Super piccoli capaci di grandi cose

È stata sicuramente un’esperienza unica quella che abbiamo vissuto a Silvi Marina all’Incontro Nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi “Super piccoli capaci di grandi cose con Te”. Una delegazione di 7 ragazzi provenienti da Gradisca e Romans, accompagnati da Anna Pia, Federica e don Giovanni hanno rappresentato l’AC diocesana Goriziana a questo evento che ha visto partecipare più di 800 ragazzi provenienti da tutta Italia. “Super piccoli” nasce dall’idea di trasmettere ai ragazzi la consapevolezza che ciascuno di loro abbia dei superpoteri, che, come i talenti raccontati da Gesù nel Vangelo, se messi in campo e a disposizione dell’intera comunità, non possono che generare opere buone, se donati a chi ne ha più bisogno. Ricco di contenuti e nella gioia di riconoscere negli occhi dei coetanei lo stesso cammino di fede, il convegno ha permesso ai ragazzi di confrontarsi e di trovare i superpoteri che li rendono così unici e indispensabili, illuminando e rendendo magico il clima dell’incontro. Il primo intervento, che ha aperto i lavori, è stato quello di Cosetta Zanotti, scrittrice e insegnante universitaria, che, in un impressionante silenzio del pubblico, ha letto ai ragazzi delle splendide fiabe da lei stessa scritte, tramite cui è emersa l’importanza di usare bene le parole. Esistono infatti le parole Aliante, che fanno volare chi le riceve, e le parole Sasso, che schiacciano ed opprimono chi le ascolta.  Esattamente come dei supereroi, anche i nostri ragazzi sono stati messi alla prova ed hanno dovuto risolvere delle missioni molto speciali, affidategli dagli ospiti che si sono susseguiti.La dirigente scolastica dell’istituto superiore Francesco Morano di Caivano, Eugenia Carfora, ha chiesto ai ragazzi di interrogarsi su cosa desiderino davvero dalla scuola, luogo in cui si impara a vivere insieme e per gli altri. Il presidente nazionale dell’AC Giuseppe Notarstefano ha riflettuto su due temi. Il primo: essere associazione. Questo vuol dire che, pure nella diversità, abbiamo tutti quanti gli stessi obiettivi cioè costruire una tavola rotonda sempre più grande e accogliente per rendere le nostre comunità più belle. Il secondo: riprendendo il tema del nuovo anno ACR “Questa è casa tua!” e l’esortazione apostolica di Papa Francesco “Laudate Deum” ha posto il tema del Creato, che è un grande Dono di Dio e come tale va protetto e custodito. Il sindaco di Verona ed ex calciatore della Nazionale Damiano Tommasi, riportando la propria esperienza calcistica, ha spiegato ai ragazzi che ognuno di loro è un campione, se fa della propria vita un sogno condiviso con gli altri. Lo sport deve essere visto non come un modo per primeggiare ma come un momento di condivisione, divertimento e crescita. Il sindaco ha chiesto ai ragazzi cosa si aspettano dagli adulti in un ambiente che, come quello dello sport, molte volte, è tutt’altro che corretto. Il responsabile dell’ufficio catechistico regionale don Emanuele Piazzai ha chiesto “Come può la Chiesa aiutare i ragazzi, luce delle nostre comunità, a coltivare i loro doni?”, raccontando episodi della sua infanzia trascorsa all’ACR.  Per risolvere le missioni e le richieste d’aiuto degli ospiti, i ragazzi si sono divisi in gruppi, e dopo un momento di riflessione, nel pomeriggio di sabato hanno lasciato il luogo del convegno per recarsi in delle parrocchie pescaresi, incontrando realtà del territorio e testimoni che si mettono attivamente al servizio degli altri, per il bene della collettività. La domenica mattina i ragazzi hanno potuto vivere una celebrazione eucaristica molto speciale e sentita, presieduta da monsignor Claudio Giuliodori, Assistente generale nazionale dell’Azione Cattolica. Partendo dal Vangelo della Domenica, la sua omelia si è concentrata sullo slogan del convegno. In modo molto schematico è riuscito a sintetizzare tutto il lavoro svolto fino ad allora. – “Super con te”: noi siamo super con te, cioè Gesù, la nostra pietra angolare, vignaiolo che vuole coltivare bene la vigna. Monsignor Giuliodori ha sottolineato l’importanza di coltivare bene la vigna, in famiglia, a scuola, nella nostra comunità. – “Forti con gli amici”: il nostro mondo ha bisogno di restauratori e se si lavora insieme con gli amici, tutto sarà più bello. – “Eroi per il mondo”: tutti i ragazzi sono eroi, ciascuno con il proprio superpotere, chiamati ad essere soggetti attivi di evangelizzazione, persone che fanno del bene al mondo. Il convegno è terminato con l’approvazione dell’Agenda dei Ragazzi, momento molto significativo e simbolico, con cui i piccoli, ma anche noi adulti, abbiamo preso l’impegno di portare nelle nostre diocesi e comunità quanto vissuto e richiesto dai ragazzi, alla luce del percorso svolto. Per noi educatrici è stata una vera gioia poter vivere questa esperienza nazionale con i ragazzi.  È stato emozionante vedere così tanti educatori e piccoli, provenienti da tante realtà molto diverse dalle nostre, vivere la nostra stessa esperienza: un cammino di fede per e con i ragazzi. Desideriamo ringraziare le famiglie dei nostri ragazzi che hanno accolto entusiasticamente, in modo partecipativo e propositivo l’evento. Ringraziamo anche don Giovanni che ci ha accompagnati con molto entusiasmo ed allegria. Ringraziamo di cuore anche i nostri compagni ed amici del Triveneto, che con la loro gioia ed euforia, hanno reso meno lungo e noioso un viaggio che aveva tutte le caratteristiche per essere tale. Ora per noi tutti inizia la vera Missione, portare nelle nostre Comunità tutto il Bene vissuto.

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L’esperienza raccontata dai protagonisti

Facendo questa esperienza ho fatto nuove amicizie. Ho capito quali sono i miei pregi ma anche i miei difetti, mi sono divertito molto e la rifarei più che volentieri. Alessio, 11 anni di Gradisca

È stata un’esperienza che porterò sempre con me perché mi ha fatto veramente capire che anche se sei piccolo o una persona chiusa puoi essere capace di fare grandi cose soprattutto con l’aiuto degli altri e rimanere sempre te stesso. Sono stati davvero tre giorni intensi, belli, pieni di gioia e risate, nuove conoscenze e nuove amicizie: tutto grazie all’ACR! 🙂 Amelia, 13 anni di Gradisca

Mi sono proprio divertito a questo evento, il viaggio in corriera mi ha fatto condividere momenti indimenticabili con i miei amici. Ho anche comprato un chupa-chuips gigante, con tanti piccoli chupa-chups dentro che ho condiviso con i miei compagni di viaggio. Il mio momento preferito è stato il sabato sera, in cui abbiamo cantato e ballato gli inni dell’ACR suonati dall’Aqulo Band! Davide, 11 anni di Gradisca

L’esperienza dell’incontro nazionale “Su-Per” è stata unica e me la porterò nel cuore per tutta la vita. Le cose che mi sono piaciute di più sono innanzitutto stare insieme a tanti ragazzi della mia età provenienti da tutta Italia, lo scambio di idee su diverse tematiche attuali, come ad esempio, risparmiare le risorse (cibo e acqua) indispensabili per la vita di tutti i giorni, fare amicizia con altri ragazzi e magari anche scambiarsi i numeri per rimanere in contatto, condividere le proprie esperienze e lavorare insieme per raggiungere un obbiettivo preciso.È stata un’esperienza davvero memorabile. Grazie!Mariam, 12 anni di Gradisca

È stato bello partecipare a questo incontro nazionale dell’Azione cattolica ragazzi perché abbiamo fatto nuove esperienze, mai fatte prima d’ora.Abbiamo capito che bisogna condividere le nostre cose, includere altre persone soprattutto se in difficoltà perché dobbiamo aiutare le persone e rifarle sentire feliciVito, 11 anni di Gradisca

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato a un incontro nazionale dell’A.c.r.La cosa che mi è piaciuta di più è stata quella di vedere così tanti ragazzi venuti da tutta Italia per divertirsi, stare insieme e pregare! Ho avuto occasione di fare tante nuove amicizie!Alessia, 11 anni di Romans

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“Davvero dovremmo metterci in ascolto dei nostri ragazzi!

Quanto farebbe bene a tutti vivere esperienze come quella a Silvi Marina all’Incontro nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi!Io vi ho preso parte come Assistente Diocesano ACR per la nostra Diocesi di Gorizia. In tutto eravamo in 880 tra Ragazzi, Educatori e Assistenti, ma vi erano più ragazzi dai 6 ai 14 anni.Sono state giornate molto intense (dal 6 all’8 ottobre 2023) i ragazzi hanno fatto e vissuto un piccolo Sinodo, formato ragazzi.In queste giornate ho compreso quanto dovremmo metterci in ascolto dei nostri ragazzi e non sempre essere noi a guidarli e dargli la pappa già pronta. Si sono messi in gioco anche i più piccoli e mi ha fatto riflettere. Soprattutto sul tema dell’Ascolto, che mi porta a comprendere e credere che essi hanno molto da dire a noi adulti. Penso che non abbiamo compreso che stiamo vivendo un momento cruciale sulla realtà dei minori. I ragazzi di oggi non sono i ragazzi di anni fa.  E soprattutto dopo il Covid i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati e compresi e vivere le relazioni con i loro coetanei, anche se stranieri. Il tema era “Super piccoli capaci di grandi cose con Te”. Per quanto mi riguarda, veramente questi ragazzi/giovani sono stati dei super eroi con ciascuno un loro talento che hanno condiviso con gli altri. E allora come non ringraziare le educatrici e i ragazzi/e che eravamo della nostra Diocesi e mi auguro che quanto abbiamo vissuto ci possa essere utile per il nostro futuro della nostra associazione e della Chiesa.don Giovanni De Rosa