A Gorizia il “Festival delle Lingue” tra ospiti e laboratori
4 Giugno 2024
Al via questo fine settimana la seconda edizione del Festival delle Lingue, kermesse ideata dall’Associazione culturale Kulturhaus Görz per aprire una riflessione sull’uso delle lingue su un territorio di profondo plurilinguismo come quello goriziano, che si può a tutti gli effetti considerare cuore linguistico d’Europa. Il cartellone del festival, quest’anno in programma il 7 e l’8 giugno, è stato illustrato dal Presidente di Kulturhaus Görz Jens Kolata con Majda Bratina del direttivo dell’associazione.
Il Festival delle Lingue si pone come importante tassello di una progettualità transfrontaliera per il plurilinguismo: sede della manifestazione sarà la Corte di Casa Ascoli, luogo simbolico dell’identità plurale e della storia complessa di Gorizia quale è il ghetto ebraico e la casa del famoso glottologo Graziadio Isaia Ascoli. Il Festiva vuole aprire la città di Gorizia ad ancora nuovi e più intensi rapporti transfrontalieri, con incontri in lingua originale, narrazioni e voci provenienti da diverse aree culturali e linguistiche, oltre a riflettere sul valore sociologico e intimo del confine. Ricco il programma di incontri, presentazioni editoriali, attività ludiche, letture e pratiche in più lingue, visite guidate degustazioni e musica alla presenza di importanti scrittori e artisti impegnati a vario livello sul tema delle lingue.
Apertura venerdì 7 giugno (Corte di Casa Ascoli) con tre “teste di serie” dell’edizione. Atteso alle 18.00 uno degli ospiti di punta, lo scrittore austriaco Günter Neuwirth, autore di celebri romanzi gialli ambientati a Trieste, nell’incontro Il fascino di Trieste: alla ricerca di indizi. L’incontro, tra dialoghi e letture in lingua tedesca con traduzione, sarà condotto dal Presidente di Kulturhaus Görz Jens Kolata. Günter Neuwirth – cresciuto a Vienna e poi trasferitosi a Graz – vive attualmente nella Stiria occidentale. I suoi gialli, che ha cominciato a pubblicare nel 2008, sono ambientati nella Trieste asburgica: la collana con i casi del suo protagonista, il commissario Bruno Zerbini, è diventato un grande successo editoriale. Proprio di quest’anno la sua ultima opera, “Südbahn nach Triest“. A seguire (ore 19.00) incontro con l’antropologo Marco Aime, docente all’Università di Genova, che rifletterà sul tema dei confini, anche linguistici, da un punto di vista antropologico nell’incontro che prende il titolo dal suo libro “Confini. Realtà e invenzioni” (ed. edizioni Gruppo Abele, 2023). Alle 20.30, infine, appuntamento con Goran Vojnović uno dei più affermati scrittori del panorama culturale e letterario sloveno. Con lui Slavica Radinja parlerà di “Sfumature linguistiche: tra slang e lingua standard”. Tra i suoi libri ricordiamo Cefuri raus! Feccia del Sud via da qui (Forum, 2015), Jugoslavia, terra mia (Forum, 2018) e Il collezionista di paure (Forum, 2024). Il romanzo Jugoslavia, terra mia ha ricevuto nel 2018 il Premio Latisana Nord Est e nel 2020 il prestigioso Angelus per la migliore opera mitteleuropea tradotta in polacco. La serata di venerdì sarà suggellata alle 21.45 dal concerto della cantautrice goriziana Paola Rossato accompagnata da Raffaella Ragusa.
Sabato 8 giugno, dopo una serie di laboratori, avvio dalle 10.30 avvio agli incontri pubblici con l’appuntamento che vede protagonista Vojko Gorjanc, docente all’Università di Lubiana, che interverrà sul tema “Ideologie linguistiche”. Gorjanc ha concentrato i suoi interessi sulle ideologie linguistiche e le relazioni di potere nel discorso, compresa l’interazione mediata dall’interprete. Ulteriore, appassionante incontro sul tema delle lingue quali possibili “ponti” o motivo di scontro tra popoli, è il dialogo con Jan Brousek “Conflitti linguistici nella regione Alpe-Adria. È possibile trovare una lingua comune?” (ore 11.30). Docente all’Università di Graz e di Klagenfurt, Brousek si occupa da quindici anni di ricerca sulla risoluzione dei conflitti interculturali, principalmente nella regione Alpe-Adria. L’artista visiva Paola Gasparotto sarà protagonista, in conclusione di mattinata (ore 12.30), dell’incontro condotto da Franco Spanò “Time of change. Visioni per un pianeta che cambia”, che racconta della sua ricerca artistica e poetico-espressiva in costante dialogo con la natura.
Nel pomeriggio di sabato una serie di incontri e laboratori, come l’appuntamento “L’importanza dello studio del carsismo nella regione FVG nel contesto Mitteleuropeo” a cura di Maurizio Tavagnutti del Centro Ricerche Carsiche C. Seppenhofer, o il Laboratorio di Disegno Manga per ragazzi con il fumettista Federico Bauzon fino al Laboratorio in lingua spagnola per tutte le età con Francesca Fornasier e Maria Muñoz di Kulturhaus Görz. Alle 17 la Società Filologica Friulana guida il pubblico alla scoperta del piano nobile di Casa Ascoli che ospita la mostra “Le lingue di Gorizia e E nas une lenghe”.
Ancora un appuntamento di carattere letterario in programma alle 18.00 con la poetessa e scrittrice Mary Barbara Tolusso: accompagnata da Walter Chiereghin si racconta in “Poesia e prosa di un’autrice al confine”. Giornalista sempre in movimento tra Milano e Trieste, Tolusso – vincitrice del Premio Pasolini (2004), Premio Fogazzaro (2012), Premio Internazionale Città di Moncalieri (2023) e Premio Acqui Terme (2023) – è autrice dei romanzi L’imbalsamatrice (Gaffi, 2010), L’esercizio del distacco (Bollati Boringhieri, 2018) e delle raccolte poetiche L’inverso ritrovato (Lietocolle, 2003), Il freddo e il crudele (Stampa, 2012), Apolide (Specchio-Mondadori, 2022, finalista al Premio Strega Poesia 2023).
Con Lorenzo Drascek dell’Associazione Amici di Israele si andrà alla scoperta del ghetto ebraico con una visita guidata in programma alle 19.15, a cui sarà abbinata una degustazione di vini kosher. Ultimo autore in programma (ore 20.30) lo scrittore Kossi Komla-Ebri nell’incontro condotto da Rossana Puntin, “Rinascere in una lingua”. Togolese naturalizzato italiano, dopo essersi trasferito in Italia si è laureato in Medicina e Chirurgia a Bologna, esercitando la professione medica per molti anni. Kossi Komla-Ebri è un esponente di spicco del movimento della Letteratura della migrazione in lingua italiana, vincitore tra gli altri del premio Mare Nostrum per la letteratura nel 2005 e del premio Prato città aperta nel 2019. Ha pubblicato numerosi libri di racconti tra cui i divertentissimi Imbarazzismi (2002) e Nuovi Imbarazzismi (2004), una serie di piccoli racconti di quotidiana ed ilare discriminazione, tradotti in più lingue, Home (2022) in lingua inglese e Neyla (2002-2011), da poco anche tradotto ed edito in Slovenia.
Gran finale per questa seconda edizione del Festival delle Lingue alle 21,30 con la musica di Dj Janko, noto DJ sloveno famoso per la sua scelta musicale europop, lavora nella zona transfrontaliera e coniuga ironia e passione musicale spaziando tr adiversi generi e travalicando confini musicali e temporali in un’unica, grande proposta musicale.
L’ideazione e l’organizzazione del festival sono di Kulturhaus Görz. Realizzazione grazie al supporto e il patrocinio di numerosi enti locali ed associazioni, italiane e slovene (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, IoSono FVG, Comune di Gorizia, Mestna občina – Nova Gorica, Società Dante Alighieri – Comitato di Gorizia, Società Filologica Friulana, Associazione Amici di Israele Gorizia, Zavod iManaLAB).
Per Info: www.kulturhaus-go.it
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