“Avevo bisogno di una sacca di sangue e tu me l’hai donato”
25 Ottobre 2024
Tradizionale appuntamento per la sezione dei donatori di sangue di Capriva del Friuli, un momento di festa ma anche occasione per guardare al futuro assumendo nuove strategie e impegni.
La Giornata si è aperta con la celebrazione della S. Messa arricchita dal concerto degli scampanotadôrs di Capriva e Oleis e dall’accompagnamento corale del Gruppo Polifonico caprivese che ha segnato anche con il canto in lingua friulana l’identità dei nostri paesi.
Nella sua omelia don Maurizio, richiamandosi al vangelo della liturgia ha detto come nella pagina biblica riscontriamo due atteggiamenti.
Da una parte i due apostoli che cercano i primi posti, una logica dell’essere serviti e non del servire, dall’altra Gesù che vive un servizio radicale all’umanità fino al sacrificio al dono del proprio sangue, del dare la vita. Il celebrante poi ha attualizzato alcuni momenti del rito eucaristico, il “fate questo in memoria di me” può essere paragonato non solo al gesto dell’ultima cena, ma anche al dono del sangue e citando il giudizio finale di Matteo, don Maurizio ha detto che accanto alle situazioni che Gesù elenca, avevo fame… avevo sete, ero forestiero, possiamo benissimo mettere anche avevo bisogno di una sacca di sangue, del tuo gesto prezioso della tua vita e tu me l’hai donato.
Nella sezione di Capriva, ha ricordato il presidente della sezione caprivese, dopo il calo degli ultimi anni segnati dalla pandemia, è in atto una ripresa significativa ma parimenti il bisogno di rafforzare il gruppo, in particolare le leve giovanili. Ma un po’ il problema, comune a tante realtà sociali e di volontariato, è che questa bella e preziosa realtà sia sentita come espressione della comunità e che in alcuni momenti, l’appuntamento annuale della festa in particolare, veda proprio la comunità presente e partecipe, cosa che è venuta meno negli ultimi anni.
Questa crisi di partecipazione si inserisce in una più vasta crisi del senso di appartenenza a un gruppo o a una comunità in genere che è tra gli elementi che stanno minando la società contemporanea, dove vige una cultura largamente diffusa della revocabilità permanente di scelte e legami.
Al termine della Messa, tutti si sono portati in corteo, preceduti dalla Banda di Villesse, alla rinnovata palestra comunale, dove dopo i discorsi del Presidente dei donatori e del Sindaco, è stato salutato il nuovo comandante della Stazione dei carabinieri di Capriva e ha avuto luogo un convivio fraterno che ha suggellato la mattinata.
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