Caritas parrocchiali: linee guida per ripartire
4 Giugno 2020
Le Caritas parrocchiali continuano a garantire i propri servizi di prossimità verso le famiglie e le persone più fragili rimodulandoli alla situazione contingente, operando sempre con le opportune precauzioni. In questo momento di riapertura della fase 2 la priorità è comunque quella di proteggere la salute della persona, quella del volontario e quella di chi si rivolge al centro.Per questa ragione Caritas diocesana di Gorizia vuole dare delle indicazioni per la migliore tutela.Una serie di suggerimenti da poter utilizzare nelle proprie realtà, accostandosi al servizio con prudenza senza volere accelerare i tempi di ripresa.
Centro di AscoltoL’ascolto potrà essere garantito in via privilegiata attraverso il colloquio telefonico o per via di messaggio, favorendo la reperibilità telefonica del Centro di Ascolto.Nel caso in cui si dovessero efffettuare colloqui in presenza, è bene fissare per quanto possibile appuntamenti, sincerandosi che le persone che si presenteranno non abbiamo febbre e/o sintomi respiratori, anche di lieve entità.Per i colloqui che devono necessariamente essere svolti in presenza è stato suggerito ad ogni realtà di:1. accertarsi della pulizia dei locali, in particolar modo igienizzando maniglie, interruttori, sedie, tavoli, mouse, penne e altri oggetti che possono essere stati toccati e che saranno toccati da più individui;2. arieggiare i locali, possibilmente per almeno 10 minuti prima dell’inizio del servizio e per almeno 10 minuti ogni ora;3. igienizzare le mani all’ingresso e indossare una mascherina per tutto il tempo della durata del colloquio;4. accogliere un massimo di due o tre persone nella medesima stanza del colloquio, mantenendo la distanza di almeno un metro e mezzo l’una dall’altra;5. utilizzare un pannello di plexiglass tra il volontario che effettua l’ascolto e la persona che si rivolge al Centro di Ascolto parrocchiale;6. fissare e far rispettare l’appuntamento concordato, al fine di evitare che più persone attendano in sala di aspetto contemporaneamente;7. invitare caldamente a ritornare alla propria abitazione e a contattare il numero unico di emergenza 112 qualora l’utente si presenti all’appuntamento con sintomi febbrili e/o respiratori;8. pulire e igienizzare con appositi detergenti tutti gli oggetti e arieggiare i locali della struttura a fine servizio.
Distribuzione alimenti e vestiario1. Evitare che si creino code all’ingresso e la permanenza di più persone in spazi ristretti, consigliamo di fissare appuntamenti scaglionati;2. accertarsi della pulizia e sanificazione dei locali, nel dubbio igienizzare gli oggetti che possono essere stati toccati e che saranno toccati;3. al momento dell’ingresso igienizzare le mani e indossare una mascherina per tutto il tempo di permanenza nella struttura. Per il volontario è consigliato l’uso dei guanti per tutto il tempo di servizio;4. arieggiare i locali per almeno 10 minuti prima dell’inizio del servizio e per almeno 10 minuti ogni ora;5. accogliere un massimo di 2 o 3 persone nella medesima stanza del colloquio, mantenendo la distanza di almeno 1 metro e mezzo l’una dall’altra;6. invitare caldamente a tornare a casa e a contattare il 112 qualora l’utente si presenti all’appuntamento con sintomi di febbre o respiratori;7. i viveri vengono maneggiati da volontari che indossano mascherina e guanti e che mantengono distanze interpersonali di almeno 1,5 metri; 8. i vestiti appena conferiti se sembrano puliti e in buono stato, prima di riporli insieme agli altri, è buona norma lasciarli all’aria per almeno 24 ore in un ambiente separato;9. evitare che gli abiti siano provati;10. pulire, igienizzare tutti gli oggetti e arieggiare i locali della struttura al termine del servizio.
Anche nel pieno dell’emergenza è stata garantita la continuità
Il Centro di ascolto diocesano di Gorizia è attivo telefonicamente dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 al numero 0481 525188.Verranno fissati i colloqui in sede con appuntamento concordato telefonicamente.I Centri di Ascolto parrocchiali si stanno riorganizzando in base ai suggerimenti proposti dalla Caritas diocesana per ridurre possibilità di contagio tra i volontari e tra le persone che si rivolgono. Gli Empori della Solidarietà, sono rimasti sempre attivi anche nel periodo di lockdown.Per continuare a rispettare le leggi del DPCM il servizio funziona su appuntamento. Nelle parrocchie dove non c’è il servizio dell’Emporio della Solidarietà sta continuando la distribuzione di generi alimentari su appuntamento oppure direttamente a domicilio del beneficiario.Continua la distribuzione dei pasti in sostituzione dei Cappuccini a Gorizia, tutti i giorni viene consegnata la borsa con il pranzo.A dare sostegno al servizio ci sono nuovi giovani volontari, alcuni animatori della Comunità Salesiana e gli amici Scout del gruppo AGESCI Gorizia 3.Allo stesso modo la mensa della Caritas decanale di Monfalcone presso l’Oratorio San Michele continua ad offrire il suo servizio distribuendo pasti caldi monoporzionati. Per la distribuzione del vestiario, alcune Caritas parrocchiali hanno ripreso il servizio di ritiro.La Caritas ringrazia tutti coloro che hanno pensato di donare degli abiti ma, dopo i mesi di sospensione del servizio, chiede di concordare con i volontari le intenzioni di donazione, per agevolare così il loro lavoro.Il ritiro del vestiario a Gorizia avviene presso la corte della Canonica di Sant’Andrea situata in Piazza Sant’Andrea 1.Si chiede gentilmente di portare gli indumenti solo nei giorni di martedì dalle 10.30 alle 11.30 e venerdì dalle 15 alle 16 e di consegnare, per il momento, esclusivamente vestiario estivo. I volontari ringraziano per la comprensione e collaborazione.La distribuzione degli indumenti si effettua nella giornata di venerdì dalle 15.30 alle 17.30 in via San Michele 162, Gorizia.
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