Il “Castello di Gorizia” premia il folklore della Martinica

Si è conclusa domenica scorsa la 52^ edizione del Festival Mondiale del Folklore ’Castello di Gorizia’, evento che ha portato colori, musica e tradizioni nel cuore della città.
La manifestazione, organizzata dall’associazione Etnos Odv con il sostegno del Comune di Gorizia, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Unione dei Gruppi Folkloristici del Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e della Cassa Rurale Fvg, ha visto la partecipazione di gruppi folkloristici provenienti da diverse parti del mondo, celebrando la diversità culturale e il profondo valore propri delle tradizioni popolari.
La giornata di domenica, come tradizione, ha avuto il proprio clou con la 57^ Parata del Folklore, che ha animato il centro della città con i gruppi ospiti e dal resto della regione e vicina Slovenia, partendo da corso Italia e terminando in piazza della Vittoria, cuore pulsante della kermesse per questa edizione e gremita di pubblico ogni sera.
Molte le persone che hanno applaudito i partecipanti alla sfilata lungo il tragitto, nonostante il gran caldo. Il tutto è culminato con la cerimonia di premiazione sul palco.
Ad aggiudicarsi il Trofeo Castello di Gorizia, ossia il premio simpatia attribuito dal voto del pubblico, è stata la Compagnie de danse Pom’Kanel, di Basse Pointe della Martinica, territorio francese d’oltremare.
Tra i riconoscimenti assegnati, ci sono stati gli Oscar del Folklore.
Il Folk Ensemble Váh di Púchov, Slovacchia, è stato premiato per la coerenza con la tradizione del repertorio di musica, canto e danza; il Focack music and dance ensemble di Nairobi, Kenya, per la presentazione di un rito tradizionale, mentre il Folklore Group Vinko Korže di Cirkovce, Slovenia, per la coerenza con la tradizione della loro presentazione complessiva.
All’Asociacion cultural Cidan ’Mi Peru’ di Lima, Perù, è stata riconosciuta la varietà delle danze andine presentate, e il Gruppo di danze storiche tradizionali Ij danseur dël pilon del Piemonte è stato premiato per la fedeltà al patrimonio tradizionale e l’eccellente capacità di trasmettere queste tradizioni alle nuove generazioni.
Martinica porta a casa anche il riconoscimento per la dinamicità e il colore nell’esecuzione delle danze locali, mentre gli Sbandieratori di cava Dei Tirreni per l’efficace e coinvolgente esecuzione e per la estrema disponibilità nella realizzazione degli eventi del Festival.
Il Premio antropologico “Tullio Tentori” è stato congiuntamente conferito ai gruppi “Santa Gorizia” di Gorizia, “Danzerini di Lucinico” di Lucinico-Gorizia e al gruppo Caprivese “Michele Grion” di Capriva del Friuli, per la loro capacità di rappresentare efficacemente il proprio patrimonio culturale e promuovere il dialogo tra i popoli.
A chiudere la consegna è stato poi il Memorial “Sergio Piemonti” 2024, scegliendo quest’anno il Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, Gorizia, che quest’anno compie 50 anni di vita.
A ritirare il riconoscimento sul palco è stato il presidente del sodalizio borghigiano, Vanni Feresin.
Il presidente di Etnos, Stefano Minniti, ha espresso grande soddisfazione per il successo di questa edizione, ringraziando i volontari per il loro straordinario impegno: “La loro dedizione ha reso possibile questo straordinario evento, e già da ora siamo al lavoro per l’edizione del 2025, quando Nova Gorica e Gorizia saranno capitale europea della cultura. Sarà un anno speciale e siamo pronti a rendere il prossimo Festival Mondiale del Folklore ancora più indimenticabile”, ha dichiarato Minniti.
La 52ª edizione del Festival Mondiale del Folklore si chiude quindi con un bilancio più che positivo, lasciando il pubblico con la promessa di un futuro ancora più ricco di tradizioni, musica e amicizia tra i popoli.

(foto Sergio Marini)