Un servizio di vera comunione tra le Chiese

Con l’ordinazione di Anton Balescu, avvenuta il 24 agosto nella cattedrale di Iasi, si completano le ordinazioni dei chierici adottati da Gorizia dell’Istitutul Teologic Romano Catolic di Iasi in Romania.
Le prime ordinazioni risalgono al 1998, avvenute in quell’occasione nella cattedrale di Bucarest dopo che la nostra diocesi, prima tra le diocesi italiane dopo la caduta di Ceausescu, aveva incontrato la Romania, nel caso specifico la Moldavia, con la diocesi di Iasi. E questo nel luglio 1992, seguendo le Suore della Provvidenza nella fondazione della loro prima casa nella parrocchia di Adjudeni.
L’incontro con il seminario teologico è sempre stato facilitato dai vari rettori che hanno anche favorito l’illustrazione ai chierici dell’impegno missionario di Gorizia, un impegno che sarebbe stato fatto proprio successivamente anche dalla diocesi di Iasi. Gran parte degli alunni del seminario teologico provenivano da famiglie povere di agricoltori con tanti figli da mantenere. È sorta così l’iniziativa di adottare alcuni di essi, sia spiritualmente che materialmente.
Ho avuto la fortuna, o dono del Signore, di partecipare annualmente a quasi tutte le ordinazioni sacerdotali, condividendo momenti di grande fede e viva gioia.
Tirando le somme di questi 25 anni possiamo rallegrarci che sono ben 181 i chierici adottati da Gorizia e diventati sacerdoti. E poi il grazie grande va ai 145 benefattori adottanti (persone singole, famiglie, enti, parrocchie) della diocesi che, ancora una volta, hanno dimostrato sensibilità umana e tanta generosità.
E un ultimo segno, a me particolarmente caro, è che l’ultimo ordinato, don Anton Barlescu, è originario della parrocchia di Adjudeni, dove arrivavo per la prima volta nel luglio 1992. Si chiude un servizio che la nostra Chiesa ha fatto per una Chiesa dell’Est, vera comunione tra le Chiese come papa Francesco continua ad indicarci.
A tutti i benefattori il grazie grande e riconoscente.
don Giuseppe Baldas