Tante mani tese per affrontare insieme le difficoltà
16 Luglio 2020
La Caritas di Staranzano è stata la quinta tappa delle visite che il direttore della Caritas diocesana, diacono Renato Nucera, sta facendo presso le Caritas parrocchiali dopo l’inizio della crisi economica dovuta alla pandemia.La Parrocchia di Staranzano è un’altra comunità cristiana, che ha continuato a testimoniare l’Amore di Dio anche durante i mesi del confinamento nonostante il rischio di infezioni. I volontari della Caritas parrocchiale hanno, infatti, continuato ad ascoltare e a sostenere le persone e le famiglie più fragili. Nei mesi caratterizzati dal lock down la Caritas di Staranzano ha anche intensificato il suo impegno: per agevolare le persone, che a causa del confinamento non potevano recarsi all’Emporio della Solidarietà di Monfalcone, hanno iniziato a distribuire direttamente generi alimentari che la generosità delle persone hanno donato alla Parrocchia. Nei mesi di marzo, aprile e maggio la Caritas parrocchiale ha distribuito 60 borse della spesa ogni mese a una ventina di famiglie. Con l’aiuto dei giovani dell’associazione ATTIC e dei volontari della Protezione Civile di Staranzano sono riusciti a portare i generi alimentari a domicilio delle persone che hanno una salute più cagionevole, perché anziani o malati e quindi con un rischio più elevato di contagio.La Caritas parrocchiale accompagna mediamente una quarantina di famiglie, ma già dai primi mesi successivi all’inizio della pandemia i volontari della Caritas parrocchiale di Staranzano hanno incontrato 3 famiglie che si sono rivolti alla Caritas per la prima volta solo dopo l’inizio della pandemia. Tra questi nuclei familiari Fabio, un volontario del Centro di Ascolto di Staranzano, racconta due storie che gli sono rimaste più impresse. La prima famiglia si tratta di cittadini stranieri appena arrivati a Staranzano, che non hanno ancora la residenza anagrafica. Il nucleo familiare, composto da due coniugi, il fratello e la madre del marito, si sostenevano grazie alla professione di cuoco in un ristorante del marito. A causa del lock down i ristoranti hanno sospeso l’attività. A causa della chiusura del ristorante la famiglia non sapeva come mantenersi: non poteva accedere agli aiuti dei Servizi Sociali, perché non aveva una residenza e la cassa integrazione prevista dal Governo purtroppo non è stata liquidata immediatamente. La seconda storia riguarda una madre separata che vive i propri figli che riusciva a sostenersi grazie ad una borsa lavoro. Inizia il periodo di confinamento e con la chiusura delle scuole la madre ha dovuto sospendere la borsa lavoro, perché non poteva lasciare soli i figli che sono molto piccoli.Per entrambe le famiglie è intervenuta la Caritas parrocchiale di Staranzano con l’erogazione di generi alimentari e un sostegno economico finalizzato a coprire le spese quotidiane.Nei mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria la Caritas parrocchiale di Staranzano ha erogato aiuti per € 10.500,00. Grazie anche agli appelli del circolo ACLI di Staranzano, la generosità della gente di Staranzano si è fatta sentire ancora di più: il Fondo di Solidarietà della comunità cristiana ha raccolto offerte per € 7.000,00 che serviranno per sostenere gli aiuti che la Caritas parrocchiale sta facendo a sostegno delle persone e famiglie più povere: acquisto alimenti ed erogazione di sussidi finalizzati al pagamento di utenze domestiche, canoni di locazione, spese connesse all’istruzione e altre spese che le famiglie in difficoltà devono affrontare.Fabio e Valentina, i due volontari del Centro di Ascolto parrocchiale, descrivendo il loro impegno quotidiano nel sostenere, accompagnare le persone, che si rivolgono al Centro di Ascolto della parrocchia, vogliono più volte sottolineare l’ottima collaborazione che hanno con i Servizi Sociali Comunali. I volontari del Centro di Ascolto della Caritas di Staranzano si interfacciano costantemente con i Servizi Sociali del territorio per condividere con loro le migliori forme di aiuto possibili per sostenere ed accompagnare le famiglie che si rivolgono alla Caritas parrocchiale.
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Tante e variegate le realtà che in diversi modi continuano ad offrire sostegno alle opere dislocate sul territorio diocesano
Continua ad essere veramente tanta la solidarietà in diocesi.Un caloroso grazie a tutti coloro che, in diversi modi, si pongono accanto alla Caritas diocesana di Gorizia per far fronte insieme a questo momento che, per molti, è realmente complicato da affrontare:il signor F. G. M., che ha donato 20 euro; grazie anche ad “Apoteca Natura”, una rete di farmacie presenti in tutta Italia, che ha offerto il suo aiuto e contributo a tutte le Caritas diocesane, rendendosi disponibile attraverso dei voucher spendibili nei loro punti vendita.I voucher sono usati per prendere farmaci generici per rifornire l’Ambulatorio Medico “I CARE” della Caritas diocesana di Gorizia.Il team Pavesi ha poi donato biscotti a favore delle strutture che offrono servizi rivolti ai minori.La Caritas diocesana di Gorizia lo ringrazia anche da parte dei ragazzi dei centri estivi di Gorizia, che grazie a questa “gustosa” donazione hanno ricevuto i biscotti Ringo e Gocciole.Sono poi arrivati anche 2 mila euro dalla Cassa Rurale FVG a sostegno della Caritas diocesana, di cui una parte è destinata per l’aiuto straordinario, a causa del Covid-19, alle opere degli Empori della Solidarietà diocesani.Si ringrazia inoltre di cuore, per il continuo sostegno all’Emporio della Solidarietà, Sauli Srl, le Acli provinciali isontine e Mattioni caffè.
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