamo chiesto ad alcuni dei rappresentanti del comitato organizzativo di esprimere il loro pensiero, il loro sentire, riguardo la “Festa del Volontario” e il percorso compiuto.

“Festa del Volontario, festa per un’umanità che sa ancora amare. Amare il prossimo, la natura, i luoghi in cui vive e sa spendersi per il bene comune. Festa del Volontario, incontro di amicizia, di vicinanza, di solidarietà ma soprattutto di Pace. Pace che si può trovare abbattendo i muri del nostro cuore, per saperlo aprire all’accoglienza dell’altro”.diacono Renato Nucera, direttore Caritas diocesana

“Condividere nel più puro e fraterno spirito di collaborazione e rispetto. Poche parole ma che si sono trasformate in grandi fatti, così si è svolto il nostro lavoro in preparazione alla seconda Festa del Volontario.Bravo Renato Nucera e i suoi fedeli collaboratori, fondamentale la sua empatia contagiosa e l’attenzione all’ascolto attivo di ogni contributo.Associazioni che, nella loro diversità preziosa, hanno saputo coltivare e alimentare, uniti, il seme della solidarietà e che oggi desiderano ringraziare tutti coloro che hanno avuto l’umiltà e la dignità non scontata di accettare che altre persone, altri fratelli, si prendano cura di loro”.Giovanni Marassi, delegato interreg. Veneto FVG ANFOR

“Settembre 2023 vede il ritorno della Festa del Volontario, il secondo appuntamento di quella che, mi auguro, sia l’inizio di una nuova tradizione e magari di modello per altre realtà.All’arrivo della convocazione alla prima riunione di quest’anno del comitato organizzatore ho provato gioia: “ecco ci risiamo, ecco che ci vediamo di nuovo!” ho pensato. Si è creato infatti un bel gruppo di persone diverse, accomunate dal piacere di lavorare insieme per la riuscita di un evento che, giustamente e finalmente, mette al centro il ruolo e la persona del volontario.Il comitato di quest’anno si è allargato ad altre associazioni, era già transfrontaliero e ora è anche interreligioso, sono contenta di far parte di un gruppo di umanità varia, pensieri diversi e culture altre che si incontrano con rispetto e simpatia.Insomma c’è voglia di stare insieme, c’è voglia di fare”.Mette Faurschou Hastrup, volontaria CRI GO

“Come Chiesa Evangelica Metodista siamo stati molto contenti di essere inseriti in questo gruppo per organizzare la “Festa del Volontario”. È una nuova esperienza per noi, dove abbiamo potuto conoscere nuove persone, nuovi volontari, ed è questo quello che deve stare al centro nel volontariato: conoscere tante persone, vicine al mondo del volontariato, desiderose di essere o diventare volontarie.Come ricordato nel corso della presentazione, senza il mondo del volontariato non è possibile andare avanti”Paolo Silli, Chiesa Evangelica Metodista Gorizia

“Dopo la prima esperienza della “Festa”, pienamente riuscita, le associazioni di volontariato, capitanate dalla Caritas diocesana, si sono ritrovate e hanno voluto riproporre la giornata, con l’auspicio che questo momento di festa, aggregazione, conoscenza reciproca e solidarietà, possa consolidarsi nel tempo.È stato molto utile e costruttivo lo scambio di esperienze vissute dai volontari nelle proprie associazioni e socializzate con le altre realtà, dove ognuno dona il suo tempo nel conseguimento degli scopi associativi.Esperienza positiva anche quella che ha visto partecipare diverse realtà di volontariato della vicina Slovenia.Tutto è migliorabile e, cammin facendo, credo si creerà un forte legame associativo in un mondo, quello del volontariato, dove la presenza di moltissimi volontari è importante anche per sopperire alle croniche mancanze delle strutture pubbliche”.Paolo Verdoliva, presidente ANA Gorizia

“La Festa del Volontario è un’occasione per celebrare il valore e il significato del volontariato, ringraziare tante persone che dedicano il loro tempo, le loro competenze e la loro passione a sostenere le cause delle associazioni o dei gruppi di cui fanno parte, conoscersi e confrontarsi su varie tematiche, trovando anche nuovi stimoli per proseguire nelle svariate attività.Per questa seconda edizione il gruppo organizzativo è stato ampliato e sono rappresentate diverse realtà, pertanto la Festa può essere un’occasione di vivere la sinodalità e di avere una Chiesa più accogliente e capace di guardare al futuro con speranza e fiducia.Inoltre sono certo che, come avvenne l’anno scorso, gli ospiti e i relatori che hanno accolto il nostro invito, sapranno darci, con le loro testimonianze, tanti interessanti spunti di riflessione che potranno anche orientare le nostre scelte future”.Sandro Marega, presidente Unitalsi GO