Accoglienza e dialogo per vocazione

 

Domenica 1° ottobre la comunità cristiana di Grado riunita ha celebrato la festa della Madonna del Rosario, ringraziando il Signore per la bella stagione estiva che, anche se il tempo meteorologico sembra più primaverile che autunnale, si è conclusa. La giornata ha visto la celebrazione della messa solenne delle ore 10 animata dalla Corale Orchestrale “S. Cecilia” e, nel pomeriggio, lo snodarsi per le vie della città della processione mariana con l’antica effigie della Madonna degli Angeli detta “Madonna Piccola”, recentemente restaurata.”La gratitudine, il saper dire “grazie”, ci porta ad affermare la presenza di Dio-amore edanche a riconoscere l’importanza degli altri, vincendo l’insoddisfazione e l’indifferenza” – ha ricordato il parroco monsignor Paolo Nutarelli – “Vogliamo, quindi, dire grazie per questa stagione fatta di incontri e di relazioni, di lavoro e di riposo, di sogni realizzati ma, anche, di difficoltà che dovrebbero aiutarci a crescere nel senso di Comunità e solidarietà”. Da decenni la ricorrenza religiosa della processione della prima domenica di ottobre rappresenta per la comunità tutta il momento per ringraziare il Signore per la stagione turistica e per la presenza delle migliaia di persone che nel periodo estivo hanno affollato l’Isola apprezzandone le belle caratteristiche e peculiarità. In questo particolare servizio di accoglienza si è distinta anche la comunità parrocchiale. Il graduale riscoprirsi comunità chiamata all’accoglienza dell’ospite ha richiesto la attuazione, quasi implicitamente, di quanto raccomandato dal Dicastero per l’Evangelizzazione in occasione della Giornata Mondiale del Turismo 2023: “In un contesto culturale dove si eccede nell’indifferenza, è decisivo che i cristiani siano testimoni di un’accoglienza che ponga a proprio agio la persona e le faccia sperimentare la fraternità”.Un’urgenza questa particolarmente importante anche per l’Arcivescovo Carlo che all’inizio della stagione aveva scritto personalmente un messaggio agli ospiti in visita alle località turistiche della Arcidiocesi, nominando contestualmente il parroco di Grado Responsabile Diocesano della Pastorale del Turismo. Riguardando a questi mesi estivi, riprendendo in mano il programma di eventi proposto dalla comunità cristiana di Grado e cercando di tirare le somme su quanto fatto e vissuto, si possono riconoscere  tre filoni attraverso i quali la comunità si è presentata all’ospite come attenta al celebrare, al dialogare con il mondo, all’elevarsi al trascendente attraverso l’arte.Una comunità che  accoglie e celebra. Dalla solennità di Pentecoste sono entrati in vigore gli orari delle celebrazioni estive delle Messe, che hanno previsto appuntamenti domenicali anche nelle chiesa del Sacro Cuore e in Cappella San Francesco a Pineta, con orari ben distribuiti nel corso della giornata per far fronte alle esigenze di tutti. Non solo, ma vi è stata anche l’offerta della Adorazione Eucaristica silenziosa in Basilica il mercoledì sera e la costante presenza di un sacerdote in Basilica per la confessione, l’ascolto e la direzione spirituale. La Messa delle 10.30 in Basilica, animata dalla Corale – Orchestrale S. Cecilia è rimasto l’appuntamento principale della domenica, con una connotazione internazionale data da letture e canti anche in lingua tedesca e la prevalenza della comune lingua latina per coinvolgere tutti. Settimanalmente, un sussidio con le letture domenicali e un breve commento nelle principali lingue europee ha aiutato tutti ad immergersi sempre più nel mistero che la liturgia propone. Sono stati anche proposti, con notevole partecipazione, i pellegrinaggi notturni a Barbana del venerdì sera che hanno visto complessivamente la presenza di più di 500 pellegrini. Il periodo estivo vede anche alcuni momenti forti della vita della comunità come la processione votiva del Perdòn de Barbana la prima domenica di luglio, la solennità dei patroni Ermacora e Fortunato il 12 luglio, la festa dell’ospite il 15 agosto e alcuni momenti in cui la comunità ha ringraziato i sacerdoti legati alla parrocchia di Grado per i loro anniversari di sacerdozio: don Michele Tomasin, don Gilberto Dudine e don Giorgio Longo, gradesi, hanno celebrato il loro 25° anniversario di ordinazione il 21 giugno, il vicario parrocchiale mons. Mauro Belletti ha ricordato il 45° anniversario il 24 giugno, il gradese don Gianni Medeot ha festeggiato il suo 15° anniversario di ordinazione durante la celebrazione della festa dei patroni il 12 luglio; a settembre invece sono stati ricordati i 25 anni dalla scomparsa di monsignor Silvano Fain. Durante la stagione estiva, in collaborazione con l’Ufficio Missionario, la Parrocchia ha goduto della presenza di don Anton Gavasker, giovane sacerdote originario dello Sri Lanka, in questi anni in Italia poiché studente del corso di Licenza in Diritto Canonico alla Pontificia Università Urbaniana a Roma, da subito entrato nel cuore dei gradesi per la sua simpatia e la sua attenzione a tutti.Una comunità che testimonia e dialoga con il mondo. La possibilità di incontrare molte persone durante la stagione estiva offrendo l’opportunità di avvicinarsi o riavvicinarsi ad una fede inculturata in un contesto storico e sociale che ha la necessità di confrontarsi con la contemporaneità ricordando le proprie origini e la propria storia è una peculiarità della comunità gradese, che la parrocchia ha voluto valorizzare attraverso molteplici iniziative. Va ricordata la seconda edizione della Festa di Avvenire a fine giugno con la presenza del direttore del settimanale cattolico Marco Girardo, del direttore di Voce Isontina Mauro Ungaro, del Vescovo Nunzio Galantino e del reporter Nello Scavo. Il gradese prof. Matteo Marchesan attraverso alcuni incontri serali ha potuto esporre agli ospiti le origini e le peculiarità della processione votiva del Perdòn de Barbana ed i segreti del pavimento musivo della Basilica Eliana. Campo Patriarca Elia è stato luogo di incontro e di festa anche grazie alla tradizionale Sardelada proposta per due weekend di luglio dalla Associazione Portatori della Madonna di Barbana, i cui proventi serviranno alle spese sostenute per l’acquisto della nuova ammiraglia del perdòn, la Regina del Mare.Una comunità che attraverso l’arte si eleva al trascendente. Le serate del martedì e del giovedì hanno visto generalmente delle proposte musicali di alta levatura, partecipate ed apprezzate, che hanno visto l’esibizione di gruppi corali e strumentali locali e non che attraverso l’arte musicale hanno aiutato gli ospiti a cogliere ed apprezzare la bellezza della musica quale veicolo privilegiato di avvicinamento all’Assoluto. Particolarmente apprezzata è stata la doppia esecuzione del Requiem di Mozart, pensato come omaggio a monsignor Silvano Fain nel 25° anniversario dalla morte il 21 settembre.Ai più piccoli invece durante il tempo dell’estate è stata offerta per due settimane  la possibilità aggregativa del Gresp, attualizzazione gradese del diffuso Grest, oratorio estivo con laboratori e attività educative indirizzato ai bambini dalla seconda elementare alla terza media accompagnati dai loro animatori.Tutti gli appuntamenti e gli impegni sono stati resi possibili grazie alla disponibilità di tante persone che nel silenzio e nel nascondimento, con delicatezza ed impegno hanno donato il proprio tempo e le proprie energie: i custodi e i sacristi che hanno tenuto ordinati i luoghi di culto, tutti coloro che hanno impreziosito le celebrazioni con le letture, il canto (con particolare riferimento alla Corale Orchestrale S. Cecilia e il Coro Don Luigi Pontel) ed il suono dell’organo, i volontari ai concerti e agli eventi culturali, gli animatori e tutti coloro che hanno collaborato alle varie iniziative della parrocchia; è importante anche l’attenzione della comunità cristiana a “fare rete” coinvolgendo sempre più le Associazioni e i movimenti appartenenti alla comunità civica nell’intento di condividere con le varie realtà presenti sull’Isola, nel rispetto di sensibilità e competenze, l’unica vocazione all’accoglienza.

(Foto Laura Marocco – Foto Ottica Marocco © Grado)