Franco Sartori, “Omaggi e… altro”

Sarà un’altra esaltazione dell’arte, quella più pura, l’arte più genuina e spontanea, quella della passione degli autodidatti. Quella di coloro che hanno dedicato la loro vita per trasmettere i loro messaggi, i loro pensieri e le loro emozioni attraverso delle opere composite e composte principalmente per sé stessi, per esaudire il richiamo artistico della loro anima che li scuote perennemente, senza tregua. Sarà sicuramente un’altra festa dell’arte, quindi, la mostra personale di Franco Sartori, classe 1940, dal titolo “Omaggi e… altro”, che si terrà dal 29 settembre al 21 ottobre nella sala polifunzionale Giuseppe Silvestri, in piazza Municipio 6, nella sua nativa Mariano del Friuli. Lo sostengono il Comune e la Biblioteca di Mariano, la Cantina produttori di Cormòns e la nostra Regione, istituzione che dopo aver considerato una vera e propria ricchezza e un patrimonio da conservare e da esibire il valore artistico e culturale racchiuso nelle opere di Sartori, gli ha concesso l’uso del marchio di promozione “Io Sono Friuli Venezia Giulia”. “Sarà la mia ultima mostra”, lui dice, ma non sarà così, anche se ne ha già allestite diverse con lusighieri successi. Basta, infatti, scambiare con lui quattro chiacchiere per capire che la sua mente pensa ancora lontano, come quella di un artista alla prime armi e come tale è ben lontana in lui l’idea di riporre sgorbie e scalpelli con cui ricama il legno e altri materiali, tant’è che attualmente tiene un corso di mosaico in legno nell’Università della terza età di Cormòns, dove è nato il 18 aprile 1940. Sartori si è diplomato all’Istituto d’Arte di Gorizia nel 1961. Ha quindi acquisto il mestiere andando a bottega nella ditta artigiana Villibaldo Sartori di Mariano, poi ha insegnato presso l’I.P.S.I.A. di San Giovanni al Natisone. Successivamente, come dipendente del Ministero degli Affari Esteri è stato insegnante dei progetti formativi della Cooperazione nei Paesi in via di sviluppo. In quel periodo ha collaborato con numerose aziende sia nazionali che estere nel settore mobili e sedie, e con i più quotati designer del mondo. Attualmente, oltre a occuparsi di restauro e di campionatura nel comparto della sedia, si dedica, a titolo volontario, al recupero e alla ricostruzione di opere di interesse storico e culturale nell’ambito della comunità e della Parrocchia di Mariano, alla quale ha restituito molti tesori. Nei momenti liberi esprime la sua creatività lavorando il legno con cui ha sempre avuto un legame affettivo ma la sua creatività va ben oltre e la esprime su ogni oggetto, appagando così le sue capacità e dando libero sfogo alla sua fervida fantasia. La mostra, che verrà inaugurata venerdì 29 settembe alle 19, si articola su tre temi: la scultura, il bassorilievo e il mosaico del legno. Si potrà visitare fino il 21 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, domenica dalle 10 alle 12.