29 mesi di combattimenti sull’Isonzo: la mostra nella galleria del Kulturni dom di Gorizia

Martedì 3 settembre si terrà al Kulturni dom di Gorizia (via Brass 20) alle ore 18 l’inaugurazione della mostra documentaristica “29 mesecev bojev ob Soči” (29 mesi di combattimenti sull’Isonzo). All’inaugurazione interverranno il direttore del Museo di Caporetto Martin Šolar, il curatore della mostra Jaka Fili e il presidente del Kulturni dom di Gorizia Igor Komel.

L’esposizione offre ai visitatori una concisa rassegna degli avvenimenti lungo l’intero corso del fronte isontino, dal Rombon al mare Adriatico, inoltre presenta gli avvenimenti che hanno portato alla prima guerra mondiale e all’apertura del fronte isontino stesso. Viene presentato il processo attraverso cui le alleanze antebelliche e giochi diplomatici hanno trasformato uno scontro locale in un massacro mondiale. Come se la prima guerra mondiale non fosse già stata abbastanza, anche la politica del dopoguerra ha fallito su tutta la linea. A causa dell’incapacità della politica e della miopia delle sue decisioni, la prima guerra mondiale, invece di porre fine a tutte le guerre, ha posto le basi per le guerre del XX secolo e in qualche modo sentiamo le sue conseguenze ancora oggi.

La mostra offre al visitatore una riflessione sull’insensatezza della guerra, mentre gli eventi presentati in combinazione con tutti i conflitti del XX e XXI secolo mettono in discussione la tesi secondo cui la storia sarebbe maestra di vita.

La mostra, promossa dal Kulturni dom di Gorizia, dal Kobariški muzej – Museo di Caporetto (Slo) e dall’associazione Soška Fronta 1915 – 1917 di Šempeter (Slo), in collaborazione con la cooperativa culturale Maja di Gorizia (nell’ambito del progetto “Cedermaci”) e con il patrocinio dell’Unione culturale economica slovena (Skgz) e della Regione Friuli Venezia Giulia, rimarrà aperta fino al 20 settembre 2024 con il seguente orario (dal lunedì al venerdì): dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e nelle ore serali durante le varie manifestazioni culturali.

Ingresso libero. Per informazioni: Kulturni dom – tel. 0481 33288; email info@kulturnidom.it.