La Natività nella tenda: una visione di umanità autentica
14 Gennaio 2025
Gli scout del Clan del Monfalcone 3, come già l’anno scorso, hanno voluto riproporre la Natività in un contesto originale e simbolico: all’interno di una tenda scout.
Questa scelta, oltre a richiamare le loro esperienze, ha un profondo significato biblico. Nell’Antico Testamento infatti l’Arca dell’Alleanza risiedeva nella Tenda del Convegno, il luogo in cui Dio si manifestava al popolo di Israele durante il cammino nel deserto.
Nel Nuovo Testamento il termine greco “eskenosen”, usato nel prologo del Vangelo di Giovanni (1,14), letteralmente “venne ad abitare in una tenda”, sottolinea l’incarnazione di Gesù come una presenza vicina e itinerante, proprio come quella di un viaggiatore. Quest’anno però i ragazzi del clan hanno aggiunto un dettaglio inedito e toccante alla loro rappresentazione del presepe: un San Giuseppe stanco, che riposa appoggiando la testa sul grembo di Maria.
Un’immagine rara, forse mai vista prima, che offre una nuova prospettiva sul ruolo di Giuseppe nella Natività. Certo, rappresentazioni di Giuseppe stanco esistono già nell’arte, come nella Natività di Giotto, nell’Adorazione dei pastori di Mantegna o nella Fuga in Egitto di Orazio Gentileschi. Tuttavia, questa versione di Giuseppe che, fragile e affaticato, trova conforto in Maria, sembra una novità straordinariamente umana.
I ragazzi, inizialmente con intento scherzoso, sono riusciti a reimmaginare un tema classico, richiamando in modo inaspettato lo studio sul “Sogno di Giuseppe” di Rembrandt.
Hanno così messo in scena una Natività in cui Maria non è solo la madre silenziosa e contemplativa, ma una donna forte e vigile, capace di sostenere Giuseppe nel momento del bisogno.
Forse e una lettura romantica ma in questa rappresentazione si percepisce tutta l’umanita che Gesù è venuto ad abitare.
È una scena che celebra una mascolinità capace di mostrarsi vulnerabile e una femminilità forte e accogliente, in un equilibrio che parla di vera condivisione e amore. Una rappresentazione che invita a riflettere, con la semplicità di una tenda e la profondità di un messaggio senza tempo.
Gli scout del Monfalcone 3 desiderano ringraziare, anche attraverso Voce Isontina, don Matteo Marega per la riflessione.
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