Una Transalpina tutta nuova entro il 2025
16 Novembre 2023
Il tempo verso la Capitale Europea della Cultura 2025 corre veloce e Gorizia e Nova Gorica saranno impegnatissime nei prossimi mesi per portare a compimento importanti migliorie sia infrastrutturali che nell’aspetto urbano.
In questo si inserisce un importante progetto, presentato negli scorsi giorni presso gli spazi del GECT/GO! 2025 alla Stazione ferroviaria di Nova Gorica, che coinvolgerà la zona confinaria tanto in Italia, quanto in Slovenia. Un programma ambizioso e innovativo che, al suo termine, farà sì che l’area di piazza Transalpina e la zona limitrofa mettano a disposizione di entrambe le cittadine un vasto spazio multifunzionale, un nuovo “polmone verde” a beneficio di tutti e, non da ultimo, nuovi spazi espositivi e culturali.
Tale riqualificazione vede un investimento di circa 10 milioni di euro, suddivisi in 4 aree di intervento: piazzale della Transalpina con il “Tridente”, un’area verde che si estenderà verso il valico di San Gabriele, il recupero di quello che verrà chiamato EPIC Center e la realizzazione di “Super 8”. Il tutto da portare a compimento in soli 15 mesi: tempi stretti ma che non sembrano allarmare gli organizzatori, vista la notevole disponibilità economica e di forze messe in campo per il raggiungimento degli obiettivi.
A spiegare nel dettaglio i vari interventi di riqualificazione dell’area, Saša Dobri¤i¤, professoressa di architettura e responsabile della strategia spaziale dell’EPIC, Mija Lorbek, capoufficio del sindaco di Nova Gorica, Tomaž Konrad e Romina Kocina, vicedirettore e direttrice del GECT, Paola Rigonat, architetto dello Studio D:RH, Francesco Spano, progettista dello Studio SA architetti e Matej Fornazari¤ dello Studio Ravnikar Potokar.
Piazza Transalpina
Il primo dei cantieri, in ordine di avvio, coinvolge la Piazza e il cosiddetto “Tridente” antistante, formato dalle vie Caprin, Foscolo e Luzzato. L’inizio dei lavori è previsto per febbraio 2024 e l’investimento complessivo ammonta a 2,78 milioni di euro.
Tutte le superfici pedonabili e carrabili saranno sistemate, parte delle tre strade in territorio italiano che conducono alla Piazza e la Kolodvorska pot in Slovenia verranno rialzate al livello del mosaico della Piazza, che non verrà né spostato né modificato, in modo da dare uniformità al tutto, rendendo l’area più accessibile per i disabili e più sicura nel corso di manifestazioni ed eventi. La viabilità della zona cambierà, diventando ZTL e spostando il traffico veicolare in un “anello” nelle vie adiacenti.
Verrà privilegiato l’utilizzo di pietra locale e materiali drenanti, per far fluire più facilmente le acque piovane e, in estate, ridurre il calore.
Previste anche la risistemazione dell’illuminazione pubblica, studiata per non essere invasiva e per valorizzare tutte le parti presenti, in particolar modo gli elementi più storici, la realizzazione di “giochi d’acqua” e la sistemazione di nuovi elementi di arredo urbano.
Il monumento che un tempo rappresentava la separazione assumerà un nuovo ruolo, offrendo un luogo di incontro e di approfondimento della storia dell’area transfrontaliera.
In un’ottica anche di riqualificazione ambientale, ai lati della piazza verranno piantati 30 nuovi alberi.
L’Area Verde
L’area verde transfrontaliera, che andrà a formare un vero e proprio “polmone verde” tra le due città, si troverà nello spazio tra il confine e le strutture delle Ferrovie slovene.
La zona verrà completamente riqualificata, coinvolgendo un’ampia area che si estende dall’ex valico di frontiera in via San Gabriele, lungo il confine fino alla fine della Kolodvorska, all’ex valico di Salcano.
“La zona verde “senza confini” offre spazio per l’ubicazione di alcuni dei progetti previsti nel bid book ECOC 2025, affrontando allo stesso tempo in modo funzionale la mobilità simultanea di pedoni/visitatori, ciclisti e traffico motorizzato”, ha illustrato la professoressa Dobri¤i¤. “Questo è solo l’inizio dello sviluppo di quest’area, in cui vogliamo coinvolgere ulteriormente sia l’Università di Nova Gorica che l’ambiente di supporto alle imprese dopo il 2025. Gli abitanti avranno anche un nuovo spazio, una “passeggiata della cultura della coesistenza”, che potremo mostrare con orgoglio ai nostri visitatori e turisti”, ha sottolineato Lorbek.
La ferrovia
Insieme alla riqualificazione della Piazza e dell’area limitrofa, verrà risistemato anche il traffico su rotaia, con l’eliminazione di 8 degli attuali 12 binari e lo spostamento della movimentazione merci su Vrtojba.
Questo consentirà di realizzare, tra le varie migliorie, anche un grande ed innovativo sottopassaggio ciclopedonale, la cui superficie, strutturata a forma di anfiteatro, consentirà di avere a disposizione un ulteriore spazio per eventi all’aperto.
EPIC e Super 8
I lavori coordinati dal Comune di Nova Gorica prevedono, sul lato sloveno, non solo il potenziamento delle infrastrutture per migliorare e ampliare l’accoglienza della zona (vale a dire sistema idrico e delle fognature, potenziamento delle linee di telecomunicazione…) ma anche la sistemazione delle piste ciclabili che, collegate grazie al un nuovo sottopassaggio, collegheranno l’area della stazione fino al centro cittadino.
Sempre sul lato sloveno verrà anche completamente riqualificato il grande magazzino attualmente esistente ed adibito alla movimentazione delle merci ferroviarie, dove verrà realizzato l’EPIC Center, un grande spazio espositivo dove verrà allestito il Museo della Storia del Confine. Infine, proprio di fronte alla Stazione ferroviaria di Nova Gorica, la riqualificazione dell’attuale palazzina (sempre di proprietà delle Ferrovie) per farla diventare Super 8 (Super Osmica): uno spazio dove proporre al visitatore il meglio dell’enogastronomia locale e dove poter ospitare anche delle Residenze artistiche.
Per la sistemazione dell’EPIC Center e di Super 8 è stato messo a disposizione un budget di circa 6,5 milioni di euro.
Sempre nell’ottica della riqualificazione in vista di GO!2025, sul lato sloveno è prevista anche la sistemazione di Villa Lasciac e del suo parco, progetto per il quale sono stanziati ulteriori 7,5 milioni di euro.
Gorizia e Nova Gorica si preparano quindi a veder “mutare” un po’ l’aspetto del proprio storico confine – che non divide più ma unisce – facendolo diventare ancor più all’altezza delle grandi città europee, sempre più a misura d’uomo, non cancellandone l’identità ma valorizzandola nei suoi aspetti più peculiari.
Selina Trevisan
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