“Spes”: un sogno che si concretizza ogni giorno di più

Servizi a cura di Livio Nonis

L’operazione Ricreatorio Spes è conclusa con successo”. Domenica scorsa, dopo una settimana ricca di attività, che hanno alternato momenti di puro divertimento a intensi momenti di riflessione, il Ricreatorio Spes ha aperto ufficialmente i battenti alla comunità lagunare.
La Santa Messa, presieduta nella chiesa di San Crisogono da don Matteo Marega, e la preghiera di ringraziamento dell’Arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli hanno segnato l’inaugurazione della nuova struttura, ora a disposizione di tutti.
L’intervento di riqualificazione, suddiviso in quattro fasi distinte, ha portato a un significativo miglioramento delle strutture. Il primo lotto ha visto l’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico di 19,68 KW, rendendo l’edificio più sostenibile. Il secondo lotto ha concentrato i lavori sulle aree esterne, realizzando un campo di calcio a sette in erba sintetica, un campo da basket, un’area giochi per bambini e uno spazio verde.
Il terzo lotto ha riguardato interventi interni al fabbricato, con la sostituzione di impianti e serramenti per garantire maggiore efficienza energetica e comfort. Infine, il quarto lotto interesserà, in quanto non ancora completato, l’Auditorium, dove è stato installato un controsoffitto fonoassorbente per migliorare l’acustica, un nuovo impianto audio-video e un palco ampliato per ospitare eventi di maggiore portata.
Le spese sostenute superano il milione di euro.
Tra giochi, laboratori creativi e attività sportive, il GRESP è molto più di un semplice centro di incontro: è un luogo dove crescere, socializzare e imparare divertendosi.
Ma l’offerta dello Spes non si ferma qui.
Aperto a tutta la comunità, organizza eventi e iniziative per grandi e piccini, promuovendo valori come la solidarietà e il rispetto per l’ambiente. Con i suoi spazi attrezzati, il Ricreatorio è un punto di riferimento sicuro e accogliente per tutti.
Chi volesse aderire alla raccolta fondi lo potrà fare: portando il proprio contributo all’Ufficio Parrocchiale, in Via Gradenigo 14, negli orari di apertura; attraverso bonifico bancario intestato a “Sono Spes” al numero di Iban IT09L0887764590000000705335 Indicando nella causale: SPES.


Tre giorni intensi che hanno coinvolto grandi e bambini

I giorni che hanno preceduto l’inaugurazione del ricreatorio Spes hanno vissuto momenti diversi ma nel contempo coinvolgenti. Si è iniziato giovedì con gli Autogol, il trio comico che ha conquistato oltre due milioni di fan su YouTube, che ha infiammato la serata all’auditorium Biagio Marin di Grado.
Con il loro inconfondibile entusiasmo, i tre comici hanno regalato al pubblico un’esperienza unica, fatta di esilaranti imitazioni dei personaggi più celebri del mondo del calcio e di un continuo scambio di battute e gag.
Grazie alla loro capacità di coinvolgere attivamente il pubblico, la serata si è trasformata in un vero e proprio show interattivo, lasciando tutti a bocca aperta. Tutto ciò davanti a un pubblico eterogeneo, composto non solo dai giovanissimi fan degli Autogol, ma anche da numerosi genitori e adulti appassionati di calcio, che hanno accolto con entusiasmo il dialogo tra gli youtuber e la platea.
Venerdì sera, presso la Sala Monsignor Fain del Ricreatorio, si è tenuto un incontro particolarmente stimolante, don Nicola Ban ha tenuto una conferenza dal titolo “Senza oratorio, poco futuro!”, rivolgendosi a educatori e genitori.
Il tema centrale era l’importanza della socializzazione nel nostro mondo sempre più digitalizzato e il ruolo cruciale che le strutture ricreative parrocchiali possono svolgere nel trasmettere i valori delle relazioni interpersonali e della vita, in particolare in chiave cristiana.
Grazie anche a interessanti spunti multimediali, si è sviluppato un vivace dibattito tra i presenti, dal quale sono emerse le difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel costruire relazioni autentiche e i valori che rischiano di perdersi in un mondo dominato dalla tecnologia. Allo stesso tempo, sono state proposte soluzioni innovative per rendere il ricreatorio un luogo ancora più attrattivo e capace di rispondere alle esigenze dei giovani. L’incontro ha dimostrato quanto sia fondamentale il ruolo dell’oratorio nel promuovere la crescita integrale dei ragazzi, aiutandoli a sviluppare competenze sociali, a costruire legami autentici e a scoprire il senso della vita.
Infine sabato, ben sessanta ragazzi e bambini, supportati da una ventina di animatori del GrESp, hanno partecipato con entusiasmo al torneo “Giochiamo in Spes”, una sfida che ha tenuto con il fiato sospeso i partecipanti che si sono sfidati a colpi di abilità, tecnica, balli e bans per completare le dieci tappe nel minor tempo possibile e ha premiato i primi tre classificati.
Grazie alla presenza dell’Autoemoteca c’è stata anche la donazione di sangue collettiva.


Una fucina di talenti, una speranza per il futuro

Con la solenne benedizione dell’Arcivescovo mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, il rinnovato ’Ricreatorio Spes’ è stato inaugurato, segnando un traguardo importante per la comunità lagunare a trent’anni dalla sua prima apertura.
La giornata è iniziata con una solenne celebrazione eucaristica nella chiesa di San Crisogono, presieduta da don Matteo Marega, giovane sacerdote che tra il 2021 e il 2022 ha operato nella parrocchia di Santa Eufemia. Numerosi fedeli, tra cui molti giovani, hanno partecipato alla messa animata dal coro e dagli strumenti delle “11.30”, diretti da Sara Polo.
Al termine della celebrazione religiosa, accompagnate dalla Banda Associazione Civica di Grado diretta dal maestro Nevio Lestuzzi, le autorità religiose, civili e militari si sono recate presso il rinnovato Ricreatorio Spes. Qui, in un’atmosfera gioiosa e sotto un sole primaverile, si sono tenuti i tradizionali discorsi e la solenne benedizione dell’Arcivescovo, a cui ha assistito una folla numerosa a testimonianza dell’importanza di questo momento per tutta la comunità gradese.
Leonardo Tognon ha magistralmente coordinato gli interventi, rievocando con emozione numerosi aneddoti ed esperienze del primo “Spes”; il primo a prendere la parola è stato il Parroco, l’arciprete Monsignor Paolo Nurtarelli, il quale ha spiegato come, celebrando i 30 anni del Ricreatorio Spes, si continua un sogno diventato una realtà tangibile grazie alla lungimiranza di monsignor Fain e don Bruno Sandrin.
“Siamo qui oggi per celebrare insieme – ha continuato mons. Paolo – un luogo che incarna l’eredità di don Bosco: un ponte tra le persone, un luogo dove i nostri giovani si sentono accolti e crescono. Abbiamo lavorato insieme per ristrutturare questo spazio, rendendolo ancora più accogliente e funzionale. Insieme abbiamo costruito le mura, ma ora è il momento di costruire le persone. Grazie a tutti voi, questo luogo è diventato il cuore pulsante della nostra comunità. Continuiamo a lavorare insieme per trasmettere i valori cristiani e costruire un futuro migliore per i nostri ragazzi”.
Anche il Presidente della Regione ha inviato un messaggio eprimendo vivo compiacimento per l’importante traguardo e per l’intensa attività a favore soprattutto dei giovani e di tutta la cittadinanza di Grado.
Ha preso al parola il primo cittadino Giuseppe Corbatto il quale ha sottolineato la straordinarietà di un anniversario come quello dei 30 anni di Spes, realtà che è diventata il cuore pulsante della comunità. “In questi 30 anni – ha concluso il sindaco – abbiamo costruito un luogo dove sogni, speranze e valori si intrecciano, dove le nuove generazioni possono crescere e formarsi. Grazie a tutti voi, il Ricreatorio è diventato molto più di un edificio: è un punto di riferimento per tutti noi”.
Prima dell’intervento dell’arcivescovo Carlo è stato ricordato un messaggio risalente al 1994 dell’arcivescovo Antonio Vitale Bommarco in cui il presule ricordava: “Il 2 ottobre, fra qualche giorno, benedirò la prima pietra l’oratorio Spes sarà una realtà utilissima per i ragazzi giovani. Perché nasce da un ansia sacerdotale e un vivo desiderio di venire incontro alle esigenze della cittadina per la formazione dei profili di figli”.
“Mi fa un enorme piacere benedire – ha esordito l’Arcivescovo Carlo – non solo queste mura, ma soprattutto le persone che animano questo oratorio. Io stesso sono cresciuto in un oratorio milanese, piccolo ma ricco di vita. Ricordo un campetto, una chiesa e tanti ragazzi come me. È proprio lì che è nata la mia vocazione, grazie a un parroco attento a ciascuno di noi, ai più bravi e a quelli che facevano più fatica. L’oratorio è una casa per i giovani, un luogo dove si sentono accolti e accompagnati nel loro percorso di crescita. Ricordo un incontro con i sindaci della diocesi i quali hanno chiesto a gran voce di riaprire gli oratori, di farli diventare di nuovo il cuore pulsante delle nostre comunità.
L’oratorio è un luogo dove si impara a vivere insieme, a condividere valori, a costruire relazioni autentiche. È qui che nascono le vocazioni, non solo sacerdotali, ma anche politiche, sociali e familiari. Auguro a tutta la comunità di don Paolo che questo luogo continui a essere una fucina di talenti e una speranza per il futuro”.
Infine a sorpresa l’intervento di don Bruno Sandrin, uno dei fondatori di questo luogo. Ha raccontato come tutto fosse iniziato proprio dal campo di calcio. Sino ad allora un acquitrino che, con una fatica incredibile, venne sollevato di mezzo metro. I ragazzi furono i primi a mettersi al lavoro, rastrellando, togliendo sassi… creando il loro spazio con le loro mani. Il sacerdote ha poi voluto raccontare la prima partita fra San Eufemia contro San Crisogono conclusasi con un 3 a 3 indimenticabile. E sempre a proposito di calcio, la memoria è andata al ’91 quando la sfida tra pescatori e sacerdoti venne vinta dai primi per 3 a 2. Don Bruno ha ricordato con affetto quei momenti, sottolineando l’importanza di questo luogo per la nostra comunità. Poi ha rivolto una domanda a cui nessuno ha saputo rispondere “chi si ricorda il colore del nastro all’inaugurazione?”: quel nastro bianco e rosso lui ha confidato di averlo conservato e posto in un quadretto”. Ha poi consegnato al parroco una chiavetta USB con un video dell’inaugurazione: “Sarà emozionante rivederlo, anche se non ha la qualità di oggi, ma è un documento prezioso”.
Al termine, con le note festose della Banda di Grado, tutti i presenti si sono accomodati per il pranzo offerto dai preziosi volontari dello Spes.