Pro Loco Fogliano Redipuglia: le attività presentate in Senato

Un momento importante ed emozionante: la Pro Loco Fogliano Redipuglia ha partecipato martedì 20 febbraio all’audizione in settima commissione al Senato nell’ambito della discussione sul Disegno di legge 875, “Patrimonio storico del territorio del Carso legato alla Prima guerra mondiale”. Il ddl, che ha come prima firmataria la senatrice in quota Fratelli d’Italia, Francesca Tubetti, proseguirà, dunque, il suo iter.
“Sul territorio e a livello nazionale si darà la possibilità a tutti i cittadini italiani di scoprire le origini della propria famiglia e dei propri cari e di farlo attraverso un punto sul territorio del Comune di Fogliano Redipuglia. Ciò consentirà anche di conoscere le attività che vengono organizzate a tutela della Grande Guerra e a ricordo di essa dalle associazioni e dallo Stato sui campi di battaglia del confine orientale. Il tutto riallineandosi a quelle che sono le direttive europee per la digitalizzazione degli archivi dando la possibilità agli stessi di dialogare, cioè in modo che una persona possa, attraverso un motore di ricerca, attingere ai diversi archivi dello Stato e delle realtà territoriali. Questo Ddl guarda anche ai giovanissimi proponendo un’iniziativa rivolta alle scuole per la conoscenza tra le nuove generazioni della storia”, così Tubetti a margine dell’audizione alla quale hanno preso parte anche il generale Diego Paulet, Capo dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, e la direzione nazionale archivi.
“Siamo orgogliosi di aver portato in Senato le nostre progettualità – così la presidente del sodalizio, Marta Lollis – in particolare quanto fatto in questi anni. Il progetto interdisciplinare “Sentieri di Pace” ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione dei siti della Prima Guerra Mondiale sul carso isontino. Il progetto, creato negli anni ’90 dalla Pro Loco Fogliano Redipuglia, associazione nata nel 1969 proprio con lo scopo di promuovere culturalmente e turisticamente il territorio Isontino, è partito con il recupero di doline, trincee e camminamenti nel territorio compreso tra i comuni di Fogliano Redipuglia e Ronchi e si è evoluto in una progettualità internazionale, culturale, artistica e turistica apprezzata e riconosciuta a livello europeo”, racconta Lollis.
La missione è la diffusione della conoscenza storica del Fronte Isontino, supportando attivamente la nascita di una cultura della pace in Europa.
“Proprio l’obiettivo di formare, ricostruire, sviluppare, implementare, una cultura della pace europea ha fatto sì che si intrecciassero salde reti di collaborazione con enti e associazioni regionali e internazionali (Slovenia, Ungheria, Austria, Francia) perché molto spesso vicino ai grandi cimiteri monumentali vi sono altri più piccoli con nomi che ai più suonano stranieri ma che sono accomunati dalla stessa tragedia e dagli stessi sentimenti”, così Lollis. In questo frangente, da anni il sodalizio è inserito in una rete a livello internazionale, finanziata dai bandi Interreg, che è il Walkofpeace (gestito dalla slovena Fundacija Pot Miru, via della pace) e del quale è l’unico ufficio di riferimento per l’intero percorso che da Plezzo e Caporetto (attuali Bovec e Kobarid) arriva fino a Redipuglia e Monfalcone per concludersi a Trieste.
“La sfida principale che attende il sodalizio, oltre al mantenimento dell’offerta turistica e dei camminamenti nel Comprensorio difensivo della Dolina dei Bersaglieri, è la Capitale Europea della Cultura Nova Gorica – Gorizia per il 2025: in quest’ottica il lavoro ultratrentennale dell’associazione si inserisce in qualità di esempio per altri sodalizi, di coordinamento per eventi nell’ottica della Capitale e di precursore del racconto transfrontaliero e multilingue da oltre vent’anni. In tal senso, si è lavorato per trasformare il racconto storico frontale in uno storytelling e da lì portarlo alla nuova frontiera dello storyliving: numerosi sono coloro che, ancor oggi, ogni anno si recano sui luoghi della Grande Guerra cercando le proprie radici e le tracce dei propri avi che qui hanno combattuto. La Pro Loco fornisce non solo le coordinate, ove possibile, per ritrovare fisicamente il parente caduto tra i cimiteri monumentali, ossari e sacrari, ma anche escursioni tematiche per scoprire il territorio nelle sue varie sfaccettature e la sua storia più recente. È questo il punto di partenza per molti giovani in un percorso di consapevolezza della memoria condivisa delle proprie origini e della propria terra in un’ottica di acquisizione e rielaborazione personale che consenta di guardare al futuro con la consapevolezza del proprio passato. In tal senso, e seguendo le tracce di quanto realizzato in questi trent’anni, la Pro Loco si fa testimone vivente e attiva della necessità di far nascere proprio a Fogliano Redipuglia un centro documentale e di studio sulla memoria personale e familiare della Grande Guerra, rendendosi, in prima persona, disponibile”, conclude Lollis.
“Si tratta di un riconoscimento simbolico, a imperitura memoria, del sacrificio di tutte le famiglie italiane coinvolte, direttamente o indirettamente, nel conflitto”, spiega la senatrice Tubetti. “Un riconoscimento a tutti quei figli che mai hanno conosciuto i propri padri, caduti tra le trincee sul Carso nella Grande guerra. Un riconoscimento alle madri d’Italia, identificate in Maria Bergamas, che, travolte dalla storia, si sono trovate a sostituire gli uomini, caricando sulle proprie spalle il peso, morale e non, di crescere orfani di padri ’dispersi’ in territori, per l’epoca, lontani e sconosciuti. Un riconoscimento alla memoria storica delle famiglie che, in quelle trincee, hanno posto le basi dell’Italia odierna; memoria che, per le vicissitudini del ’900, è talvolta andata persa per la tradizione solamente orale”.
Secondo Tubetti si tratta di “un riconoscimento che si intende onorare tramite l’identificazione, sia come simboli dell’unità nazionale, sia come luoghi di memoria per le Nazioni d’Europa, per stimolare anche la riflessione sul passato comune dei popoli europei”. Il ddl Tubetti prevede che al fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, ovvero beni mobili, immobili e siti geografici, della Prima guerra mondiale e di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e dei popoli europei vittime della Grande guerra, viene attribuito valore di unità nazionale e di luogo della memoria per le Nazioni d’Europa al patrimonio storico dei luoghi insistenti sul territorio del Carso, comprendente i comuni di Doberdò del Lago, Duino Aurisina, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Monfalcone, San Pier d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado e Savogna d’Isonzo.
Il ddl prevede la creazione di un Centro di documentazione nazionale sulla Grande guerra, con sede a Fogliano Redipuglia, che deve assolvere diversi compiti: avvalendosi delle collaborazioni di soggetti pubblici e privati, raccoglierà, conserverà e aggiornerà uno o più registri, contenenti le informazioni, raccolte autonomamente o a esso pervenute, relative al patrimonio storico; digitalizzerà e renderà consultabili telematicamente sul proprio sito questi registri; coordinerà le ricerche delle famiglie dei caduti sul fronte carsico, al fine di facilitare le funzioni dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa, istituito presso il Ministero della Difesa; promuoverà ricerche di natura accademica a livello nazionale e internazionale; svilupperà rapporti internazionali con enti, pubblici o privati, aventi sede al di fuori del territorio italiano e con finalità simili o uguali alle proprie. “Inoltre, il ministro dell’Istruzione e del merito impartisce le direttive affinché scuole, pubbliche e private, nell’ambito della loro autonomia, possano promuovere iniziative volte a discutere e approfondire le tematiche relative alla Prima guerra mondiale. Per la costituzione del Centro di documentazione nazionale, per le attività da esso svolte e per l’importo in denaro del premio “Maria Bergamas”, il ddl prevede una copertura finanziaria di due milioni di euro annui.

Ivan Bianchi