Torna il Laboratorio di formazione per catechisti ed educatori

C’è tempo fino al 1° settembre per iscriversi al XXV Laboratorio di formazione per catechisti ed educatori della nostra diocesi, che quest’anno si svolgerà il 4 e 5 settembre presso la parrocchia dei Santi Canziani Martiri di San Canzian d’Isonzo.
Le due serate si svolgeranno dalle ore 18 alle ore 22. Le iscrizioni possono essere effettuate scrivendo a catechistico@arcidiocesi.gorizia.it oppure tramite modulo elettronico dal sito ww.arcidiocesi.gorizia.it/catechistico.
La quota di partecipazione è di 15 euro.
Il tema scelto per questa XXV edizione è “Introdurre al mistero di Cristo”, che mette al centro la mistagogia come dimensione che prende per mano la persona e l’accompagna progressivamente a immergersi sempre più pienamente nel mistero di Cristo creduto, celebrato e vissuto.
Come è possibile tutto ciò? Che cos’è la mistagogia? Cosa significa, come è cambiata la sua prassi nei secoli, qual è il cammino dopo il Concilio? Quali sono le ricadute per i nostri cammini? Le due serate cercheranno risposta a questi interrogativi in un momento di confronto fra chi sta studiando, dal punto di vista teologico-pastorale e liturgico, il tempo della mistagogia e chi vive sul campo l’esperienza educativa con i bambini e ragazzi dell’iniziazione cristiana.
Grazie all’aiuto di don Loris Della Pietra, liturgista dell’arcidiocesi di Udine, e don Fabio Mantese, direttore dell’UCD di Vittorio Veneto, si approfondirà il significato della mistagogia.
Oltre alla parrocchia ospitante, per la particolarità del tema il laboratorio vede la collaborazione con l’Ufficio Liturgico Diocesano, per questo sono invitati anche coloro che svolgono un servizio liturgico nelle nostre comunità.
Come sottolineato dall’arcivescovo Carlo nella lettera pastorale 2023-2024, una delle criticità dei nostri cammini di Iniziazione Cristiana vede “la catechesi risentire di un’impostazione ancora troppo legata ai sacramenti. Questo comporta, tra l’altro, che l’anno dopo la Prima Comunione resti spesso vuoto di proposte o persino non attuato o disertato dalle famiglie che comunque hanno apprezzato i percorsi precedenti, appunto perché non ha alla fine un sacramento. In ogni caso, la “mistagogia”, cioè il periodo successivo alla celebrazione del sacramento che deve condurre ad accoglierne pienamente la grazia e a portare frutto, difficilmente trova l’attenzione adeguata”.