Gli “Echi ungheresi” arrivano a Gorizia e Nova Gorica
19 Ottobre 2024
Sarà un concerto particolare, quello che il Centro studi politici economici e sociali “sen. Antonio Rizzatti” proporrà tra Gorizia e Nova Gorica domenica 27 ottobre. Si tratta di “Echi ungheresi a Gorizia”, nel quale si esibiranno l’organista Áron Dóbisz e il trombettista János Bence Samodai.
Il primo concerto si terrà al mattino, alle 11, nella chiesa di S. Ignazio a Gorizia subito dopo la messa delle 10, mentre il secondo, in programma alle 20, sarà ospitato nella Concattedrale di Cristo Salvatore a Nova Gorica. Nella chiesa goriziana è custodito un organo Beniamino Zanin del 1928 pneumatico a tre manuali mentre a Nova Gorica vi è un Mascioni meccanico a due tastiere costruito nel 1986.
Áron e Bence si esibiscono con successo insieme come duo di organo e tromba da sei anni, tenendo concerti in tutta l’Ungheria, Europa, Canada e USA. Il loro repertorio spazia dalle opere di compositori barocchi fino a lavori contemporanei ungheresi del XXI secolo. Nel 2024 hanno tenuto un tour di concerti di grande successo in Italia a maggio, organizzato dalla Filarmonia Ungherese e dall’Accademia d’Ungheria di Roma. I concerti sono sostenuti dal Fondo Culturale Nazionale Ungherese, in collaborazione con l’Istituto Liszt.
Il programma prevede l’esecuzione di brani di compositori soprattutto magiare e degli ultimi due secoli. In particolare: Magda Dávid: Voluntary in D; Johann Sebastian Bach: Preludio e Fuga in Fa minore BWV 534; Antonio Vivaldi: Filiae maestae Jerusalem, RV 638: II Sileant Zephyri; Ferenc Liszt: Nun danket alle Gott; Péter Tóth: O salutaris Hostia; Antalffy Zsíross Dezső: Madrigale; Dobszay-Meskó Ilona: Agnus Dei; Bálint Karosi: Canonic Fanfare; Béla Bartók: Danze popolari rumene; Ferenc Liszt: Marcia di Rákóczi.
I concerti sono organizzati in collaborazione con l’Unità Pastorale “Porte Aperte” di Gorizia e la parrocchia della concattedrale di Cristo Salvatore di Nova Gorica. In particolare, per l’appuntamento in Slovenia, il Centro si avvale della collaborazione dell’Istituto Liszt di Lubiana.
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