Studi Goriziani: è uscito il numero 107
24 Gennaio 2015
È uscito nelle librerie il volume numero107 di “Studi goriziani”, storica rivista della Biblioteca statale isontina, stampata con i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, del Credito Cooperativo di Lucinico Farra e Capriva e di Simone Volpato Studio bibliografico Padova.-Trieste. Il volume rappresenta la terza pubblicazione del periodico nell’arco di un anno, dal 2013 al 2014, e segue il numero 105, dedicato agli indici generali della rivista, e il numero 106 di impronta monografica.Molti i temi proposti dagli articoli pubblicati, che spaziano dalla letteratura all’archeologia, da argomenti legati alla vita culturale locale a manifestazioni di respiro mondiale. Uno spazio ampio e ben documentato da vari contributi è riservato allo scrittore Elio Vittorini. Fra questi le relazioni di due convegni, organizzati a Gorizia da Silvio Cumpeta nel 1986 e nel 2006, a 20 e 40 anni dalla scomparsa dello scrittore. L’interesse al tema, per il direttore della Bsi Marco Menato, scaturisce dal fatto che lo scrittore siciliano visse per due anni, fra il 1927 e 1929, a Gorizia dove aveva trovato lavoro come impiegato. Dell’eredità spirituale e materiale lasciata alla città dal conte Guglielmo Coronini e del suo impegno nel trasformare la sua abitazione in dimora storica, destinata a diventare museo, scrive Cristina Bragaglia Venuti della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg.E’ invece dedicato ai periodici musicali il testo di Fiorenza Ozbot, frutto di un lavoro di ricerca e studio sulla ricchezza di testate musicali in città nei circa due secoli che vanno dall’uscita della “Gazzetta goriziana” nel 1774 alla prima pubblicazione di “Studi Goriziani” nel 1923.Del rapporto che lega stampatore e artista scrive Corrado Albicocco, da oltre 40 anni appassionato e capace artigiano-artista che, nella sua stamperia di Udine, trasforma lastre incise da grandi maestri come Giuseppe Zigaina e Emilio Vedova, in grafiche su carta, utilizzando tecniche antiche che la sua capace sensibilità rende uniche. Assai specifico, nella sua originalità, il contributo dell’antropologo Gaspare Baggieri che firma un articolo sull’addensamento osseo mascellare di un individuo recupero nella necropoli alto medievale di Romans d’Isonzo. Il volume “Studi Goriziani” presenta anche un corredato fotografico in bianco e nero, mentre la copertina a colori è dedicata a un’installazione dell’artista goriziana Annibel Cunoldi Attems dal titolo “Save”, esposta nella Biblioteca nazionale di Copenhagen in occasione della Conferenza internazionale sul Clima del 2009. La rivista, del costo di 20 euro, è in vendita nelle librerie della città.
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