Gradisca ha accolto l’arcivescovo titolare mons. Piccinotti

In un clima di grande e commossa partecipazione la città di Gradisca ha accolto questo fine settimana in visita il suo Arcivescovo titolare mons. Giordano Piccinotti. Nominato dal Santo Padre il giorno di San Giovanni Bosco, succede a mons. Francois Bacquè, che deteneva il titolo di Arcivescovo di Gradisca dal lontano 1988 e che più volte era stato in visita in città.
Mons. Giordano, sin dal suo arrivo assieme ai suoi familiari ha subito dimostrato un vivo interesse per questa città, raccontando che proprio nel suo paese di origine – Faverzano in provincia di Brescia – tra gli anni ’50 e ’60 c’era un’insegnante alla scuola elementare originaria proprio di Gradisca. “Ma – ha aggiunto conoscendoci, se abbiamo pazienza, troveremo tanti altri legami”.
49 anni, entrato in giovane età nella società salesiana di San Giovanni Bosco, è stato ordinato presbitero il 17 giugno 2006 e consacrato arcivescovo il 20 aprile 2024. Ha conseguito la Licenza in teologia spirituale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, ed è stato direttore della Fondazione Opera Don Bosco nel mondo di Lugano e di Milano, prima di essere nominato dal Santo Padre Francesco dapprima sottosegretario e poi presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (A.P.S.A.), nonché presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione per la sanità cattolica.
Giunto in città sabato pomeriggio, assieme ad una delegazione guidata dal sindaco Alessandro Pagotto, ha potuto visitare il castello, da pochissimi giorni di proprietà del comune, prima di essere ricevuto nella Sala Consiliare di Palazzo Torriani alla presenza dei sindaci emeriti cav. Gianni Fabris, Franco Tommasini e Linda Tomasinsig e di numerosi rappresentanti del tessuto associativo e culturale cittadino.
In seguito mons. Giordano ha celebrato la prima Eucarestia solenne nel “suo” Duomo dedicato ai Santi Pietro e Paolo accompagnato alla sede dal parroco don Gilberto Dudine, che aveva partecipato anche alla sua ordinazione a Roma, e da mons. Igino Pasquali, già parroco di Gradisca e da altri sacerdoti.
Soffermandosi sul suo ruolo di Arcivescovo titolare mons. Piccinotti ha voluto ricordare il mandato ricevuto da Papa Francesco: “Voi Vescovi titolari italiani dovete avere sedi in Italia, così potete fare un po’ di pastorale” esprimendo il suo desiderio di ritornare spesso a Gradisca.
Nel corso dell’omelia della Messa di insediamento commentando il Vangelo domenicale mons. Piccinotti ha affermato che “alla scuola di Cristo non di diventa Maestri, ma divenendo discepoli, si diventa testimoni da seguire e imitare. Questa è la via per la vita eterna. Io seguo il cammino che lui mi indica, entro in un rapporto serio, profondo di conoscenza di Gesù, per mezzo della sua parola, per mezzo della preghiera, per mezzo dei Sacramenti, un’intimità veramente profonda fino a diventare una cosa sola con lui”.
Mons. Piccinotti ha rimarcato: “Don Bosco diceva ai suoi ragazzi: due colonne nella vita del cristiano, Maria e l’Eucarestia”.
Il giorno successivo, Festa dell’Addolorata, la cui processione è attestata sin dal 1696, sebbene una confraternita dedicata al SS.mo abito della Vergine sia presente già nel 1603, ha visto una larga partecipazione di fedeli nell’anno in cui si ricordava il 280° dalla sua proclamazione ad Avvocata e Patrona della città.
Alla processione, presieduta dallo stesso arcivescovo Piccinotti hanno partecipato i giovani dell’Azione Cattolica e del Gruppo Scout, che proprio il pomeriggio dell’Addolorata aprono annualmente l’anno associativo, nonché una quindicina di sacerdoti diocesani con l’accompagnamento della banda e degli scampanotadôrs.
Congedandosi mons. Piccinotti ha ringraziato la comunità cittadina per l’accoglienza augurandosi di ritornare presto nella “sua” Gradisca.

Andrea Nicolausig