Il luogo dove si vive l’attaccamento alla propria Chiesa
9 Novembre 2023
Il 3 novembre 579 veniva consacrata la Basilica di Sant’Eufemia ed a distanza di 1444 anni la Comunità di Grado, come ormai tradizione, nella prima domenica di novembre dopo il 3, ha celebrato solennemente la Dedicazione.
Alla celebrazione, accompagnata dalla Corale orchestrale Santa Cecilia, sono state invitate le Associazioni che operano nel campo della cultura e del volontariato sociale della città di Grado e molte di esse, pur nell’emergenza notturna, hanno aderito con il proprio gagliardetto od insegna associativa.
Presenti alla liturgia le autorità cittadine, in primis il Commisario Straordinario Augusto Viola.
Nell’omelia, mons. Nutarelli ha desiderato ringraziare le Associazioni presenti ma “il primo pensiero di riconoscenza e gratitudine vada ai Volontari della Protezione Civile di Grado, che durante tutta la notte hanno operato per fronteggiare i gravi danni causati da mareggiate ed acqua alta, in questa nuova ondata di maltempo che sembra proprio non voler finire”.
Perchè collegare la Festa della dedicazione alla vita sociale della Città di Grado?
Don Paolo lo ha spiegato facendo riferimento alla “Fidelis Communitas Gradi” che ha costruito questa Basilica, con il Patriarca Elia e che nel tempo l’ha conservata facendola diventare il punto di riferimento di tutta la città di Grado. Più di altri posti “qui si vive, si sente l’attaccamento alla nostra Chiesa” che non è solo un monumento di arte ma è la casa della Comunità. “Nella Comunità operate voi con il vostro particolare carisma e con una grade missione, quella di aggregare, di mettere insieme ed è importante fare “rete” di relazioni, di esperienze.
Senza il volontariato le istituzioni non reggono, non possono reggere”. Il parroco, poi, ha ricordato l’importanza della memoria, delle radici perché senza di esse si rischia di naufragare e questa memoria deve essere alimentata da tutti sia personalmente sia come associazioni. “Abbiamo un grande compito di essere mattoni per edificare la Comunità” tenendo presente gli insegnamenti che abbiamo ricevuto e avendo come bussola, per chi è credente, il Cristo ed il suo Vangelo”
Al termine della Santa Messa i Donatori di sangue, nella loro sede, hanno organizzato il rinfresco dove i delegati delle associazioni hanno fatto festa con il canto tradizionale gradese.
(foto: Laura Marocco – Foto Ottica Marocco © Grado)
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