Numerose attività estive animano l’Arcidiocesi di Gorizia

Sono state presentate questa mattina, martedì 25 giugno 2024, le numerose iniziative estive che hanno vita sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia, pensate per coinvolgere non solo la cittadinanza locale – con un occhio di riguardo ai più giovani – ma anche i numerosi turisti che si trovano a visitare i nostri luoghi.

“Il nostro territorio, che va dal Collio al mare, passando per il Carso, comprende un intreccio di culture. Il turismo è un’esperienza rilevante ed è giusto che la Chiesa ci sia, con tutto il suo bagaglio di storia e di arte”, le parole di mons. Paolo Nutarelli, responsabile diocesano della Pastorale del Turismo e arciprete di Grado. “Quello che come Arcidiocesi offriamo ai numerosi visitatori – ha aggiunto – è un turismo esperienziale, dove storia, cultura, arte e musica si intrecciano per elevare il nostro spirito. La vacanza infatti, oltre che momento di svago e di riposo, dal nostro punto di vista rappresenta anche una grande occasione per “curare” il tempo dell’interiorità”.

Tra gli appuntamenti estivi proposti, proprio Grado ospiterà, per il terzo anno consecutivo, la “Festa di Avvenire”, una “piccola agorà” fortemente voluta da Parrocchia, Comune di Grado e Consorzio Grado Turismo, in collaborazione con il quotidiano cattolico, Promoturismo Fvg e il settimanale diocesano Voce Isontina.

Due gli appuntamenti in programma in Campo Patriarca Elia (in caso di maltempo in Basilica): il 28 giugno alle ore 21 si parlerà di “Intelligenza Artificiale: minaccia oppure opportunità da cogliere?” con padre Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Stefano Fabris, direttore del Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologie della materia del CNR. A moderare l’appuntamento, il giornalista di Avvenire Andrea Lavazza.

Secondo appuntamento il 2 luglio, sempre alle 21, con “Le parole che ci cambiano”, un dialogo tra Giovanni Caccamo, giovane cantautore, ed Angela Calvini, giornalista di Avvenire.

Anche Gorizia sta già conoscendo un “flusso importante di turisti”, ha osservato mons. Nicola Ban, decano di Gorizia e parroco dell’Unità Pastorale Porta aperta, “che il prossimo anno con l’appuntamento della Capitale europea della Cultura diventerà ancora maggiore. Le nostre chiese sono molto visitate, in particolare in un momento in cui molte sedi museali della città non sono accessibili proprio perché in fase di allestimento per gli eventi di Go!2025.

Il turismo ecclesiale è già molto presente e sono diversi i gruppi che hanno presentato richiesta per i prossimi mesi, tra i quali anche un Gruppo Scout da Trento e un gruppo da Milano, che vivranno un’esperienza di pellegrinaggio e solidarietà”.

Sono poi 78 le esperienze estive – già realizzate, in corso o che prenderanno il via nelle prossime settimane – tra centri estivi, campi scuola e attività residenziali che coinvolgeranno i bambini e i giovani dell’Arcidiocesi. “Esperienze importanti – ha aggiunto mons. Ban -, dove si vive un’esperienza di comunità che difficilmente si riesce a vivere durante l’anno. In questo momento a Gorizia è in corso “Estate insieme”, che si svolge su tre sedi: alla parrocchia di San Rocco, che accoglie 75 tra bambini e ragazzi, alla parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Straccis (circa 100) e all’oratorio San Luigi (125). A questi si aggiungono un centinaio di animatori e 25 educatori. Tutto ciò solo a Gorizia ma attività di questo tipo sono presenti in ogni realtà parrocchiale diocesana; un esempio: Chiopris ha visto un centro estivo a cui hanno partecipato ben 80 bambini.

Questo tipo di attività rappresentano innanzitutto un grande aiuto alle famiglie, collaborando con loro nella gestione del tempo libero dei figli, al contempo offrendo ai ragazzi la possibilità di passare del tempo di qualità insieme. Non da ultimo è una grande opportunità per “i più grandi”, gli animatori e gli educatori, che vivono in questo tipo di appuntamenti delle esperienze di responsabilità e maturità”.

“Sono forme di responsabilità che aiutano a crescere – ha aggiunto mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia – e che dimostrano un’alta attenzione nei confronti dei bambini e dei più giovani, anche in linea con le recenti classifiche stilate da “Il Sole 24Ore” che vedevano Gorizia tra i primi posti in classifica per questa fascia d’età”.

L’arcivescovo ha poi richiamato la “vocazione turistica della nostra arcidiocesi, non solo per le bellezze della sua natura e della sua storia, ma anche per la sua particolarissima collocazione, sul confine, tema quanto mai attuale e che richiama moltissima attenzione”.

Nel corso della presentazione delle attività estive diocesane è stato anche annunciato che il prossimo 12 luglio sarà presente ad Aquileia, in occasione della solennità dei Santi Ermagora e Fortunato, mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, che terrà alle 19 una conferenza in piazza Capitolo e presiederà alle 20 la messa in basilica.

Infine in autunno verranno presentate alcune delle attività che l’Arcidiocesi programmerà per Go!2025, tra le quali anche forme di accoglienza per visitatori/pellegrini in cerca di un momento di pace, serenità e silenzio.

(nella foto di copertina, uno dei passati appuntamenti estivi rivolti ai bambini e ragazzi)