“Gocce” di spensieratezza

La presenza di una Scuola dell’Infanzia in un paese è sinonimo di vitalità, di gioia elargita da bimbi che giocano, donando “gocce” di spensieratezza. Ed è proprio sull’importanza delle gocce d’acqua che si è imperniato lo spettacolo presentato dai bimbi della Scuola dell’Infanzia nella Sala Consiliare di San Lorenzo Isontino, venerdì 31 maggio.
Nonostante la pioggia cadesse fitta, lo spazio davanti al Municipio era gremito di genitori e nonni che aspettavano pazienti. Finalmente la fila si è mossa e subito la sala si è riempita sotto gli occhi preoccupati del Sindaco che temeva non ci fosse spazio per tutti. Lentamente, composti, con le manine unite, sono entrati i bimbi: i grandi (Alberi), i medi (Fiori) e infine i più piccoli (Foglioline), disposti a corona in prima fila. Un momento magico: una miriade di faccine che cercavano con gli occhi la presenza dei genitori. Alcuni sicuri di sé, avvezzi al “palcoscenico”, altri leggermente smarriti, ma decisi a fare bella figura e dimostrare quanto sia bello affrontare uniti le difficoltà di esibirsi davanti a un pubblico di adulti, diversi dalle maestre, in un luogo che non è quello solito, dove giocano e lavorano. All’irrompere della musica con il rumore del vento in sottofondo, le piccole mani e le braccia che simulavano con movimenti appropriati, le onde del mare e la pioggia che scende, accompagnando con leggerezza le parole cantate “piove, pioviggina”. A seguire due esibizioni guidate da un’insegnante responsabile di un progetto di musica che, seduta davanti ai bimbi, li dirigeva nel canto ma, e questo è stupefacente, anche nell’uso di alcuni strumentini (legnetti, triangoli, tamburelli…), che i piccoli suonatori percuotevano a ritmo in sincronia perfetta con la base musicale, mentre i compagni eseguivano movimenti cadenzati con il battito dei piedi e piccoli salti verso l’alto, da fermi e di lato. Di seguito l’esecuzione di un “canovaccio” non improvvisato ma ben strutturato e frutto di un lungo e paziente lavoro sul “Ciclo dell’acqua”. Le insegnanti si avvicendavano secondo prospettive diverse, per avere una visione completa dei bimbi che interagivano nello spettacolo: suggerivano le parole mancanti, indicavano con piccoli cenni i turni del parlato… Riuscivano ad essere presenti, pur sembrando invisibili, dote non da poco, rinforzata dall’esperienza e dall’affetto verso i loro piccoli. La recita si è articolata secondo un dialogo fra le Gocce d’acqua e il Sole (personificati dai Grandi) che, riscaldandole, le trasformava in vapore d’acqua e le rendeva libere di volare nel cielo.
Ad un certo punto, i piccoli si sono esibiti in un girotondo e, tutti assieme, hanno eseguito il canto “Girotondo della nuvoletta” seguito da intramezzi di recitato e dalla filastrocca cantata “Piove”. Al momento in cui le gocce si sono riunite nel mare, il ballo dei medi “Mare Mare”.
Un vero gioiello il canto “Camminare sull’Arcobaleno” con l’agitare di foulards colorati come l’iride, simbolo di pace, e la consegna di nuvoletta con su scritti i valori fondanti dello “star bene insieme” ben raffigurati dall’ultima canzone “L’amico è…” A coronamento, le parole di apprezzamento del sindaco ai piccoli e alle maestre e quelle dell’assessore all’Istruzione, che ha definito la scuola un’eccellenza, grazie al lavoro delle docenti.
Alla fine l’abbondante rinfresco nella Scuola dell’Infanzia.
L.M.