“Pan, Amor e bote de Orbi” racconta “una storia di storie”
9 Maggio 2024
Lo spettacolo “Pan, Amor e bote de Orbi”, che La Stropula Cantieri Teatrali di Monfalcone presenta domenica 12 maggio alle ore 17.30 nella Sala Incontro – Parrocchia San Rocco – Gorizia (ingresso libero), è per La Farfalla (Associazione Isontina malati di Parkinson e familiari) l’occasione (già la seconda in questo 2024) di un nuovo ritrovarsi da spettatori a godere dello spazio teatrale.
La Stropula mette in scena “una storia di storie”. È il risultato di un laboratorio di ricerca, guidato dal regista Massimo Navone, che ha coinvolto gli attori su racconti tramandati e su materiali di archivio riguardanti alcune rivolte popolari nel Friuli Venezia Giulia. Si sviluppa in un arco temporale che spazia dal Medioevo fin quasi il 900 e tocca città e paesi geograficamente lontani: Aquileia, Udine, Monfalcone, Staranzano, Cividale… Ma è sopratutto una storia raccontata ribaltando luoghi comuni e letta dal punto di vista del popolo. Esordisce con una “convocazione” nei modi del giullare/banditore: “Donne, è arrivato il cantastorie/ All’ombra del Campanil ve conto tante storie./ Storie de Rivolusion. Storie de Patriarchi// Storie de Nobili che copa Nobili/ Storie de Popolo che copa Popolo/ Storie de amor …e tanto, tanto de altro.”
Già qui è chiara l’impronta data al copione: il dialetto viene rivisitato o piuttosto in qualche modo reinventato come lingua teatrale che usa diversi ceppi linguistici e la loro particolare musicalità per proporli in chiave teatrale contemporanea.
È evidente il rimando stilistico alla tecnica di recitazione creata da Dario Fo, ben nota a Massimo Navone che con lui collaborò in progetti internazionali di formazione. È un rifacimento della lingua inventata dai giullari, mettendo insieme suoni, voci imitative e parole prive di significato.
Eppure gli attori riescono a farsi capire da tutti tramite l’espressività della propria fisicità, la personale sensibilità e immaginazione, restituendo una personale interpretazione dell’episodio storico.
L’insieme dei racconti a più voci, intercalato da interventi musicali dal vivo, dipinge un affresco popolare degli episodi più avvincenti della storia del nostro territorio.
Con la regia di Massimo Navone, gli interpreti sono: Alessandra Bianca, Lucia German, Franco Ongaro, Marilisa Trevisan, Donatella Ferrante, Lucia Mazzoli ed Enrico Taunisio, che si esibisce anche alla chitarra, mentre Enrico Bortolotti suona il pianoforte.
La rappresentazione va in scena anche a Staranzano sabato 11 maggio alle ore 20.30 presso la biblioteca comunale, in favore dell’Associazione Alzheimer Isontino in collaborazione con l’Associazione Territorio Libertà e Partecipazione.
Luigina Morsolin
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