“Per fare un albero ci vuole un fiore”
30 Ottobre 2024
Prosegue sino al 3 novembre la raccolta fondi “Per fare un albero ci vuole un fiore” lanciata dall’associazione “Voi come noi” APS per supportare i progetti inclusivi e sostenibili della Casa dell’Autismo (Go Aut) che vedrà la luce a Monfalcone, in via Romana 151. Un unicum nel Basso Isontino, per il carattere innovativo di residenza polifunzionale concepita per accompagnare i giovani con Disturbo dello spettro autistico in Progetti di Vita individuali e, nel contempo, offrire un aiuto concreto alle famiglie.
Il primo obiettivo, che fa capo all’iniziativa API (Azioni Progettate Insieme) di BCC Venezia Giulia, in collaborazione con la piattaforma Idea Ginger, prevede la realizzazione di un orto-giardino: obiettivo, questo, già raggiunto grazie alla generosità dei sostenitori, che ha permesso di raccogliere una somma pari a quasi 8.000 euro.
Il secondo obiettivo verso cui si punta riguarda l’allestimento, nel parco, di un’area relax coperta e la piantumazione di siepi a ridosso della recinzione. La Casa potrà contare su uno spazio outdoor di complessivi 800 m2, con una piazzetta – l’”agorà” – ad immettere nell’area verde, attrezzata con tre bancali di orto rialzato per la semina di verdure, frutta, erbe aromatiche, e il gazebo dove ritemprarsi e socializzare all’ombra, nelle ore più calde.
Completato è invece l’ultimo lotto della Casa, che ospiterà il Centro diurno, lo Spazio Gioco e Movimento per lo sviluppo della psicomotricità e la Sala della Musica. Gli ambienti saranno dotati di materiali e tecnologie all’avanguardia, funzionali all’utilizzo da parte di persone con difficoltà sensoriali. Ne fruiranno pre-adolescenti, giovani e adulti affiancati da professionisti specializzati, che già li assistono nella sede provvisoria.
Scopo dell’associazione è di “evitare l’isolamento dei bambini/ragazzi con autismo, frutto spesso di una mancata consapevolezza di questa realtà, per vederli parte del mondo, della comunità dove vivono”, con ricadute positive sulla sensibilità sociale della comunità stessa. “Go Aut” – identificativo di una progettualità nata sul territorio durante la pandemia, grazie al fondamentale sostegno di vari enti e di privati cittadini – “prende forma come palestra di vita”, spiega Natasha De Noto, presidente di Voi come Noi e mamma di Federico, “luogo dove crescere insieme, facendo fiorire le potenzialità di ciascun ragazzo e incoraggiandone l’autonomia, anche in prospettiva del Dopo di Noi”. Il risultato sarà un contesto integrato, in cui sentirsi a casa, a contatto con la natura da curare, aperto alle collaborazioni con il quartiere, la cittadinanza, le scuole.
I luoghi non sono mai neutri. Se esprimono bellezza, educano a coltivarla, nell’armonia del confronto con la diversità di cui ciascuno è, a suo modo, portatore, con reciproco arricchimento.
Le informazioni per contribuire con elargizioni liberali sono reperibili sui siti web di Idea Ginger, Voi come Noi e Rete del Dono.
Piccoli gesti fanno grandi passi, dal sogno alla realtà.
Annarita Cecchin
(Foto d’archivio della posa della prima pietra)
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