Quivivo, festival di teatro naturalmente vicino
21 Giugno 2024
Venerdì 14 giugno, un evento speciale di promozione del festival ha introdotto la nuova edizione di Quivivo. Al Trgovski Dom di Gorizia sono stati presentati due documentari: “Confessionale per i contrabbandieri” della regista Anja Medved e “La cenere e il fiore: il teatro con i grandi anziani” della regista Erika Rossi. Alla proiezione è seguito un dialogo tra le due registe ed Elisa Menon, Direttrice artistica del Festival, sul tema arte ed artiste di confine.
Un secondo evento speciale, sabato 22 giugno, presso la sede dell’Associazione Agorè in corso Verdi 95 a Gorizia, offrirà la possibilità di sperimentare la realtà virtuale durante una performance immersiva con visore VR “Edipo Errante” della compagnia Ailuros.
E finalmente giovedì 27 giugno il Festival prenderà ufficialmente avvio al Parco Basaglia con la festa d’apertura “Aperivivo”. Si partirà alle 18.00 con la presentazione della manifestazione e l’inaugurazione del “Palco Basaglia”, un palcoscenico progettato da Fierascena per il Festival, che verrà costruito nell’ambito di un laboratorio di falegnameria partecipata condotto da Marco Terranova nei giorni precedenti la manifestazione. Si tratta di una struttura temporanea e reversibile pensata per definire uno spazio scenico che donerà al Parco Basaglia un baricentro spaziale e culturale attorno a cui ruoteranno gli eventi goriziani di QUIVIVO e che poi rimarrà patrimonio del Parco.
A seguire andrà in scena “Battiti” spettacolo conclusivo del laboratorio “Officina Persona” realizzato nei mesi precedenti al Festival con il gruppo di teatro del Centro di Salute Mentale con la direzione di Matteo Della Schiava. Regista della performance sarà una giovane leva di Fierascena, Giulia Possamai. A chiusura, dopo il brindisi inaugurale, si esibirà la Rock band “Cielo senza mura” del CSM di Gorizia.
L’edizione speciale di “QUIVIVO – Festival di teatro naturalmente vicino”, che si svolgerà a Gorizia e in altre sedi dal 27 giugno al 7 luglio, è dedicata quest’anno alle esperienze di confine e rientra nelle iniziative culturali di avvicinamento a Go!2025. “Il tema del confine suggerito dal bando regionale – ha spiegato Elisa Menon nella presentazione ufficiale di questa seconda edizione di Quivivo – è stato per noi un assist fondamentale: l’associazione ha sede a Gorizia, luogo che è motore per il lavoro di relazione, di incontro e dialogo che è alla base del nostro lavoro. Qui abbiamo condensato l’esperienza di tanti anni superando l’idea della vulnerabilità e iniziando a produrre progetti importanti relativi al concetto di confine come luogo simbolico, di apertura verso l’altro, capace quindi di stimolare l’incontro. Inoltre il clou degli eventi si terrà sul confine, nel cuore del Parco Basaglia che è il nostro luogo di lavoro da anni, dove abbiamo sviluppato relazioni con chi lo vive, ma che è soprattutto spazio da far crescere e germogliare”.
Venerdì 28 giugno, sempre al Parco Basaglia alle ore 19.00, andrà in scena il teatro sensoriale con lo spettacolo “Di sogni e desideri” dell’attore, ricercatore e docente della Compagnia del Teatro de Los Sentidos con sede a Barcellona, Nelson Jara. Questo evento sarà “mobile free”, una nuova modalità di fruizione immaginata dalla Compagnia Fierascena, da sempre attenta alla qualità non solo della proposta artistica ma anche dell’esperienza che offre. Per accedere lo spettatore dovrà consegnare al personale di Fierascena il proprio dispositivo mobile, che verrà custodito in un luogo sicuro e restituito alla fine dell’evento. “Perché la partecipazione è gratuita, ma la presenza è obbligatoria” – spiega con un pizzico di ironia Elisa Menon, ponendo l’attenzione sulla necessità di prendersi una pausa dal cellulare ogni tanto per sentirsi più liberi e godere pienamente di un momento unico e irripetibile come quello dello spettacolo.
Si prosegue il mattino dopo, sabato 29 giugno, alle 10.00 ancora presso l’Associazione Agorè con l’incontro “Bio – l’artista al naturale” durante il quale sarà possibile approfondire la conoscenza di Nelson Jara e del suo Teatro sensoriale, mentre uno spettatore alla volta sarà invitato a partecipare alla “Colazione a centimetro zero”, esperienza di teatro sensoriale con Giulia Possamai.
Martedì 2 luglio il Festival si sposta da Gorizia tra le colline di Dolegna del Collio, più precisamente presso il cortile dell’Azienda agricola Zorutti, Casali Zorutti 5, per offrire al pubblico il reading teatrale “Guance bianche e rosse – Elda è salita alle Malghe” di e con Elisa Menon, tratto dal romanzo scritto dalla stessa attrice, il quale, a Torino, ha recentemente ricevuto la menzione speciale della giuria alla XXXVII edizione del prestigioso Premio Calvino. (Lo spettacolo sarà replicato domenica 7 luglio a Turriaco in Piazzale Faidutti, alle ore 21.00). La voce narrante sarà accompagnata dalla musica elettronica dal vivo di Francesco Ivone mentre i brani di fisarmonica saranno composti dal Maestro Aleksander Ipavec. A questo evento, che narra la storia di Elda Turchetti, seguirà mercoledì 3 luglio nel cortile della casa di Fabiola, località Dolegna di Sopra 5, con la stessa formazione, “I ragazzi di Ruttars” che narra ancora la vicenda di Porzùs, ma questa volta vista dagli occhi di Gino Persoglia, il partigiano Garibaldino, nonno dell’autrice del testo, che partecipò alla spedizione dal tragico esito. Le due serate offrono dunque un progetto teatrale unico dedicato a questa vicenda complessa, composto dai due spettacoli che per la prima volta vanno in scena in successione.
Giovedì 4 luglio la chiesa di Dolegna del Collio ospiterà “Risonanza”, concerto di restituzione della masterclass per giovani fisarmonicisti condotta da Paolo Forte: un laboratorio di studio e pratica sull’improvvisazione e sulla composizione realizzato dal 1 al 4 luglio en plein air.
Venerdì 5 luglio la manifestazione tornerà al Parco Basaglia per l’evento “Si muore un po’ per poter vivere – Festa di chiusura”. Dalle 18.30 si potrà assistere ad un intervento di Marta Polli, moglie di Vittorio Basaglia, la quale offrirà la sua testimonianza sul potenziale trasformativo dell’Arte. Dopo questo importante momento il Palco Basaglia verrà smontato sotto le direttive del suo costruttore Marco Terranova, con l’aiuto degli spettatori che vorranno dare il loro contributo a questa azione partecipata. Seguirà lo spettacolo “Drag Queen” a cura di Servi di Scena e Collettivo Isteria che aprirà in modo spumeggiante e glamour la parte finale della serata, l’aperitivo con”Dj Set Nostalgico” durante il quale sarà possibile lasciare allo staff di Fierascena feed back, suggerimenti e idee per la prossima edizione di Quivivo.
“Portare il teatro sociale e contemporaneo in sedi non convenzionali del territorio transfrontaliero, “naturalmente vicino” alla gente che lo abita e agli spettatori, – spiega Elisa Menon – questo è l’obiettivo del Festival, che vede nel confine un luogo dove diverse esperienze artistiche, sociali e linguistiche possono incontrarsi, confrontarsi e farsi sintesi in un’esperienza condivisa”.
Il programma completo del festival è consultabile all’indirizzo www.fierascena.org.
Questa seconda edizione del Festival QUIVIVO è realizzato da Fierascena APS con sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e dei partner di progetto Mongolfiere Tascabili, Comune e Parrocchia di Dolegna del Collio, Comune di Gorizia, Servi di Scena – Mulino Nicli, KINOkaš?a / CINEMattic, ed in collaborazione con La Cisile Società Cooperativa Sociale Onlus – Consorzio Il Mosaico, Comune di Turriaco, ASUGI, CSM Gorizia, Kinoatelje, Azienda Agricola Zorutti Vini.
Dorino Fabris
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