Tempi davvero ristretti per rimuovere l’amianto

C’è un problema legato ai tempi ristretti per la rimozione delle coperture in amianto sul territorio di Cervignano.Dopo il censimento effettuato risultano ancora 401 siti interessati.Il bando della Regione, infatti, ha una scadenza ravvicinata, il 28 febbraio, ultima data utile per poter usufruirne e quindi avere diritto a un contributo per lo smaltimento dell’amianto. La complessità è evidente e l’amministrazione comunale intende chiedere una proroga per la tempistica, oppure una riapertura del bando che consenta la corretta informazione dei cittadini e lo svolgimento delle pratiche di registrazione.Tra i siti cervignanesi che registrano la presenza di amianto ricordiamo l’ex zuccherificio di via Caiù, che attualmente versa in stato di totale abbandono, e il supermercato (oggi chiuso) di via Garibaldi.Ci sono state delle rilevazioni svolte dalla Regione tramite dei droni, che hanno consentito di filmare e fotografare dall’alto i luoghi interessati sul territorio comunale.Oltre alla localizzazione dei siti, l’operazione ha consentito di identificare tre gradi di valutazione dello stato delle coperture: discreto, scadente e pessimo.I dati sono stati conferiti successivamente dalla Regione alle singole amministrazioni.Per inciso, nello specifico, lo stato delle coperture nel Cervignanese va dallo scadente al discreto e soltanto in un caso si può definire pessimo lo stato di conservazione.I cittadini andranno informati e dovranno mettersi in regola con precise modalità; allo scopo sarà organizzata un’assemblea per gli aspetti tecnici e per la possibilità di usufruire di un contributo regionale. Però, se non dovessero provvedere scatterà un’ordinanza comunale.I cittadini che dovranno smaltire l’amianto avranno riconosciuti dei bonus finanziati dalla Regione.L’amministrazione comunale cervignanese ha lanciato un appello alla Regione affinché sia rivista la tempistica e vi sia una maggiore attenzione alla reperibilità e alla quantità di persone da mettere in campo per cercare di risolvere il problema, visto che un ruolo fondamentale sarà quello del personale dell’azienda sanitaria. Infine, un miglior coordinamento nelle risorse.