Rivive la collezione tessile delle Orsoline di Gorizia
12 Febbraio 2020
La collezione, molto varia e numerosa, consiste in paramenti liturgici, tessuti operati e tessuti ricamati, comprendenti piviali, pianete, dalmatiche e altri capi correlati, quali stole, manipoli, veli e copricalici. Accanto a questi anche manufatti di biancheria a uso liturgico – camici, tovaglie d’altare, cotte -, paliotti, tappeti e manufatti prodotti dalle Madri Orsoline nella scuola del Monastero, con preziosi ricami, lavori all’uncinetto, pizzi.
Parte della collezione anche alcuni oggetti dove questi manufatti venivano conservati, quali supporti, armadi, cassoni e contenitori.
Tale patrimonio è stato riconosciuto di eccezionale interesse dalla Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Buona parte dei paramenti si colloca nel Settecento, fornendo testimonianza di un ampio campionario di tecniche e stili di ricamo in seta e filati preziosi metallici, in prevalenza argento, ma anche oro.
Capi eccezionali, quali paliotti d’altare, il noto parato di Sant’Orsola, scintillante d’argento e rutilante di motivi floreali policromi, formato da tessuti e ricami donati dall’imperatrice Maria Teresa, il “Fleck”, i parati di Santa Teresa o “delle mele”, di Santa Monica, del Giovedì santo, quest’ultimo completato da piccoli arazzi.
Per quanto riguarda l’Ottocento, l’opera manifatturiera del Monastero si concentrò su merletto e confezione di camici; degli inizi del Novecento si segnalano significative testimonianze in campionari e modelli usati nella didattica, quali ricamo in bianco, sfilato, filet, macramé, punto croce, ricamo su rete, maglia, uncinetto, bordi di camice a fuselli, attrezzi da lavoro e disegni.
Il variegato patrimonio tessile delle madri Orsoline presenta innumerevoli motivi di interesse, che vanno dalla storia sociale e religiosa alla storia dell’arte e dell’artigianato e si presenta in eccellente stato di conservazione e pressoché integro.
Il monastero di Sant’Orsola a Gorizia venne fondato nel 1672 da alcune madri orsoline provenienti da Liegi e Vienna, chiamate in città per educare le giovani nobili e le ragazze del popolo.
Inizialmente le madri si insediarono in alcune casette ai piedi del colle del Castello, dove si dedicarono prevalentemente all’arte della tessitura e all’educazione delle giovani, occupandosi sia della loro formazione spirituale che materiale. Tra i loro insegnamenti, anche quello della musica e del ricamo. Le madri Orsoline di Gorizia sono ricordate infatti per le eccezionali capacità nella lavorazione dei merletti, usati sia per decorare i paramenti sacri, sia gli abiti civili, tanto che la loro collezione per preziosità, ricchezza e completezza rappresenta ancora oggi un unicum nel panorama artistico locale.
La cospicua collezione di opere raccolte durante i secoli è frutto di una serie di eventi che narrano la storia di questo monastero: alle numerose opere commissionate o realizzate dalle stesse suore, si aggiunse infatti un ampio patrimonio artistico, costituito da dipinti, stampe, reliquari e mobili di pregio.
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