“Il vecchio noce”

Venerdì 31 maggio, nel pomeriggio, nell’area del campo sportivo di San Pier d’Isonzo, ha avuto luogo la presentazione ufficiale del libro per ragazzi “Il vecchio noce”, edito da L’Orto della Cultura di Pasian di Prato. Tanti gli amici presenti ad ascoltare dalla viva voce di Annalisa Fabris, autrice della storia, e Davide Marizza, illustratore, notizie e curiosità sull’origine di questa loro prima avventura letteraria.
Il tempo inclemente sembrava richiamare l’inizio della storia narrata nel libro: “Un improvviso temporale estivo trasforma il tranquillo pomeriggio al parco giochi di Andrea, Patrick, Gemma, Valerio, Antonio e Rebecca, i giovani protagonisti, in un’indimenticabile avventura”.
Un forte temporale, infatti, è stata la cornice entro cui si è svolto l’incontro, con un breve scorcio di sereno tra le nubi e la fugace apparizione dell’arcobaleno. Poi l’acquazzone rovesciato dal cielo ha prima messo in risalto e poi fatto scomparire la scritta, che un amico aveva disegnato con il gesso sul manto verde del campo sportivo, riportante a caratteri cubitali il titolo del libro.
A dialogare con gli autori e con l’editrice Maura Pontoni, la professoressa Elisa Baldo, che, in apertura, ha sottolineato alcuni elementi emersi dalla sua lettura del racconto: la sorpresa, il senso e l’importanza dell’amicizia, lo spirito di avventura, le relazioni fra generazioni, ben evocate dalla figura del grande noce che appare in copertina, lo stile agile e invitante a coinvolgere il lettore nella storia.
Annalisa, originaria di Begliano e ora residente a Monfalcone, ha parlato della sua passione per la scrittura e illustrato l’origine del libro, scritto nel periodo di lockdown, causato dall’epidemia covid: “In casa erano esauriti i libri da leggere con mio figlio. Non che ne avevamo pochi, anzi, ma erano finiti. Le librerie e le biblioteche erano chiuse per il covid…e allora, una sera, ho preso un vecchio quaderno di scuola di mio figlio, in cui erano rimaste ancora delle pagine bianche, ho impugnato una matita e…ho iniziato a scrivere. Volevo regalargli una storia che, proprio per il periodo che stavamo vivendo, gli facesse ricordare quanto fosse bello esplorare il mondo in libertà e quanto prezioso fosse vivere il proprio tempo insieme agli amici”.
Davide, un ragazzo originario di Turriaco, che frequenta la sezione pittura del liceo artistico “Max Fabiani” di Gorizia, ha raccontato la casualità dell’incontro con Annalisa, ha mostrato i bozzetti delle sue illustrazioni e ha spiegato l’evoluzione del lavoro di un illustratore.
Si è soffermato sull’origine e sullo sviluppo della copertina, una rielaborazione a colori di un disegno in matita fatto originariamente dalla mamma di Annalisa, condividendo con il numeroso pubblico le varie fasi e le varie opzioni attraverso la ricostruzione in time-lapse del suo lavoro.
Maura Pontoni ha parlato dell’origine e dell’attività della Casa editrice, del suo destino quasi segnato dall’essere nata e cresciuta in una cartiera. Ha inoltre sottolineato con soddisfazione il bel feeling riscontrato tra autrice del testo e illustratore.
Entrambi gli autori hanno poi messo in risalto come, riguardando e riflettendo a posteriori sul loro lavoro, abbiano scoperto quanto in esso fosse riflesso il loro vissuto.
I sei personaggi del libro, originariamente soltanto compagni di classe, diventati amici grazie all’imprevedibile e rocambolesca avventura condivisa, danno vita ad un’affiatato gruppo che sarà protagonista della collana La Banda della soffitta.