Cambio alla direzione del “Novi Glas”

Dallo scorso 1° agosto Jurij Paljk ha affidato la direzione del settimanale Novi Glas a Danijel Devetak.
Molto spesso l’amicizia tende a rendere difficile leggere la testimonianza degli altri con obiettività.
Ma nel caso di Jurij mi pare di cogliere alcune note caratteristiche che hanno rappresentato il filo rosso del suo impegno come responsabile del settimanale cattolico degli sloveni di Gorizia e Trieste.
Innanzitutto il suo è sempre stato un giornalismo figlio della storia della Chiesa di Aquileia e come tale quindi capace di guardare oltre la relativa limitatezza del nostro territorio per avere come orizzonte l’Europa.
In tal senso ha saputo raccontare la complessità dell’Isontino sottolineando sempre come il confine da ostacolo (come l’avevano immaginato i nazionalismi del secolo scorso imponendolo alle nostre genti) dovesse assolutamente diventare ricchezza ed opportunità di incontro e di scambio tra lingue, culture, religioni diverse. E la storia della sua Valle, quella del Frigidus – Vipacco, diveniva emblematica nel suo essere stata in meno di un secolo austriaca, italiana, tedesca, yugoslava, slovena…
In un panorama mass mediale come quello italiano tutto rivolto alle beghe interne del nostro Paese ed incapace di proporre ai lettori il racconto e l’analisi di quanto avviene oltre le Alpi, il suo giornalismo ha davvero rappresentato una voce diversa e come tale senz’altro oggetto di critiche ma particolarmente apprezzato da chi sa che i giornali sono davvero presidi di democrazia nei territori, come ricordato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella più volte.
Il suo, poi, è sempre stato un giornalismo di presenza, capace ancora (per ricorrere alle parole di Papa Francesco) di consumare le suole delle proprie scarpe per esserci di persona e per raccontare quindi da testimone diretto e non per sentito dire quanto visto ai propri lettori. Non è un dato scontato soprattutto oggi quando gli operatori della comunicazione tendono a non abbandonare la comodità della propria redazione accontentandosi dei comunicati stampa e dei testi precotti dagli uffici stampa. Un giornalismo che anche quando assume posizioni magari non immediatamente condivisibili eccessivamente critiche e sempre capace di mantenere la porta aperta al dialogo e ove necessario anche di riconoscere i propri errori.
Grazie Jurij per la tua testimonianza, la tua amicizia e la collaborazione di cui sei sempre stato fautore fra Voce Isontina e Novi Glas e per il tuo impegno all’interno della delegazione Triveneto e del consiglio nazionale della Federazione italiana dei settimanali cattolici . Sono certo che da domani il tuo giornalismo cambierà la veste giuridica ma non il proprio DNA facendoti entrare nel mondo dei pensionati solo per la burocrazia e che la tua penna continuerà a raccontare nel modo come sai fare l’unicità di questa nostra terra.
A Danijel l’augurio più sincero di buon lavoro!
M.U.